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Post n°1018 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da casilli2010
Tag: ATTACCARE, CASILLI2010, CRESCERE, CRISI, FARMACIE, ITALIA, liberalizzazioni, PAESE, RIPRESA, SERVIZI PUBBLICI, TASSE, tassisti Alla fine il rischio è che a restare davvero in piedi sia solo il percorso di "liberalizzazione" (leggi privatizzazione) dei servizi pubblici e che a pagare siano i soliti noti, cioè i cittadini meno abbienti. Le altre liberalizzazioni del decreto "Cresci Italia", quelle che dovevano favorire i consumatori, sono sotto attacco delle lobby e nella commissione industria del Senato vedono già migliaia di emendamenti! Così il decreto che arriverà mercoledi prossimo al voto delle camere potrebbe essere molto diverso dalla stesura iniziale. Anzitutto per taxi e farmacie. La riforma sui taxi è stata già quasi totalmente svuotata. La possibilità di aprire a nuove licenze viene riaffidata totalmente ai sindaci (sotto ricatto dalle organizzazioni dei tassisti e dalla loro capacità di bloccare le città). L'autorità dei trasporti che avrebbe dovuto adeguare i livelli di offerta e aumentare le licenze "sentiti i sindaci" viene ridotta a un semplice parere obbligatorio ma non vincolante per i sindaci stessi. Per le farmacie, lobby ancora più potente, le pressioni non sono ancora tradotte in cambiamenti del testo, ma ci sono vicine: sotto attacco in particolare l'apertura di cinquemila nuove farmacie, ma il codacons teme anche passi indietro sulla liberalizzazione dei farmaci di categoria C (aspirine ecc). Rischia di scomparire anche l'obbligo di preventivo per le prestazioni professionali.
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