Una giornata intensa per il Liceo Marconi di Pescara. Una giornata pirandelliana al Museo Colonna e una mattinata all'Aula Magna con il laboratorio di poesia. Nel presentare il lavoro di questa mattina su Pirandello avevo in mente l'insegnamento del suo grande predecessore nell'isola, il sofista Gorgia di Leontini, il quale aveva espresso le sue verità nelle tre famose affermazioni: 1.niente esiste; 2.se qualcosa esiste non si può comunicarlo all'altro, perchè io dico una cosa, l'altro ne capisce un'altra; 3.se qualcosa è conoscibile non è comunicabile. Questo è il nichilismo. Questo è il dramma di Pirandello. Nessuno sa chi è e alla domanda: "Chi sei?" ciascuno dovrebbe rispondere: "Io non lo so". "Uno, nessuno, centomila". Pirandello traduce nel suo teatro un aspetto essenziale del pensiero contemporaneo: il relativismo. La verità è molteplice, anzi non esiste la verità, esistono solo le verità. E proprio perchè esistono le verità, non può esistere la verità. L'essere equivale all'apparenza. La vita è un sogno. "L'uomo è un fascio di desideri senza desiderante". Questa concezione dimentica e rinnega la fondamentale dipendenza dell'io; dimentica o rinnega la grande, originale sorpresa che è l'evidenza. Manca l'umano. Manca il traboccare di una pietà e di una passione per l'umano.
Inviato da: sammmyz1981
il 20/06/2012 alle 22:24
Inviato da: angeloluciorossi
il 02/12/2010 alle 19:22
Inviato da: AmmiraglioLanglais
il 01/12/2010 alle 15:43
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il 31/10/2010 alle 16:08
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il 20/08/2010 alle 19:02