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Post n°1097 pubblicato il 10 Marzo 2014 da casilli2010
Oltre 4,3 milioni di bambini sfollati interni, intrappolati nel conflitto in Siria, subiscono tutti i giorni le gravi conseguenze di un sistema sanitario al collasso e hanno disperato bisogno di cibo, medicine, supporto psicologico e un riparo sicuro. Due ospedali su 3 sono distrutti o inservibili, come il 38% delle strutture mediche di base, e quasi tutte le ambulanze. La metà dei medici ha abbandonato il paese, altri sono stati uccisi o imprigionati, e tra il personale sanitario rimasto, in media, solo 1 su 300 è un medico in grado di affrontare le emergenze. Ad Aleppo, una città che, secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dovrebbe avere almeno 2.500 medici, ne sono rimasti solo 36, per assistere più di 2 milioni di persone. Tra i circa 575.000 feriti nel conflitto, sono tanti coloro che vengono condannati alla disabilità. Molti dei feriti che giungono quotidianamente negli ospedali sono bambini che arrivano spesso con ferite profonde o fratture esposte, e quando mancano i mezzi o le medicine necessarie si è costretti a ricorrere all’amputazione di braccia o gambe, per evitare sanguinamenti letali e poterli così salvare. In uno degli ospedali dove opera Save the Children, il 24% dei pazienti ha meno di 14 anni. In tutto il paese, è più difficile o ormai impossibile fornire cure anche ai tanti bambini con malattie croniche, che sono parte dei 70.000 malati di cancro o dei 5.000 in dialisi, o di quelli affetti da leucemia. La copertura dei programmi di vaccinazione nel Paese è crollata dal 91% dell’inizio del conflitto al 68% già dopo il primo anno di conflitto, e la polio, che era stata debellata nel 1995, ha oggi contagiato 80.000 bambini e si sta propagando silenziosamente, mentre i casi di morbillo e meningite sono in crescita. Affollamento nei rifugi e condizioni precarie di igiene sono causa dell’impennata dei casi di leishmaniosi - una malattia che colpisce gravemente gli organi interni, produce ulcere e può sfigurare per sempre - passata da 3.000 a 100.000 casi, e si segnala l’aumento delle infezioni gravi alle vie respiratorie, dei casi di dissenteria o di epatite.
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Inviato da: paperinopa_1974
il 10/08/2014 alle 02:06
Inviato da: ormalibera
il 03/07/2014 alle 18:29
Inviato da: ormalibera
il 03/07/2014 alle 09:19
Inviato da: casilli2010
il 03/07/2014 alle 07:12
Inviato da: cicciottabellina0
il 02/07/2014 alle 22:00