Creato da fortebracciodamonton il 17/05/2008

SVEGLIATI ITALIA

CONOSCERE PER NON SOCCOMBERE

 

 

 
 

SOTTOVOCE..........................SSSSSHHHHHHHH!!!!

Post n°79 pubblicato il 23 Giugno 2010 da fortebracciodamonton
 

MILANO - Un documento esclusivo: "Le sfide per affrontare il cambiamento", è un libro sino ad oggi rimasto top secret, stampato in pochissime copie dall'ufficio relazioni interne Fininvest, e destinato unicamente ai massimi dirigenti del gruppo, che dimostra come Silvio Berlusconi non sia sceso in campo nel gennaio 1994, come ha sempre dichiarato, ma dal 1991. Un progetto, quello di Forza Italia, che conferma lo stretto legame tra il premier e le sue aziende.

L'accusa di aver creato un "partito azienda", che il Cavaliere ha sempre respinto, trova conferme nelle pagine di questo pamphlet. Il libro raccoglie "un programma", come si legge nel primo capitolo, "iniziato nel 1991 attraverso incontri con personaggi come il generale Carl Jean, Francesco Alberoni, Gianni Baget Bozzo, Giuliano Urbani". Si tratta di analisi che lasciano molto poco spazio alle interpretazioni.

Baget Bozzo, ad esempio, nel suo intervento (titolo "Il ritorno della morale") scrive: "Oggi l'uomo vive in un mondo fatto di tele-immagini e la conoscenza umana ne è arricchita, perché il più comune degli uomini posto davanti a un televisore è posto dinanzi ad un reale che, anche se interpretato, costituisce una verità obiettiva. Il vedere la televisione è il più comunicativo degli atti, è l'esperienza che rende tutti uguali, mentre l'udire richiede tutt'altra attenzione ed elaborazione, una caratteristica propria dell'intellettuale". Sarà per questo che da anni ci troviamo il premier su ogni canale? "Il mondo diventa - rincara Baget Bozzo - quello che noi vediamo in tv. Noi viviamo la storia contemporanea in visione diretta, la realtà e l'interpretazione insieme".

A rincarare la dose il generale Jean, esperto di strategie militari, che in un altro capitolo sottolinea: "La televisione e la comunicazione di massa diventano i mezzi per influire non solo, come capitava un tempo, sulla volontà dell'avversario, ma anche sul livello di consenso dell'opinione pubblica, che nell'attuale mondo della comunicazione globale in tempo reale sta acquisendo, da un punto di vista politico-strategico, un'importanza quasi simile alla forza militare".

Giacomo Vaciago, docente di politica economica all'Università Cattolica di Milano (che in seguito diventerà sindaco del centrosinistra a Piacenza), anticipa di 15 anni i disegni di legge del "Buon Governo": "Il nostro scopo è privatizzare e ridimensionare la presenza pubblica nei momenti sia di produzione che di regolamentazione. I fondi pensioni prenderanno il posto dell'Inps e del Trattamento di Fine Rapporto e una parte significativa della Sanità sarà gestita individualmente dal consumatore". In sintesi: se ti ricoverano in ospedale non sei più un paziente, ma un acquirente.

Per quanto riguarda la politica estera già in Fininvest-Forza Italia le idee le avevano ben chiare. Sempre Jean scrive: "Attraverso strumenti affinati di geo-economia il mondo industrializzato riesce ad avere i vantaggi delle ex colonie senza occuparne i territori: attraverso manovre economiche, finanziarie, alimentari e influenzamenti politici dell'informazione". Urbani, invece, nel capitolo "Interpretazioni e tendenza degli scenari", si lascia sfuggire che "qualsiasi sistema politico sta i piedi se supera una soglia di legittimità, anche una dittatura ha bisogno di una sua legittimità".

A impreziosire "Le sfide per affrontare il cambiamento" una serie di vignette che sintetizzano, al meglio, gli interventi dei relatori. Fin dalla copertina: una sorta di ibrido, un uomo con il volto alla Ridge di Beautiful e il corpo di scimmia tiene sotto il proprio pugno il mondo. Sotto, ben evidente, in giallo fosforescente, il marchio Fininvest.

Nell'introduzione, affidata a Roberto Spingardi, allora direttore centrale Relazione interne/esterne di quelle prime convention, il titolo è chiaro: "La nostra sfida: coniugare competenza, apprendimento ed entusiasmo". Nulla di anomalo se non fosse per il disegno che occupa mezza pagina: uno "yes-men", giacca e cravatta aziendale d'ordinanza, si insedia nel suo nuovo ufficio. Una libreria (che ricorda quella alle spalle di Berlusconi nei suoi collegamenti televisivi da Arcore), ma soprattutto televisori, decoder, computer, palmari, portatili. Non a caso non è un ufficio comune, ma come si legge in una targhetta in alto è il futuro degli uffici, il Signor Ufficio: è l'"Aula di apprendimento continuo".

Ad illustrare gli scritti di Jean, l'immagine forse più significativa delle "Sfide per affrontare il cambiamento": soldati lanciati all'attacco da un generale con elmetto griffato Fininvest. L'assalto alla politica, era il 1991, era ai suoi inizi, ma gli scopi sintetizzati alla perfezione dal fumetto. E anche dalla chiusura di Spingardi: "Noi tutti dobbiamo contribuire al successo dell'azienda Fininvest e possiamo farlo quanto più riusciremo a creare i presupposti perché ciò avvenga. Il mantenimento delle motivazioni e dell'impegno al risultato, la costruzione di un clima di consenso, sono responsabilità che non solo dobbiamo accettare, ma in cui credere per costruire il nostro domani". Forza Italia?

 
 
 

MORTE DELLA DEMOCRAZIA (anal-ogie)

Post n°78 pubblicato il 14 Giugno 2010 da fortebracciodamonton
 

Il 10 giugno 1924 avveniva l’assassinio di Giacomo Matteotti, colpevole di aver denunciato alla Camera i loschi intrecci affaristici del regime Mussolini. Oggi, 10 giugno 2010, è stato approvato dal senato l’indecente decreto contro le intercettazioni.

E in precedenza si sono avute da parte di questa maggioranza la legalizzazione del falso in bilancio, la legalizzazione del conflitto d’interessi, la legalizzazione dell’evasione fiscale, la legalizzazione dello sfruttamento del mercato del lavoro, la legalizzazione della cementificazione indiscriminata del paese, la legalizzazione della costituzione illecita di capitali all’estero, la  legalizzazione della censura sulla rete. Oltre a 19 (diciannove) leggi ad personam.

La Costituzione, sulla quale il capo del governo ha giurato1, viene considerata dallo  stesso come un inutile, infernale ostacolo alla sue mire.

Ora che è stata votata la legge bavaglio siamo curiosi di vedere le reazioni di coloro che, sopratutto a sinistra, vedevano nei post-fascisti finiani  un baluardo delle libertà democratiche. Vogliamo ripetere le parole di George Orwell che abbiamo usato come “motto” di questo blog: “Nel momento dell’universale menzogna dire la verità diventa un atto rivoluzionario“.

Adesso siamo entrati nella fase in cui la disobbedienza civile, spesso invocata, si deve tramutare da concetto astratto a prassi consuetudinaria. Deve diventare uno strumento civile e non-violento per tutti coloro che si sentono ancora Cittadini e non sudditi. Deve diventare uno strumento assillante, asfissiante e destabilizzante per il neo-regime. Questo fino a quando le regole democratiche non saranno ripristinate nella loro pienezza e questa gente spazzata via dalla loro stessa cialtroneria istituzionale.

 

fonte:   http://minitrue.it/06/2010/ora-come-allora

 

 
 
 

C' E' FINE AL PEGGIO ????

Post n°77 pubblicato il 10 Giugno 2010 da fortebracciodamonton
 

LA MOBILITAZIONEDiteci chi ha firmato la norma
"Reati sessuali di lieve entità"

di CARMINE SAVIANO
 

Diteci chi ha firmato la norma "Reati sessuali di lieve  entità"

ROMA - Appelli. Lettere. Presidi. Prosegue la mobilitazione contro la Legge Bavaglio. Sul web sono oltre 260mila i cittadini che hanno aderito a "Libertà è partecipazione informata", l'appello lanciato da Stefano Rodotà con giuristi, giornalisti e blogger. E a Repubblica. it continuano ad arrivare foto dei Ragazzi del post-it. Il web è il cantiere delle proteste. In migliaia analizzano da giorni il testo del Ddl sulle intercettazioni. Polemiche sull'emendamento 1707: "Violenza sessuale di lieve entità". Su Facebook, in 21mila, ne chiedono l'immediata cancellazione.

LO SPECIALE. COME FIRMARE, VIDEO, AUDIO, FOTO

L'emendamento 1707. Porta, tra gli altri, la firma di Maurizio Gasparri e di Gaetano Quagliariello, ed è da giorni al centro delle proteste di associazioni, politici e utenti del web. Che lo hanno già ribattezzato "Tutela Pedofili". Duri i commenti online: "Ecco l'ultima trovata di casa Pdl: niente obbligo di arresto per chi verrà sorpreso a compiere violenze sessuali 'di lieve entità' verso minori. Denunciamoli e diffondiamo la notizia: è ora di dire basta a questo scempio". Sulla stessa linea la denuncia delle donne di Italia dei Valori. Che scrivono: "Riteniamo che il concetto di 'violenza sessuale di lieve entità' non debba assolutamente entrare nella legislazione che riguarda i reati sessuali in danno di minori". Il rischio è "l'inevitabile riflesso negativo di questa norma sull'esito dei procedimenti giudiziari". Per il Pd, "questa norma è un macigno che impedirà l'arresto in flagranza e il processo per direttissima dei pedofili".

"Uscite dal Parlamento". Inizia così la lettera aperta che molti cittadini stanno inviando a Pierluigi Bersani e ad Antonio Di Pietro. Una lettera il cui testo è ripreso da un articolo di Marco Travaglio. Appuntamento il 15 luglio, in piazza Montecitorio a Roma. Dove centinaia di cittadini si dicono "pronti ad incontrare in modo pacifico" il leader dell'Idv e il segretario del Partito Democratico. Ed in molti chiedono alle forze di opposizione un gesto simbolico, "lasciare l'Aula durante i lavori su ddl intercettazioni". Continuano anche le micro manifestazioni dei viola. Che dopo il presidio a Firenze - durato un'intera settimana - annunciano nuove iniziative. Per oggi: appuntamenti a Roma e a Parma. 



Il lavoro della società civile. Una nuova mobilitazione. Promossa dalla Federazione della Stampa Italiana, da Libertà e Giustizia e da altre associazioni. Che hanno deciso di presentare un esposto comune alla Corte europea per i diritti umani di Strasburgo e di "rivolgere un appello ai giuristi e ai costituzionalisti italiani, affinché formino un collegio di difesa per sostenere chiunque sarà colpito per aver disobbedito ad una legge ingiusta ed incivile". In cantiere, inoltre, la promozione di "una grande manifestazione nazionale, nei tempi e nei modi che si renderanno necessari qualora questo scellerato ddl dovesse andare all'approvazione".

 
(07 giugno 2010)

 

Fonte La Repubblica

 
 
 

MA CHE CC'E FREGA MA CHE CC'IMPORTA.......................

Post n°76 pubblicato il 11 Maggio 2010 da fortebracciodamonton
 

 

 

L'analfabeta Politico
di Bertold Brecht


Il peggior analfabeta
è l'analfabeta politico.
Egli non ascolta, non parla
né partecipa agli avvenimenti politici.

Non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce,
della farina, dell' affitto, delle... scarpe
e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.

Un analfabeta
politico è tanto animale
Che si inorgoglisce e gonfia il petto
Nel dire che odia la politica.

Non sa l'imbecille che
dalla sua ignoranza politica proviene
la prostituta, il
minore abbandonato,
il rapinatore ed il peggiore di tutti i
banditi,
che è il politico disonesto,
ingannatore e
corrotto,
leccapiedi delle imprese nazionali e
multinazionali.

 

 
 
 

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