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L'inconsolabile perdita di un figlio..."05/05/1999"
Post n°141 pubblicato il 05 Maggio 2009 da buondi2004
Inconsolabile è la persona il cui tempo è irrimediabilmente spezzato in un prima e in un dopo inconciliabili, e il cui pensiero ritorna ossessivamente al momento di rottura poiché sa che non può risalire più indietro nel passato senza provare una fitta straziante. L’esordio narrativo di Anne Godard è la spietata e chirurgica traduzione in forma di romanzo di questa definizione: la storia di una madre che ha vissuto il momento irreparabile della perdita di un figlio e del suo ossessivo vivere in funzione di quest’avvenimento, di giorno in giorno, di anniversario in anniversario, morbosamente aggrappata al ricordo di un vuoto. La stanza del giovane, custodita intatta per decine d’anni, è l’ultima compagna della sua vecchiaia: abbandonata dal marito, sottilmente disprezzata dai figli minori, per certi versi dimenticata dagli amici, la protagonista vi si rintana per immergersi consapevolmente in un flusso di memorie che ruotano tutte, inevitabilmente, intorno al momento della morte altrui. Quando decide di affrontare direttamente - violentemente quasi - la ricostruzione del trauma dimenticato, di fronte al riemergere della sofferenza fino ad allora controllata e quasi venerata, rivedendo e rivivendo la scomparsa del proprio figlio, la madre smette di essere madre e necessariamente inizia a morire. Questo è il riassunto di un libro di Anne Godard...a me caro perchè mi rispecchia mi appartiene... |
Inviato da: occhineri2005
il 18/10/2010 alle 21:39
Inviato da: occhineri2005
il 14/08/2010 alle 02:27
Inviato da: r3j3ct3d3
il 27/07/2010 alle 20:04
Inviato da: mar1anna
il 27/07/2010 alle 19:05
Inviato da: silent24
il 27/07/2010 alle 13:42