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Immigrazione: un problema o una opportunità?

Post n°48 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da dizetap
 
Foto di dizetap

E' un tema sempre attuale fin dagli anni '90 con la caduta del Muro di Berlino e le conseguenze che ne sono derivate prima sui paesi dell'Est Europa e poi con gli sbarchi degli africani e dei mediorientali che cercavano di sfuggire alle loro infinite guerre di religone, di potere ed economia nei loro paesi di origine.

Certo ci sono immigrati che provengono anche da paesi dove non ci sono guerre e cercano l'Eldorado in Europa e vedono l'Italia come un paese di transito o di arrivo.

Insomma il problema, perché di questo si tratta, presenta molteplici aspetti di non facile risoluzione. Nessuna Legge finora è riuscita a convincere abbastanza e si è dimostrata, così come le relative misure di controllo e di accoglienza, all'altezza della situazione.

Aldilà delle velate accuse di razzismo che un'idea può contenere, credo che un grosso aiuto a risolvere questa situazione soprattutto in periodi di crisi economica come quello che l'Italia attraversa da almeno cinque anni, e che mette gli immigrati in posizione di confronto con i nuovi poveri italiani, possa arrivare da un patto con i paesi densi di emigrazione.

L'idea può non apparire giustamente nuova ma forse il metodo immaginato, è in parte innovativo e, credo, efficace.

Bisogna creare un controllo laddove si generano i flussi emigratori che diventano immigratori per i paesi europei che ricevono e accolgono queste persone clandestine o meno.

Non il controllo come è visto finora da parte di navi e aerei militari a pattugliare migliaia e migliaia di chiometri quadrati di mare. Certo si potrebbero imiegare i satelliti e centinaia di persone a guardarli ma mi sembra eccessivo.

Prendiamo spunto dall'evoluzione del sistema immigratorio statunitense laddove sembra funzionare e cioè il visto (non certo il confine con il Messico che è un colabrodo nonostante l'altissimo muro in continua costruzione).

Utilizziamo le risorse europee per creare uffici di emigrazione nei paesi di confine: est Europa non ancora entrati in Cee e paesi che si affacciano al Mediterraneo.

Questi uffici riceveranno le richieste degli emigranti e controlleranno le loro identità con centri di accoglienza strutturati per gestire questi flussi non ancora partiti, con costi decisamente minori ai costi attuali. Immaginate quanto costa un centro di accoglienza in Italia o comunque in Europa: stipendi, vettovaglie, prodotti igienici, arredamento, affitti,... e immaginateli nelle valute locali dei paesi mediterranei africani e asiatici.

L'ottenimento del visto di emigrazione avrà un costo per questi poveri disgraziati, perché tali purtroppo sono (non dimentichiamo che sono esseri umani che consciamente decidono di abbandonare il loro luogo natio, forse per sempre, una cosa tristissima). Tale costo dovrà essere decisamente inferiore a quello che chiedono i mercanti di uomini e dovrà riconoscere una Fee per il paese che ospita questi uffici.

In questo modo le nazioni che accetteranno di collaborare avranno un ritorno economico, cresceranno in civiltà, vedranno crescere l'ordine e la giustizia nel loro paese e non dovranno preoccuparsi di gestire/non gestire questi flussi. Inoltre verrà impiegata manovalanza locale per i centri di accoglienza temporanea.

I paesi europei che ricevono flussi, potranno controllarli e decidere se accettare tizio o caio, quando accettarlo e vedranno diminuire i costi relativi e i problemi di ordine pubblico nei loro paesi e scemerà il confronto immigrati vs. nuovi poveri migliorando il clima sociale.

Gli immigrati spenderanno decisamente di meno per vedere riconosciuto il loro diritto di ricongiungersi con i loro parenti, di fuggire da guerre, persecuzioni o miseria.

A questo punto la caccia all'immigrato clandestino, che immagino rimanga il cittadino che ha commesso reati nel suo paese di origine e teme di non avere diritto ad emigrare, sarà giustamente ricercato e perseguito anche in Europa perché ha scelto un canale illegale.

Se l'idea è sensata fatela pervenire a chi di dovere...

 
 
 
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INFO


Un blog di: dizetap
Data di creazione: 02/01/2013
 
 

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