basta chiacchiere

I doveri dei Personaggi Pubblici

In questi giorni la notizia politica di maggior rilievo è diventato il caso del mancato pagamento dell'ICI da parte della neo ministro dello sport e delle pari opportunità signora Josefa Idem.

Già è triste dover constatare che non ci siano notizie più rilevanti, immaginarsi commentare l'accaduto.

Probabilmente chi intraprende una strada, che sia lo sport, lo spettacolo o la politica, dimentica che si diventa giocoforza personaggi pubblici.

Cosa significa? Che la vita di prima non può più essere vissuta. Potrà non essere giusto ma bisogna accettarlo come un dato di fatto o combatterlo pubblicamente (e qui ritorniamo alla radice del problema di essere personaggi pubblici).

Dal momento che si diventa personaggi pubblici ogni cosa che si fa, che si dice, che non si fa e che non si dice, assume un peso gigantesco perché diventa oggetto di discussione da aprte di 1, 10, 100 milioni di persone, forse anche di più in certi casi.

Così come se lo dimenticava un celebre Presidente del Consiglio italiano che ad incontri internazionali si permetteva di fare le corna nelle foto istituzionali o di fare i giochi dei bambini (cucù) con altri leader, altrettanto non ci si può permettere di avere case senza saperlo perché non ce ne si è preoccupati e così via.

Nel caso oggetto di questi ultimi giorni, a mio parere non è sufficiente dire che si pagherà la multa (quello lo facciamo già noi cittadini invisibili quando ci capita), come minimo bisognerebbe spiegare come è stato possibile e, se fosse vero che la signora Idem non se ne è occupata direttamente e comprensibilmente si sarà affidata ad un commercialista, bisognerebbe spiegare se questo ultimo ha agito di sua iniziativa o di comune accordo.

Se avesse agito di propria iniziativa, gli deve revocare pubblicamente il diritto di occuparsi dei suoi affari e scegliersi un altro commercialista onesto, se invece c'è stato accordo, beh allora...

Infine trovo che la situazione sia comunque compromessa e che dovrebbe rinunciare al suo incarico di Ministro lasciando spazio a chi ha dimostrato finora di essere più attento alla propria immagine pubblica e alla propria onestà intellettuale.