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GIUSTIZIA uguale per tutti?
Post n°42 pubblicato il 22 Novembre 2013 da dizetap
Arrivata una nuova sentenza per l'ex Presidente del Consiglio, quello che declamava barzellette di ogni genere anche a incontri ufficiali e con capi di stato esteri, quello che faceva gli scherzetti durante le foto ufficiali tra capi di stato oppure giocava a nascondino con la Merkel, quello che in televisione affermava una sua idea davanti a centinaia di microfoni di giornalisti tv e radio per poi smentire il giorno dopo dicendo che eravamo noi ad avere male interpretato o ad avere estrapolato il pensiero da una frase più ampia. Quella stessa persona che più volte ci ha fornito il suo pensiero maschilista sul genere femminile, quello che chiamò una notte la Questura di Milano per imporre a dei funzionari pubblici di liberare una extracomunitaria fermata per probabili problemi con la Legge, e chiedere che venisse affidata non ai servizi sociali, non ad una struttura pubblica o privata apposita, ma ad un consigliere regionale. Ora quella stessa persona, indignata per la sentenza che lo condanna in primo grado a sette anni di reclusione e lo interdisce perpetuamente dai pubblici uffici, scatena i suoi uomini di partito e anche i suoi famigliari, esclusa la ex moglie, ad accusare la magistratura e i giudici di partigianeria e di accanimento contro la sua persona. Vuole farci credere che le intercettazioni erano tutte barzellette, che le cene con le presunte starlette erano cene eleganti e che versava regolarmente cifre da fare impallidire qualunque impiegato e tutti i cassaintegrati e disoccupati d'Italia, perché si trattava di povere giovani ragazze in cerca di aiuto economico. Anzi non vuole farcelo credere, lo giura e spergiura e non comprende come noi, popolo bue, in buona parte non sosteniamo le sue ragioni e lasciamo che venga infangato il suo nome. Vuole insomma aiutarci a ribellarci contro la GIUSTIZIA iniqua e dimostrarci che anche noi, se crediamo contro la nostra volontà, che non siamo stati ladri, criminali o semplicemente irrispettosi della Legge, possiamo dimostrare di essere innoncenti. Impariamo da lui e ogni volta che pigliamo una multa, che veniamo accusati di qualcosa, rispondiamo che si tratta di accanimento ad personam o di macchina del fango. Mai ammettere le proprie colpe, nemmeno parzialmente. Proprio una vera lezione di etica... |
Inviato da: vi_di
il 04/12/2015 alle 20:00
Inviato da: dizetap
il 26/11/2015 alle 11:45
Inviato da: lubopo
il 23/11/2015 alle 12:49
Inviato da: ITALIANOinATTESA
il 28/11/2014 alle 11:24
Inviato da: dizetap
il 29/09/2014 alle 16:01