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[ Se mi ami mi devi insegnare a volare ]

Post n°299 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da orta0

Tutti noi abbiamo dei riferimenti, dei padri dell'anima, cioè delle persone che ci hanno aiutato a generare la nostra anima e il nostro mondo interiore: sono i nostri padri. Sono quelle persone che noi guardandole, conoscendole, ascoltandole, seguendole, "ci prendevano". Quelle persone di cui stimavamo la forza di animo, la tenerezza, l'amore, il coraggio di osare, la verità della parola, la radicalità delle scelte, l'esporsi anche al pericolo ma il non venire meno ai loro ideali; persone franche, vere, che non si sono mai concesse al sistema, all'opinione pubblica, al "così fan tutti", e che sono andate per la loro strada. Sono i nostri padri. Magari i nostri genitori fossero anche padri. Magari avessimo riferimenti così! Magari avessimo davanti esempi di persone che con la loro vita ci in-vitano a vivere così la nostra. Persone che risvegliano ciò che anche noi abbiamo e siamo, ma che temiamo di far uscire e nascere.

Che miti abbiamo davanti? "Campioni", "Il grande fratello", "L'isola dei famosi", eroi dove ci si svende la faccia, la personalità, la dignità per essere famosi, qualcuno; si fa di tutto pur di essere qualcuno. Personaggi disposti a tutto, a perdere se stessi, a s-vendersi pur di raccattare briciole di notorietà.
Che miti abbiamo davanti? Papà che pensano solo a lavorare, lavorare, lavorare. Non conoscono che il gergo "soldi, tasse, spendere, comprare, produrre, fare". Non sanno mostrare un sentimento, non sanno lottare per qualcosa che non produca denaro nelle loro tasche (cioè, tutto è per interesse); sono freddi affettivamente e incapaci di conoscersi, di ascoltarsi, di sapere anche solo cosa provano. Ma che figli avremo? E poi ci meravigliamo?

Che miti abbiamo davanti? Padri, religiosi, politici, funzionari del sistema, marionette, burattini che eseguono, che fanno ciò che altri dicono, come in una catena di montaggio. Non c'è nulla di personale, nulla di coraggioso. Per loro abilità è accontentare, il compromesso, risultare graditi.

Oggi la politica (e non solo!) si basa sul target, sull'opinione pubblica, su ciò che la gente vuole: non c'è un idea, un'ideale dietro, si diventa ciò che gli altri vogliono. Oggi le persone chiamano "vita" l'essere graditi, riconosciuti il più possibile: perdere la propria personalità per risultare graditi.

Quando mi capita di andare in certi bar e vedere questi uomini che passano le giornate davanti alle slot machine, davanti alle macchinette mi chiedo dov'è finita l'energia maschile? Oppure questi uomini "lamentoni": si lamentano per la politica, per la società, per la moglie, per i figli, per tutto. Ma dov'è finita l'energia maschile? Tutti noi abbiamo delle persone che divengono riferimenti, modelli d'imitazione, che, ammirandoli, plasmano le nostre stesse forze nascoste che vediamo in loro. Certo è un po' diverso avere come riferimento davanti agli occhi Loredana Lecciso invece che un animatore di un gruppo. Guardate ai riferimenti dei vostri figli e potrete intravedere cosa diventeranno.

Guardo a questi uomini televisivi "perfetti", "rifatti" chissà quante volte, ma senza vita. Guardate l'espressione degli occhi, del volto: sembrano statue, sono senza vita, non c'è espressività. C'è una bellezza mortale, che sa di non vivo, di artefatto, di costruito. Ti chiedi: "Ma che ci sia qualcosa dietro? Che ci sia qualcuno dentro?".

E mi ricordo Madre Teresa: questo volto pieno di rughe, segno di vita, di lotta; di chi s'è appassionato, ha vinto e ha perso; di chi s'è giocato, di chi ha pianto, ha amato, ha rischiato, ha osato e si è fidato. Questi occhi pieni di luce e di luminosità; occhi profondi che ti entravano e che ti scavavano nell'anima. Il suo volto era rugoso ma pieno di pace. La pace di chi aveva armonizzato e riappacificato le forze disgregatrici della vita; di chi aveva trovato una fiducia oltre ogni guerra; di chi aveva trovato un giardino oltre ogni morte; di chi aveva trovato un amore per cui spendersi del tutto: un volto che emanava calma, pace, presenza di Dio. Una bellezza piena di vita, di forza di vivere; una bellezza dove l'anima traspare negli occhi e nel volto.
M.P.

 
 
 
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Quando il saggio indica la luna
lo stolto guarda il dito.
La religione serve per portarti a Dio.
Altrimenti non ti serve.

 

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L'ANGELO

La sera quando i pensieri, i ricordi
Si fanno più intensi
Accendi una candela
Sarà la luce del tuo Angelo.
Nella penombra,Egli saprà farsi sentire
Saprà farsi ascoltare.
In quei momenti non avrai freddo
Ma sentirai la pelle d’oca,
sentirai nel tremolio della fiamma
il volteggiare delle Sue ali,
sentirai nel calore della fiamma
il Suo alito baciare il tuo viso.
Egli sorriderà hai tuoi sogni
E veglierà il tuo sonno.!
( michael)

 

 

ORME

Orme di piedi
sfiorano fili d'erba.
Orme in scia
alla ricerca del tempo
trascinano un ricamo
su quel prato decorato di fiori.
Petali riflessi nella notte
oscurano le stelle,
leggeri desideri sfiorano
la luminosità dell'anima.

 

 

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