Creato da: tommy4dgl1 il 02/05/2008
....

giovedì 31 ottobre nella chiesa
di san Marco
in Firenze
adorazione eucaristica
dalle 15,30 alle 18
in cappella serragli
siete tutti invitati
a partecipare
grazie
     
 
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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 07 Giugno 2008 da tommy4dgl1
 

La glorificazione di Dio Uno e Trino, sotto l'azione dello Spirito Santo che prega in noi e per noi, avviene principalmente nel cuore, ma si traduce anche nelle lodi vocali per un bisogno di espressione personale e di associazione comunitaria nel celebrare le meraviglie di Dio. L'anima che ama Dio esprime se stessa nelle parole e facilmente anche nel canto, come sempre è avvenuto nella Chiesa, fin dalle prime comunità cristiane. Sant'Agostino c'informa che “Sant'Ambrogio introdusse il canto nella Chiesa di Milano”, e ricorda di aver pianto ascoltando “gli inni e i cantici soavemente echeggianti della tua Chiesa, tocco da commozione profonda”. Anche il suono può essere di aiuto nella lode a Dio, quando gli strumenti servono a “trasportare in alto (“rapere in celsitudinem”) gli affetti umani”. Così si spiega il valore dei canti e dei suoni nella liturgia della Chiesa, in quanto “servono a eccitare l'affetto verso Dio... [anche] con le varie modulazioni dei suoni...”. Se le norme liturgiche vengono osservate, si può sperimentare anche oggi ciò che sant'Agostino ricordava in quell'altro passo delle sue Confessioni: “Quali voci, o mio Dio, levai a te nel leggere i salmi di Davide, cantici di fede, musica di pietà... Quali voci levavo a Te nel leggere quei salmi! Come mi infiammavo d'amore per Te e di desiderio di recitarli, se avessi potuto, in faccia a tutta la terra...”. Tutto ciò avviene quando, sia le anime singole sia la comunità, assecondano l'azione intima dello Spirito Santo.

 
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