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IUS SOLI proposte fumose

Post n°23 pubblicato il 06 Giugno 2013 da dizetap
 

Lo Ius soli non è una nuova crema solare, è una frase latina che serve a distinguere in diritto, la decisione di concedere la cittadinanza non solo ai figli di genitori italiani (anche solo uno dei due) ma anche a chi è nato in territorio italiano a prescindere dalla nazionalità dei genitori.

Addirittura il ministro, in parte straniero, delle pari opportunità e dello sport ha rilanciato proponendo la cittadinanza italiana a gli stranieri per meriti sportivi: Bolt potrebbe diventare italiano, ammesso che lo desiderasse.

Sembra un tema avvincente e determinante, invece è fumo negli occhi per prorogare i tempi prima di prendere decisioni realmente decisive per il Paese.

Ma se proprio ci tengono così tanto a sbrogliare questa situazione, vediamo di capire come funzionerebbe:

Attualmente i figli dei cittadini stranieri devono attendere la maggiore età per dichiarare la loro volontà di diventare italiani e quando compilano tutte le carte necessarie, attendono anni per vedere riconosciuto questo diritto garantito dalle leggi attuali. Domanda: è necessario che non siano più loro a decidere ma la legge a imporre che siano italiani?

Altra domanda? Tutti gli stranieri in Italia per vari motivi (profughi, lavoratori, atleti, matrimoni misti,...) desiderano veramente di diventare italiani oggigiorno?

Per quanto mi riguarda resterei del parere di lasciare a loro la decisione ma di accelerare i tempi burocratici. Chissà perché quando si tratta di un'atleta che ha la moglie/marito semplicemente di origine italiana, quindi i nonni acquisiti, i tempi miracolosamente diventano brevissimi (es. il caso del giocatore di basket Travis Diener).

Domanda: e se i genitori stranieri sono immigrati clandestini? Se attendiamo la maggiore età per i figli significa che abbiamo accettato che frequentino le nostre scuole, abbiano accesso ai nostri servizi, quindi di fatto li abbiamo già fatti diventare "italiani" anche i loro genitori. Soluzione? Alla maggiore età dei figli rendiamo anche i genitori italiani per legge.

Italiani per meriti sportivi? Odio la sensazione di mercato delle vacche del tipo quel paese degli emirati che ha nazionalizzato un fortissimo corridore di atletica leggera che gli ha fatto vincere una medagli alle ultime Olimpiadi. Perdonatemi ma preferisco perdere ma avere nelle nostre rappresentanze sportive italiani e non acquisti. Anche in questo caso proporrei una norma a livello mondiale che obblighi gli atleti di tute le federazioni e discipline sportive a decidere, al raggiungimento della maggiore età, per quale nazione intende gareggiare, potendo scegliere tra la nazionalità dei propri genitori (niente nonni, zii e cugini) e quella del paese dove si è abitato per la maggioranza del tempo (minimo 9 anni su 18).

 
 
 
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Un blog di: dizetap
Data di creazione: 02/01/2013
 
 

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