Creato da e.mastrangelo01 il 05/01/2010
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Un invito a riflettere

Post n°2 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da e.mastrangelo01

Invito tutti gli amici a riflettere sull'allegato articolo di M. Tiriticco e, se ritengono opportuno, ad intervenire con un proprio contributo:

L'arroganza del potere

 

Maurizio Tirittico - 07-01-2010


La nostra Carta costituzionale - del resto una qualsiasi carta fondativa di un Paese e dei principi fondamentali che lo governano - non nasce dal nulla, ma da una lunga storia di lotte, sacrifici e, soprattutto, di ricerca! Ricerca che viene da lontano, da decenni, se non secoli, di lotte degli oppressi contro gli oppressori, una ricerca che si matura nelle concrete vicende degli uomini, che giorno dopo giorno fonda nuovi valori, costruisce o tenta di costruire una visione diversa ed alternativa del vivere insieme. E nei documenti che si sono via via succeduti, almeno dalla Magna Charta libertatum del 1215 alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, è possibile riscontrare questo lento e faticoso cammino.

Ciò che oggi ci appare lampante e quasi scontato - si vedano la citata Dichiarazione e la nostra Carta costituzionale - è costato invece secoli di lotte e di ricerca. Basti pensare ad esempio che nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, l'articolo 1 recita che "gli uomini nascono e vivono liberi ed eguali nei diritti", ma subito dopo afferma che le distinzioni sociali continuano ad esistere purché siano fondate sull'utilità comune. Ed ancora, nello Statuto albertino del 1848 si legge, all'articolo 1 che "la Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Religione dello Stato" e che "gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi". Per non dire che nel nostro Paese il voto alle donne è stato riconosciuto solo il primo febbraio 1945. E che dire poi del fatto che la tortura e la pena di morte erano norma e pratica nello Stato pontificio fino al 1870! Forse non tutti sanno che la pena di morte è stata cancellata dal diritto vaticano solo nel 1969 (sic!). Per quanti decenni è rimasto inascoltato il nostro Beccarla da quello Stato che del perdono cristiano avrebbe dovuto fare la sua divisa e la sua bandiera! Per non farla lunga, il riconoscimento dei diritti dell'uomo si è venuto maturando lentamente e faticosamente nei secoli e non per grazia del principe bensì in forza della disperata lotta degli oppressi.

La prima parte della nostra Costituzione costituisce un esito estremamente importante di questo lungo, faticoso e doloroso cammino. Ed ha costituito l'esito della ricerca dei nostri Padri costituenti che nel carcere, nell'esilio, nella lotta antifascista hanno maturato quei principi che nessuno può oggi mettere in discussione! Ne cito solo alcuni: la democrazia, il lavoro, l'eguaglianza, la libertà, il ripudio della guerra, il diritto d'asilo, il diritto allo studio, le autonomie. Appare pertanto assolutamente inopportuno, fuor di luogo ed altamente offensivo che un ministro della Repubblica in un'intervista alla stampa quotidiana di qualche giorno fa se ne esca con frasi di questo tipo: che tutta la prima parte della nostra Costituzione, quella fondativa dei Principi - sì con la P maiuscola, dico io - è da rifare perché è figlia del dopoguerra; che il fatto che la Repubblica sia fondata sul lavoro non significa nulla; che la giustizia è organizzata in modo preindustriale e agricolo-pastorale! Quando è ormai assodato che l'indipendenza dei tre poteri è una delle conquiste più alte che la rivoluzione borghese ci ha dato! E non vado oltre per non tediare il lettore!
L'intervista è particolarmente grave perché dà il chiaro segno dell'incultura del nostro attuale gruppo dirigente, il quale non solo dimostra di non avere alcuna conoscenza - o di non volerla avere - di come siano venuti maturando nel corso dei secoli i diritti umani che oggi figurano nelle Carte di tutti i Paesi democratici, ma dichiara anche con proterva arroganza che si tratta di chiacchiere vuote che nulla avrebbero a che vedere con la vita reale. Il disegno è evidente ed esplicito: la nostra Carta è un ostacolo per chi nutre, e non da oggi, disegni eversivi! Le uscite di Brunetta non sono chiacchiere da bar, ma costituiscono pericolosi segnali per la stabilità e lo sviluppo della nostra democrazia!
E c'è un nesso tra la politica scolastica dell'attuale governo e la sua politica più in generale. In effetti, il disegno che si profila per chi governa, o dovrebbe, governare il nostro Sistema di istruzione, sempre più orientato a liquidare l'istruzione obbligatoria decennale per permettere solo ai cosiddetti meritevoli di giungere ai titoli qualificanti è coerente con il disegno che altri ministri della Repubblica dichiarano con saccenteria ed impudenza! Esiste un nesso tra un certo governo della scuola ed un certo governo della cosa pubblica in generale. La democrazia del sapere e la democrazia del convivere insieme costano troppo, sono orpelli di cui l'attuale gruppo dirigente deve liberarsi! In altre parole, dai tagli sulla scuola ai tagli della Carta il passo è breve! Per queste ragioni, la lotta per una scuola migliore è anche la lotta per la nostra democrazia!

 

 
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Commenti al Post:
hernicus0
hernicus0 il 09/08/10 alle 16:03 via WEB
leggo con indignazione le tue becere considerazioni nate da un viscerale risentimento nei confronti di chi non la pensa come te, E' il cronico difetto di certa pseudo cultura che ha le pretese di esprimere giudizi e relative condanne nella convinzione di essere i sapienti del secolo e del mondo, in realtà avete i paraocchi come i cavalli e cercate di abbatere con machiavellica presunzione tutto ciò che si frappone alla realizzazione delle vostre sciagurate ideologie
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e.mastrangelo01
e.mastrangelo01 il 30/08/10 alle 10:22 via WEB
Veramente dalle TUE parole trasuda un viscerale risentimento contro chi non solo non la pensa come te, ma soprattuto contro chi é abituato ad usare le proprie capacità logiche per giudicare. Io avevo solo rivolto un PACATO invito a riflettere. Potevi esprimere semplicemente il tuo parere senza rivolgere strali appuntiti e senza offendere. Hai perso un'occasione. Peccato. Un saluto senza risentimento
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cozza_italia
cozza_italia il 30/08/10 alle 17:35 via WEB
Spesso si esprime un giudizio semplicemente leggendo un profilo... Non è bello quando si offende solo perchè non si condividono le idee... A buon intenditore, poche parole... ciao!
(Rispondi)
 
 
 
e.mastrangelo01
e.mastrangelo01 il 31/08/10 alle 08:43 via WEB
Quello che dici è giustissimo e pienamente condivisibile, ma non credo di essere stata io ad offendere. Non è nel mio stile di vita. Ciao
(Rispondi)
Mario939
Mario939 il 31/12/10 alle 08:52 via WEB
CIAO GENT.MA PROF,
SERENO FINE 2010, A TE E AI TUOI CARI, E...
UNO STREPITOSO ANNO 2011, IN TUTTI GLI ASPETTI.
UN GRANDE ABBRACCIO
(Rispondi)
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