Dentro l'avventura del lavoro si può rischiare per vivere intensamente tutto quello che ci capita. E' possibile rischiare un rapporto vero con gli alunni. E' possibile puntare sulla libertà degli insegnanti. E' possibile puntare su un lavoro che libera l'umano. In questi giorni siamo tutti presi dalle giornate della bellezza. Il 12 e 13 dicembre la scuola si apre alla città per raccontare la bellezza. Desideriamo spaccare il cinismo. Spesso mi torna in mente quella citazione di Malraux che dice: "non c'è ideale al quale possiamo sacrificarci, perchè di tutti noi conosciamo le menzogne...". Falso. Il cinismo è la tomba della scuola. Presenza solo presenza. Presenza che riaccade nonostante il potere generi mostri. Si tratta di suonare la sveglia. Educare significa risvegliare o aiutare a risvegliarsi. L'educare è un movimento che fa fiorire l'umano. Nel nostro Istituto in questi giorni il cantiere della bellezza vuole sostenere l'io di ognuno ad attraversare tutta la realtà per raccogliere il grido di Camus che dice che l'uomo non può fare a meno della bellezza. La nostra epoca finge di poter vivere senza bellezza. Ci accontentiamo. E' il tempo della rinascita dell'io. E' il tempo della ricostruzione dell'umano. Senza sforzo. Senza analisi. Si tratta di un riconoscimento commosso.
Inviato da: sammmyz1981
il 20/06/2012 alle 22:24
Inviato da: angeloluciorossi
il 02/12/2010 alle 19:22
Inviato da: AmmiraglioLanglais
il 01/12/2010 alle 15:43
Inviato da: liber14
il 31/10/2010 alle 16:08
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il 20/08/2010 alle 19:02