Oggi si torna a volantinare all'aquilone per annunciare il programma settimanale della "città dei ragazzi" che è situata a Collesapone presso il polo delle scuole aquilane. Il campo è diventato un punto di bellezza reale. Il sapere ha un sapore dentro una reale condivisione. Il problema dell'educazione è se noi adulti abbiamo una risposta all'urgenza del vivere dentro tutte le circostanze. I bambini, i ragazzi e le famiglie attendono un ricominciare che non censuri tutto quello che è accaduto in questi mesi. Non si tratta di dimenticare. Siamo chiamato a cogliere il senso di una circostanza drammatica. Non possiamo cavarcela con delle istruzioni per l'uso. Occorre una Presenza. Presenza solo presenza. Occorre guardare in faccia la realtà. Come possiamo esserci? Come posso dire: "Io ci sono" con tutto me stesso nel reale? Per rispondere non dobbiamo girare molto la testa a vuoto; di nuovo dobbiamo guardare. Luca, un bambino di cinque anni, in questi giorni alla fine di una festa ci ha ricondotti all'essenzialità del "guardare" quello che accade. Prendendo il microfono in mano ci ha ringraziati tutti dedicandoci una canzone. Luca è il simbolo della città dei ragazzi. Un luogo dove si sperimenta l'appartenenza. Un luogo dove è ridestata la speranza bambina.
Inviato da: sammmyz1981
il 20/06/2012 alle 22:24
Inviato da: angeloluciorossi
il 02/12/2010 alle 19:22
Inviato da: AmmiraglioLanglais
il 01/12/2010 alle 15:43
Inviato da: liber14
il 31/10/2010 alle 16:08
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il 20/08/2010 alle 19:02