Versi e prose

Due punti non possono essere mai così distanti da non trovare un segmento che li unisce

Creato da IOeMR.PARKINSON il 06/06/2011
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« PKIl Funambolo »

ESPERIENZE...PARANORMALI

Post n°28 pubblicato il 05 Ottobre 2011 da IOeMR.PARKINSON
 
Tag: Varie
Foto di IOeMR.PARKINSON






Nel 1975, conobbi una coppia di giovani, marito e moglie: erano gli anni in cui era di moda la parapsicologia. Era uscito nelle librerie un testo scrtto da due coniugi, i signori Occhipinti che parlava delle loro esperienze paranormali o extrasensoriali, che dir  si voglia! Il libro si intitolava "La Telescrittura" e descriveva uno strumento "induttore" (?), ispirato alle vecchie tavolette spiritiche chiamate "OuiJa". Per mezzo di un tabellone contenente tutte le lettere dell'alfabeto, gli Occhipinti poggiavano un dito su una tazzina che dopo un pò cominciava a muoversi, toccando le varie lettere, e formando delle frasi di senso compiuto....

La nostra giovane coppia, attratta da questi fenomeni, ma con un pò di scetticismo. si costrui un tabellone (il libro degli Occhipinti conteneva le istruzioni per farlo) e , quasi per gioco, cominciò e all'inzio fu un copleto disastro: solo un susseguirsi di lettere senza senso!

Ma una sera, il 13 novembre 1975, tra le ore 22 e 23,30, (io ero presente)i mie amici ricevono delle frasi di senso compiuto: una poesia (nessuno dei due aveva esperienze letterarie, di nessun tipo,) ....e chi si firmava era P.P.Pasolini, era morto il 2/11/1975 (le circostanze sono note...).

Che dire, perplessità, scetticismo ...curiosità le prime reazioni. Io, il più scettico di tutti, mi trscrivo questi versi e li faccio leggere ad un critico letterario che teneva una rubrica sul giornale locale "La Sicilia": dopo averli letti mi dice "Pasolini ha scritto poche poesie nella sua vita e sicuramente non questa, ma lo stile potrebbe benissimo essere il suo!"

I miei amici, con lo stesso mezzo, ricevettero un'altra poesia il 14 dicembre dello stesso anno sempre di PPP, poi  più....nulla!

Non voglio trarre nessuna conclusione, ma se veramente esistesse un "serbatoio cosmico" e se Pasolini vi avesse parcheggiato questi versi, a futura..memoria, la cosa aprirebbe molti punti interrogativi.....

Per vostra curiosità e per quello che vale , riporto il testo delle due poesie.


la prima (13/11/75)                             M.


Fra le abbaglianti distese

di terra amara

antica come il dio dei padri

le mie membra doloranti riposano

intrise di sale e di sapienza

membra lacerate come rami

di un autunno che mi fu nemico.

A raccogliere verità spesso

si trova l'offesa che t'infanga 

e se ai tuoi vizi la bontà accompagni

di morire oltraggiato non ti risparmi;

la bocca amara che sputò sentenze

le mani che spesso accarezzarono

senza vergogna ciò che ad altri ripugna,

gli occhi miei stanchi di scrutare

tutto perduto in un solo momento

e anni scorrevano col sangue

e di altro sangue mi sentivo immondo.

Passarono quei lampi e nel mesto

mormorio delle onde mi lasciai trasportare.

Vortici senza fine e la mia ricerca

si acquietò d'ogni perché

e le mie lotte furono solo un sogno.


                                                                                   la seconda: 14/12/75            MOMENTI DI PANICO

Vi ho rivisto amici miei d'un tempo

scavati nel viso e stanche nelle membra

non più pronti a tener testa a chi

chiedeva parole in cambio dell'amore.

E l'amore donato ai quattro venti

sparso per lunghi momenti come anni,

l'amore amaro di giovani che a tutto

quanto ad altri caro sembrava e degno

di massimo rispetto, solo disprezzo

e disperato orgoglio rendevano in cambio

di sogni bruciati, rinunce amare e pianti:

quell'amore ormai merce di scambio

imbestialito da continui insulti,

come cane che contro chi lo sfama s'avventa

non più Verbo ma delitto e al tempo

stesso vergogna incoffessata di gente

che l'amore ha distrutto, contro di me

si avventa per ridurmi a brandelli.

Non voglio più parlare ormai

che troppo sangue mi lega questa bocca

e son stanco. senza nessuna voglia

di altre battaglie contro mulini al vento.

 

 

 
 
 
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