PRESENZA

PER NON DIMENTICARE LA BELLEZZA FERITA

Caro prof.Giuliani,

avevamo preparato con cura le "Giornate della Bellezza" con una grave dimenticanza a cui lei ha posto rimedio. Quando l'ho vista entrare in presidenza con le foto della nostra Aquila mi sono commosso. Esporremo le foto dell'Aquila per non dimenticare. Esporremo quelle foto per tenere desta la memoria dei nostri studenti. La Bellezza anche quando è ferita si ripropone."Tanto in cuore aver d'amore/ da dire tutto è bello,/ anche l'uomo e il suo male,/ anche in me quello che m'addolora". Bellezza, memoria e dolore si ricompongono. Per non dimenticare, per riflettere, per abbracciare il dramma del nostro popolo. Per non dimenticare i 301 morti. Per non dimenticare la sofferenza e la speranza degli aquilani. Per non incoraggiare quelli che vogliono speculare sul dolore.Per non incoraggiare l'inferno che trabocca sulla terra. Una mostra fotografica per rammentare ciò che c'era e ciò che manca. Manca il pane carnale.Manca il lavoro. Mancano le abitazioni. Manca il pane spirituale.Manca il motivo per cui continuare a ricostruire. Manca la speranza di un popolo. Manca la creatività. Manca la forza per ricostruire. Come prima. Diversamente da prima.E spesso lasciamo non fare. Complici, complici, è come dire autori. Chi lascia fare è come chi fa fare. E' tutt'uno. E' peggiore di colui che fa. Colui che commette un reato, ha almeno il coraggio di commetterlo. E quando il popolo rassegnato lascia fare è lo stesso delitto. C'è della vigliaccheria. Che cosa è successo al popolo abruzzese? Che cosa ha perso il nostro popolo? Non eravamo forti e gentili? Non eravamo attaccati ad un'antica tradizione? Cosa è rimasto del popolo cristiano? Cosa è rimasto del popolo? Eppure c'è una sofferenza che non va persa. La mostra di Giancarlo Giuliani rammenta una sofferenza che non va perduta. Ci sono due razze di sofferenza. C'è una sofferenza che non va perduta quando noi lo vogliamo. Non è possibile che tanta sofferenza vada perduta. C'è un tempo per soffrire e un tempo per rinascere. C'è un tempo per attendere di nuovo il parto del Salvatore. C'è un tempo per la speranza bambina che torna nelle strade e nel cuore dell'Aquila. Un forte abbraccio e grazie per aver proposto questa mostra straordinaria.