Creato da e.mastrangelo01 il 05/01/2010
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Un invito a riflettere
Invito tutti gli amici a riflettere sull'allegato articolo di M. Tiriticco e, se ritengono opportuno, ad intervenire con un proprio contributo:
L'arroganza del potere |
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Maurizio Tirittico - 07-01-2010 |
Ciò che oggi ci appare lampante e quasi scontato - si vedano la citata Dichiarazione e la nostra Carta costituzionale - è costato invece secoli di lotte e di ricerca. Basti pensare ad esempio che nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, l'articolo 1 recita che "gli uomini nascono e vivono liberi ed eguali nei diritti", ma subito dopo afferma che le distinzioni sociali continuano ad esistere purché siano fondate sull'utilità comune. Ed ancora, nello Statuto albertino del 1848 si legge, all'articolo 1 che "la Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Religione dello Stato" e che "gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi". Per non dire che nel nostro Paese il voto alle donne è stato riconosciuto solo il primo febbraio 1945. E che dire poi del fatto che la tortura e la pena di morte erano norma e pratica nello Stato pontificio fino al 1870! Forse non tutti sanno che la pena di morte è stata cancellata dal diritto vaticano solo nel 1969 (sic!). Per quanti decenni è rimasto inascoltato il nostro Beccarla da quello Stato che del perdono cristiano avrebbe dovuto fare la sua divisa e la sua bandiera! Per non farla lunga, il riconoscimento dei diritti dell'uomo si è venuto maturando lentamente e faticosamente nei secoli e non per grazia del principe bensì in forza della disperata lotta degli oppressi. La prima parte della nostra Costituzione costituisce un esito estremamente importante di questo lungo, faticoso e doloroso cammino. Ed ha costituito l'esito della ricerca dei nostri Padri costituenti che nel carcere, nell'esilio, nella lotta antifascista hanno maturato quei principi che nessuno può oggi mettere in discussione! Ne cito solo alcuni: la democrazia, il lavoro, l'eguaglianza, la libertà, il ripudio della guerra, il diritto d'asilo, il diritto allo studio, le autonomie. Appare pertanto assolutamente inopportuno, fuor di luogo ed altamente offensivo che un ministro della Repubblica in un'intervista alla stampa quotidiana di qualche giorno fa se ne esca con frasi di questo tipo: che tutta la prima parte della nostra Costituzione, quella fondativa dei Principi - sì con la P maiuscola, dico io - è da rifare perché è figlia del dopoguerra; che il fatto che la Repubblica sia fondata sul lavoro non significa nulla; che la giustizia è organizzata in modo preindustriale e agricolo-pastorale! Quando è ormai assodato che l'indipendenza dei tre poteri è una delle conquiste più alte che la rivoluzione borghese ci ha dato! E non vado oltre per non tediare il lettore!
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Inviato da: Mario939
il 31/12/2010 alle 08:52
Inviato da: e.mastrangelo01
il 14/10/2010 alle 09:03
Inviato da: am.erre
il 13/10/2010 alle 19:10
Inviato da: e.mastrangelo01
il 31/08/2010 alle 08:43
Inviato da: cozza_italia
il 30/08/2010 alle 17:35