Il viaggio di Dante è il nostro viaggio.Dobbiamo guardare Dante per capire come guardare e come camminare. Il viaggio è per ricercare l'io perduto.Non un io astratto.Il nostro io che si presenta al lavoro e affronta la giornata piena di problemi.Il nostro io che impatta il tempo e lo spazio. Alla ricerca dell'io perduto,dissipato,emarginato,assottigliato,omologato,schiacciato. Alla ricerca del nostro io per rinascere. Dobbiamo recuperare l'umana avventura di Dante.L'umana avventura nostra,l'umana avventura dei nostri genitori. Si tratta du scoprire chi sono io.Si tratta di me,di te, di ognuno di noi.Si tratta di rintracciare l'umano nel nostro volto.Si tratta del fatto che se l'uomo non sa veramente chi è,nulla diventa pienamente suo.Facciamo delle cose e siamo alienati e omologati.Andiamo dietro le mode.Desideriamo che le cose diventino nostre,che gli sguardi siano nostri,che il cuore sia nostro,che la faccia sia nostra. La trascuratezza dell'io ci impedisce di vivere, ci impedisce di respirare,ci impedisce di costruire nei luoghi di lavoro.Lo smarrimento dell'io ci impedisce di essere protagonisti e ci fa vivere rintanati.Il mondo cambia con un io vivo.Non c'è Obama che tenga.Il mondo non è cambiato dai sistemi,dalle ideologie,dalle analisi,dalla politica.Un io che riprende il suo sguardo e desidera "uscire a riveder le stelle" segno luminoso della bellezza suprema del grande Mistero.Desideriamo rivedere le stelle.Desideriamo rivedere il sole.Desideriamo rivedere il tempo come amico del nostro destino.Desideriamo rivedere il nostro cuore che cerca e trova la verità di noi stessi e del mondo.
Inviato da: sammmyz1981
il 20/06/2012 alle 22:24
Inviato da: angeloluciorossi
il 02/12/2010 alle 19:22
Inviato da: AmmiraglioLanglais
il 01/12/2010 alle 15:43
Inviato da: liber14
il 31/10/2010 alle 16:08
Inviato da: liber14
il 20/08/2010 alle 19:02