Dare/Avere...

Il messenger impolverato lo tiro fuori da un anfratto del pc e lo riavvio...dopo mesi,
come si tira fuori da un cassetto dimenticato una scatola dei ricordi.

Riscopri le piccole sciocche cose che conservavi come tesori, rimaste lì senza valore fino a quando non riapri quella scatola...nulla ha un valore se non siamo disposti a darglielo...volta per volta e istante per istante...senza, cade nell'oblio anche la più duratura delle scatole di latta, anche il più infrangibile software che imperterrito si ricorda di te, di chi eri e chi sei, di chi ti mandava le sue parole vuote o sature di emozioni, di chi le tue parole le ha lette e cancellate chiudendo una finestra o le ha serbate nel cuore, o in vecchi file impolverati a loro volta, in fondo a qualche cartella dal nome anonimo... dimenticato anch'esso.

Il turbine di ricordi risale potente quando clicchi sul pulsante d'accesso e poi si arresta un attimo, come quando un tuffo al cuore ti segnala un'emozione che arriva a sovrastarti  e ti trovi davanti brevi nomi, di fantasia o reali, tutti talmente tangibili nel loro rimanere inerti su uno schermo  da divorarti le dita dalla voglia di toccarli, toccarli ancora una volta, sentirne la consistenza.

Tutto tace per qualche istante...chi mi rivede online non crede ai suoi occhi, poi me lo dice... altri semplicemente non riconoscono la mia ennesima trasformazione... altri ancora, offline, sono spariti tra le pieghe del tempo e chissà se torneranno... rimangono i ricordi!