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Soliloquia

Post n°132 pubblicato il 09 Maggio 2009 da Il_Siberiano

Ero in aereo e mi sedetti in una delle file assegnatemi quasi accanto ad una giovane russa, che andava ad Amsterdam per chissa'quali motivi. L'aereo decollo' e si comincio' il classico periodo dei voli a medio raggio, con la solita cena e cosi' via. Per diverse volte mi cadde l'occhio su questa giovane, non perche' fosse carina (oddio, niente di speciale!), bensi' perche' parlava da sola! A volte rideva, a volte era seria... poi si mise anche a piangere! Sulle prime ero convinto fosse al telefono cellulare, poi mi accorsi che non era cosi'. Rimasi un po' sconcertato, ma pensai che in fin dei conti erano problemi suoi. Ad un certo punto del volo, mi alzai per andare al bagno, e percorsi circa 20 metri, passando accanto a diversi passeggeri. Mi incuriosi' un signore giovane, che parlava da solo addirittura gesticolando! Mi chiesi se per caso avessi preso un volo per Mombello (famoso ospedale psichiatrico italiano degli anni 60)! All'uscita dalla toilette ripassai accanto allo stesso tizio che si era assopito...Non aveva nessun cellulare ne' auricolare...parlava davvero da solo! Ritornai al mio posto, ma notai che la ragazza di prima di nuovo piangeva. Mi avvicinai, questa volta, chedendole cosa stesse succedendo e se avesse avuto qualche necessita'. In fondo, quando volo da casa o per il lavoro io sono il volontario ER per la compagnia aerea e quindi avevo anche la necessita' di sapere cosa avesse la passeggera... Educatamente mi ha mandato a f... Capii che la giovane probabilmente stesse soffrendo di un qualcosa di psicologico e lasciai perdere.

Tuttavia, una volta a Mosca, notai che molte altre persone avevanno questo problema, chiamato in medicina soliloquia. Lo avevo notato molto in tanti posti in Italia ma anche a casa mia, in Olanda. Temo che questo fatto sia da addossarne la colpa alla mancanza assoluta di socializzazione moderna, derivata dall'abuso di computer e Ipod, che isolano le persone in un mondo monocorde ed evitano che le persone comuunichhino tra loro personamente e non tramite tastiera o mouse.

Che ne pensate voi?

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Commenti al Post:
saudade2008
saudade2008 il 10/05/09 alle 17:08 via WEB
Ciao Misha... interessante questo tuo post... ed al contempo non semplice esprimere un parere in merito... anch'io come te ritengo non vi sia nulla di meglio che un rapporto diretto, fatto di sentimenti, emozioni e dialoghi a quattr'occhi... ma a volte, vuoi la timidezza, vuoi le condizioni di vita, le distanze, le poche occasioni di socializzare, può capitare di vivere rapporti di amicizia e quant'altro a distanza, rapporti che talvolta possono essere semplicisticamente definiti virtuali ma che non necessariamente non possono essere meno sinceri ed intensi di quelli definiti reali... certo l'ottimale resta sempre e comunque viverli prendendo le mani di una persona cara anzichè tendendole verso un monitor senza vita... a presto... un abbraccio... il tuo sincero amico Massimo p.s. scrivi Misha... continua a scrivere... e nel limite del possibile commenterò e ti risponderò con piacere... non dimenticherò mai la tua vicinanza in momenti difficili... una rara prova di amicizia autentica, speciale...
 
moll_flanders1
moll_flanders1 il 13/05/09 alle 00:48 via WEB
Carissimo...se nn si sta attenti, lea tecnologia avrà il sopravvento e addio il condividere le emozioni insieme, l'esprimersi, il parlare..ormai dimmi tu chi scrive più con carta e penna..? io uso sì il pc, ma se devo stendere verbali, ricerche, etc, scrivo con la mia adorata bic!:))) Parlare..al dioavolo i cellulari! E queste nuove generazioi con le orecchie appiccicate agli ipod, etc..Addio, conversazione...!
 
piccola_cerbiatta
piccola_cerbiatta il 10/12/09 alle 04:46 via WEB
che sciocchezza! povera ragazza magari aveva sofferto per un amore non ricambiato e sicuaremente non ne aveva nessuna voglia di condividere la sua sofferenza con un sconosciuto...boh Io una volta leggevo un libro in aereo per via di cui piangevo e ridevo - magari il mio vicino pensava che sono matta pure io :-)
 
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