dottor clown baristo

Dico la storia del medico di famiglia di Onna, mi ha fatto venire la pelle d'oca come ci siamo presentati e come all'improvviso lui abbia voluto raccontarmi la sua storia, questo medico che gli abitanti stessi avevano rimproverato di non buttare via i soldi per tanto rigore nel costruire la sua nuova casa...e proprio quest'ironia iniziale si è tramutata in disastro, solo la sua casa e le prime due di destra in entrata al paese si sono salvate, cosi lui quella notte del 6 aprile alle ore 3,37 si è trovato in mezzo alla via principale di questo paese di 200 anime con i cavi elettrici che facevano scintille, odore acre di gas misto al pulviscolo delle abitazioni che crollavano, gli abitanti tutti riversati nella via principale per scampare al disastro non accorgendosi che subito dopo le case sono crollate addosso a loro stessi mettendoli in trappola come succede ai topolini...e cosi che ONNA si è trovata con 43 morti, e 80 feriti...

Un paese distrutto! il suo esser soccorritore si è snodato in strappare le tapparelle delle finestre divelte e con i 4 uomini a disposizione caricare sulla tapparella trasformata in barella i suoi pazienti, amici, compaesani e trasportarli all'entrata del paese dove fino alle 8 del mattino tutti passavano ma nessuno di fermava...ha prestato i primi soccorsi lui... una parola di conforto, una flebo...

L'ho abbracciato e gli ho dato un bacio, cosi hanno fatto anche gli altri compagni di viaggio Sauro, Benny e Paraflu...poi abbiamo trovato il coraggio di fare un colloquio con il presidente della Pro Loco, il responsabile del campo tendopoli militarizzato ha detto rivolgetevi a loro...tra 4 sorrisi e ammissione che il lutto era trppo grande per portare un nostro intervento artistico ...ci siamo salutati con la possibilità di sentirci più avanti con i prossimi gruppi clown...

In tendopoli il più giovane è una ragazza di 15 anni...alcuni se ne sono andati a Pescara da parenti...li si gira in pochi ora, 4 suore, le misericordie con l'ospedale da campo e la campana della chiesa all'entrata del paese illuminata a giorno durante le trasmissioni dei tg nazionali...questa è stata ONNA per noi, la crepa prima del ponte caduto e la strada tutta occupata dalle macerie.

Anche qui nessun rumore, il silenzio assordante rotto solo dalle ruspe qua e la, tutti lavorano a non si sa bene cosa, spostano, rimorchiano, si cambiano gli uomini in turno, uno misurta la pressione nella tenda, l'altro ha l'aeresol...ma la pesantezza è proprio scritta li...l'essere sospesi a mezz'aria, lenti, controllati, non esagerati...

Dott. Pluto e altri 5 temerari dal cuore d'oro partono domani sera, caramelle, bolle, cibo e tanto calore da dare e magari scambiare con la protezione civile, gli abitanti, sopratutti i piccoli abitanti...i bambini!!

evaristo