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Indietro di 70 anni

Post n°108 pubblicato il 02 Marzo 2016 da dizetap
 

Mi sono illuso come altri di voi che il mondo si stesse civilizzando e che, anno dopo anno, tutto fosse migliore.

70 anni senza guerre nell'Europa occidentale mi hanno illuso che regnasse la prosperità e che i principi quali: onestà, rettitudine, democrazia, uguaglianza, solidarietà,... fossero venuti a galla e si fossero insediati dentro di noi.

In realtà questi anni di boom prima e di più o meno falso benessere dopo, ci hanno ottenebrato gli occhi, perlomeno a me.

Non mi sono reso conto che le persone che vivono intorno a me, e che hanno goduto di questo benessere, superando insieme i guai della povertà del dopoguerra, l'epoca del terrorismo rosso e nero, la Guerra fredda e le paure di una guerra nucleare, il timore di una sanità che non trovava soluzioni a malattie come l'Aids e il cancro, e tutte le sofisticazioni alimentari (i coloranti, vino adulterato, pesce al mercurio, mucca pazza, ...) che ci hanno circondato, si sono semplicemente inoculate un siero che ha permesso di stare sereni e dimenticare i problemi.

Ora che la guerra è intorno a noi (Medio Oriente, Nordafrca, Asia centrale) e che i flussi migratori ci hanno restituito centralità rispetto a migliaia di civili che cercano pace e una piccola fetta del nostro benessere, riscopriamo i nostri istinti più beceri e tiriamo su muri.

Non solo: ci permettiamo di organizzare forum, meeting, anche solo chiacchierate al bar o in piazza, dove raccontarci che non siamo in grado di accoglierli, che non siamo mica agli anni Venti della Grande Depressione dove i nostri nonni/bisnonni emigravano.

Ci diciamo che non c'è posto per loro.

Se sono nati in un Paese sfigato, che muoiano là senza romperci i coglioni!

Si scusate certe parole, ma è questo quello che sento dire intorno, senza mezze misure.

E tutta la nostra ricchezza di cultura, di benessere, di welfare e di diritti conquistati, tutto il nostro bel parlare di questi ultimi settantanni, l'abbiamo buttato giù per il cesso con un sempice gesto di tirare uno sciaquone ideale.

Non lo immaginavo così il mio futuro. 

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Un blog di: dizetap
Data di creazione: 02/01/2013
 
 

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