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Gianni era come suo solito al computer, e continuava a inserire i dati dei nuovi clienti. E come ogni giorno alle 10.00 era andato a prendere il caffè con Giacomo e Aldo.
Giacomo aveva 26 anni fisico possente e lavorava come assicuratore come gli altri due.
Il loro compito consisteva nel trovare nuovi probabili clienti e fissare un appuntamento e vendere poi i loro servizi.
Aldo era biondo grasso e per suoi capelli tenuti lunghi, veniva scambiato per Sandy Marton, solo che avendo il viso un po’ cattivo veniva chiamato Sandy Marcio.
I tre si erano abituati a trascorrere insieme quei dieci minuti di pausa e ormai da mesi si incontravano alle macchinette per il caffè e per due di loro l’immancabile sigaretta, fuori nel giardino dell’Azienda.
Gianni diceva che non aveva senso prendere il caffe’ senza la sigaretta.
Aldo anche lui soffiava e faceva cerchi di fumo, mentre Giacomo guardava i due dicendogli di smetterla di rischiare la vita che prima o poi gli sarebbe venuto un infarto o un tumore.
Gianni rispondeva “un infarto e chi te l’ha detta questa?, al massimo a te che hai gia’ 52 anni, io poi ne fumo solo 3 o 4 al giorno, e cosi’ fanno bene, come il bicchiere di vino a cena”.
Poi i loro discorsi finivano sempre sul calcio e sulle donne.
Tutti e tre single, ma mentre Giacomo per scelta, (anche se la sera si faceva il suo putan tur al parco per scegliere la slava che più’ gli piaceva, Aldo per sfiga (un 2 di picche tirava l’altro), Giacomo per fare esperienza.
Aldo aveva 30 anni e tutte le sere era in discoteca in cerca di selvaggina, pimpante all’ingresso e depresso all’uscita. Gianni invece che l’accompagnava attirava le occhiate delle piu’ belle ragazze del Manuia, il locale che si trovava vicino al fiume.
I due ragazzi si sentivano troppo per bene e mai e poi mai avrebbero intrapreso la strada di Giacomo che continuava a baccagliare e andare con le prostitute della città.
Aldo ovviamente era sempre incazzato con le tipe che secondo lui se la tiravano tutte.
“Tutte puttane con gli altri e mai con me”.
Gianni gli diceva che si doveva buttare ma Aldo era un timido (timido ma porco diceva Giacomo) gli piacevano tutte (basta che respirano).
Finito il caffè e la sigaretta tornavano alla loro postazione aspettando l’ora del pranzo-
Giacomo era quello che fruttava di più’ all’Azienda (era stato anche primo due anni addietro su 200 assicuratori e questo gli aveva fatto crescere la fama tra i suoi colleghi).
Gianni era solo 6 mesi che lavorava lì non trovando altri posti dove lavorare, mentre Aldo quando si trattava di vendere perdeva la timidezza e infilava una serie di vendite stratosferiche cercando di eguagliare Giacomo.
All’ora di pranzo si ritrovarono tutti e tre unendosi a Corrado che era tornato dalla sua missione.
Non era molto felice e lo si vedeva nei suoi occhi.
Giacomo gli chiese se gli era morto il gatto, ma Corrado non rispose.
Poi divorando la pizza capricciosa biascicò qualcosa inveendo contro il collega.
La conversazione si era fermata al solito sulla Juventus il Milan e l’Inter chi era piu’ forte della propria squadra.
Gianni propose di trovarsi tutti la sera al Centralino un bar del centro frequentato da bella gente, e molte belle ragazze e poi vedere come evolveva la serata.
Aldo cominciò a bofonchiare qualcosa riferito alle tipe che se la stratiravano in quel locale e che lui preferiva andare in collina all’EVEN.
Alla fine cedette e si accordarono per il Centralino.
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