Creato da amore_e_amicizia il 15/09/2009
Quello che mi va di fare e dire e chi non e' daccordo puo' anche uscire........
 

 

5 consigli per superare la fine di un amore

Post n°24 pubblicato il 15 Settembre 2011 da amore_e_amicizia

5 consigli per superare la fine di un amore
5 consigli per superare la fine di un amore

Dopo una separazione il rischio di affondare nella solitudine e nella depressione è sempre alto, sia che si tratti di una storia durata anni, oppure di un amore intenso consumato in pochi mesi. In tutti i casi, se un sentimento ci ha coinvolto nel profondo, l’impressione è che non riusciremo più a ritrovare la felicità e la serenità di un tempo.

Regola 1: evita le relazioni ‘yo-yo’
Azzerare in poco tempo progetti e sentimenti vissuti assieme non è facile, ma portare avanti relazioni oramai giunte al capolinea con il classico tira e molla può essere dannoso per tutti. Anche se ricominciare sembra impossibile cerca di voltare pagina e di chiudere il prima possibile con il passato.

Regola 2: affronta i sentimenti negativi
Se la relazione è finita a causa di un tradimento o qualche comportamento grave da parte del partner il rischio è di farsi sopraffare dai sensi di colpa e dalla mancanza di autostima, sentirsi inadeguate o pensare di aver sbagliato qualcosa. Anche i problemi economici e di gestione famigliare possono contribuire a far perdere fiducia in sé. Rabbia, rancore, paura, vendetta, impara a riconoscere i tuoi sentimenti, scrivili su un pezzo di carta, primo passo per cercare di superarli,un modo per ritornare ad esternare i sentimenti e ritrovare uno stato di benessere interiore.

Regola 3: cerca una spalla su cui appoggiarti
Un’amica fidata, la sorella o una famigliare, l’appoggio della persona giusta è essenziale per ricominciare. Evità però chi ti rinfaccia in continuazione di averti avvisato o chi ti forza a riprendere la vita uscendo di casa controvoglia non rispettando le tue esigenze. Le uniche persone che possono dare fiducia e sollievo sono quelle che hanno vissuto un'esperienza simile, le loro parole e i loro racconti sul come hanno ricominciato a vivere offriranno sicuramente speranza nel futuro.

Regola 4: assumiti le tue responsabilità
Per superare questa difficile situazione è necessario assumersi parte della responsabilità della separazione, in questo modo si riesce ad uscire dal ruolo di vittima e si prende atto che la separazione è in parte una scelta comune. Questo momento servirà per avere l'animo disposto a ricominciare la vita senza sentirti una vittima.

Regola 5: dimentica la vendetta
Il desiderio di odio e di vendetta verso il proprio partner, che ha tradito la nostra fiducia e i nostri sentimenti, non deve spaventarci, è il nostro dolore che è talmente grande da voler uscire per colpire colui che ne è stato il colpevole. Questo sentimento è uno dei tanti, non facciamogli prendere il sopravvento ma non soffochiamolo. Riconoscerlo ci aiuterà ad attenuarlo, ma concentrarsi sul desiderio di vendetta è un modo sbagliato di affrontare la situazione, rischiamo di mantenere viva una storia che dovremmo mettere in archivio.

 
 
 

Vuoi che l’amore duri? Mantieni le distanze!

Post n°23 pubblicato il 04 Luglio 2011 da amore_e_amicizia

Vuoi che l’amore duri? Mantieni le distanze!

Ci sono le coppie più pantofolaie, che vanno in vacanza sempre nello stesso posto, quelle che considerano gli amici indispensabili e quelle che adottano una ripartizione dei ruoli maschio-femmina molto rigida. Ognuna di queste coppie è un mondo a parte, dove una vita di coppia sana può arrivare a ridurre lo stress, migliorare la forma fisica e ad accrescere la sicurezza economica.

Ma per tutti coloro che inseguono il grande amore arriva sempre la fatidica domanda: quanto durerà? Dando uno sguardo alle statistiche emerge che gli anni più difficili per lei arrivano intorno ai quarant’anni ovvero quando una donna sposata è più incline al tradimento, mentre per gli uomini il momento di crisi arriva più avanti.

Come riuscire allora a rendere longevo un rapporto d’amore? La ricetta base sembra proprio essere quella di mantenere una buona dose di autonomia con qualche piccolo trucco. Ecco cinque consigli per aiutare la durata di una relazione.

1 – Spazi e interessi
Molto spesso si dimentica troppo facilmente che prima di essere coppia si è anche individui con i proprio interessi e desideri. Ed allora cerchiamo di ritagliarci degli spazio cercando di non invadere le reciproche sfere di azione: avere un proprio ‘giardino segreto’ anche se soltanto nell’immaginario rappresenta una ottima strategia nella vita di coppia.

2 – Separati è meglio
Proviamo a fare vacanze separate o a dormire in camere da letto distinte o quanto meno non nel letto matrimoniale ma ognuno nel proprio o, per chi può permetterselo, in case distinte ma vicine. Secondo gli studiosi alcuni di noi considerano infatti l’intimità del letto o del bagno ancora più profonda di quella sessuale.

3 – Meno importanza al sesso
Ma, per rendere longevo un rapporto d’amore, occorre saper anche sdrammatizziamo il sesso o per lo meno cercare di attribuirgli meno importanza. Infatti, pretendere di fondare il matrimonio o il nostro rapporto sul sesso, che è instabile per definizione, è come costruire la propria casa su delle sabbie mobili: esaurita la passione si esaurirà anche il rapporto.

4 – Nuovi ruoli
Inoltre, proviamo a reinventare continuamente i ruoli all’interno di una coppia: trascorso il magico momento dell’amore diventa necessario saper riscrivere il copione ogni giorno, trasformando continuamente il nostro modo di essere coppia per evitare di cristallizzare certi modelli all’interno della vita a due.

5 – Litigi costruttivi
Per vivere a lungo insieme, giocano un ruolo fondamentale anche la capacità di praticare il litigio in senso costruttivo, il saper perdonare l’altro ed una dose di humour necessaria per sdrammatizzare i piccoli problemi.

A prima vista possono sembrare tutti fatti scontati e facilmente applicabili ma nella maggior parte dei casi non è proprio così. E allora non bisogna mai far mancare la fiducia, la capacità di amare l’altro senza aspettarsi nulla in cambio e la stima reciproca ed il tempo, perché la fretta è da sempre nemica dell’amore.

 
 
 

Sesso, identikit del partner che tradisce

Post n°22 pubblicato il 13 Giugno 2011 da amore_e_amicizia

Ci sono tanti tipi di tradimento in amore. Un libro insegna a riconoscere gli amanti infedeli e tutti i segnali di infedeltà

lifestyle news
Riuscire a smascherare un partner infedele può essere molto complicato. Sì, perché l’infedeltà può assumere molte sembianze diverse, in una coppia. Ecco perché potrebbe essere utile un libro dal titolo eloquente: "Schifoso traditore. Come riconoscere le tracce dell´infedeltà", di Alberto Caputo, Alessandro Calderoni, Silvia Jun e Paolo Baron.

I 3 tipi del traditore perfetto
Tra i tanti consigli che gli autori hanno previsto, vale la pena di segnalare la ripartizione in tre categorie degli infedeli. In pratica, un identikit del traditore perfetto, tipo per tipo. Vediamole allora, queste tipologie.

  • I SERIALI ­ Sono i traditori compulsivi, gli infedeli specializzati. Quelli che geneticamente non si accontentano del rapporto di coppia ufficiale, ma per istinto e passionalità devono essere sempre in tre: lui, lei, l´altra o l´altro. Si distinguono in "collezionisti" e "qualunquisti". I primi puntano alla qualità, scelgono quella determinata persona, vogliono un bel trofeo da esibire. E oggi sono sempre più donne. I qualunquisti, invece, vogliono solo portarsi a casa il risultato. Non importa quale, non conta la persona, conta la "tacca" in più. Si accontentano anche dei saldi, seguono la filosofia del basta che respiri. Tra i qualunquisti prevalgono gli uomini e si moltiplicano i "drogati" del sesso.

  • I PARALLELI ­ Del tenere il piede in due (o più) scarpe hanno fatto una professione. Contemporaneamente alla relazione principale (matrimonio o convivenza), ne gestiscono altre e ci riescono benissimo. Equilibristi perfetti, passano da un letto all´altro senza commettere il minimo errore. Non confondono i nomi, non sbagliano le date di compleanni e anniversari. Il loro movente è "affettivo-relazionale", nel senso che ci credono veramente. Si distinguono in monogamici (uomini o donne che hanno l´amante storica/o, a volte addirittura ufficiale cioè a conoscenza della moglie o del marito consenzienti) e poligamici, perlopiù maschi. A loro volta i poligamici possono seguire il modello harem (tutti insieme con ruoli interscambiabili), oppure il modulo arcipelago (ogni isola, quindi ogni amante, ha la sua funzione).

  • GLI OCCASIONALI ­ Agiscono per vendetta, per punire una moglie-arpia o un marito-padrone. Tradiscono per rappresaglia e si dividono nelle due sottocategorie dei "pisquani" (termine usato nell´area lombardo-emiliana per definire una persona semplice) e dei "gattoni" (che in realtà sono quasi sempre donne). I pisquani sono quelli che non aspettano altro se non tradire, ma lo fanno solo se l´opportunità viene loro offerta sul piatto d´argento. In amore non prendono iniziative, non si assumono alcuna responsabilità. Sono l´antitesi dell’"uomo che non deve chiedere mai", eppure piacciono tantissimo alle donne "crocerossine". Quanto alle gattone, sornione come il micio di casa fanno finta di dormire sul divano. Ma tengono gli occhi socchiusi, pronte ad afferrare la prima preda interessante che passa.
 
 
 

Sesso, piacere al top in 5 mosse

Post n°21 pubblicato il 29 Maggio 2011 da amore_e_amicizia

Il sesso è un meccanismo magico e misterioso, ma per molte donne l’orgasmo rimane spesso un miraggio. Ecco 5 consigli per provare a raggiungere l’apice del godimento.

Sesso, piacere al top in 5 mosse

Un tabù da tempo superato, eppure l’orgasmo per molte donne continua ad essere spesso un percorso a ostacoli, difficile da raggiungere, un meccanismo misterioso capace di dare grande piacere, ma anche di provocare frustrazioni e ansie.

Non è possibile generalizzare o parlare di ricette magiche, ma alcuni consigli possono aiutare a ritrovare la gioia del sesso, il segreto sta nel vivere l’atto sessuale con serenità e felicità, senza sensi di colpa o paure.

Piccoli segreti che possono essere d’aiuto, naturalmente ogni donna dovrà scoprire, con l’aiuto del proprio partner, i trucchi che accendono il desiderio, un gioco divertente e appagante da fare sempre, o quasi, in due.

Ad ognuna il suo
Secondo alcune recenti ricerche, in Italia circa una donna su quattro lamenta problemi con il raggiungimento dell’orgasmo. Bisogna precisare che ci sono differenti tipi di orgasmo e ogni donna vive questo momento di intenso piacere in modo differente.

La principale distinzione che viene fatta è tra orgasmo vaginale e orgasmo clitorideo. Mentre per alcune donne il clitoride è molto sensibile e può essere stimolato in vari modi, altre donne provano dolore con la stimolazione diretta e preferiscono la sollecitazione della parte esterna della vagina. In questo caso si parla di "orgasmo vaginale".

Un corpo da esplorare
Il primo segreto per raggiungere il piacere è quello di imparare quali sono veramente le nostre esigenze più intime. D’altra parte come possiamo pretendere che sia qualcun altro a farci raggiungere l’orgasmo se neppure noi sappiamo cosa ci piace?

Allora non aver paura di prendere conoscenza del tuo corpo, non c’è nulla di male a cercare di raggiungere il piacere con l’auto-stimolazione. Potrai cosi avere una ‘mappa del tesoro’ che ti aiuterà a guidare il tuo compagno dritto all’obiettivo.

A letto niente pudori
Non avere timori ad essere schietta con il tuo partner. Una comunicazione senza eccessive timidezze è un buon ingrediente per l’intesa sessuale. Raccontagli le tue fantasie, quello che ti stimola e ti fa eccitare, guidalo poi alla scoperta del tuo corpo e delle cose che ti fanno raggiungere il piacere.

Naturalmente non si tratta di un compito di matematica, l’istinto e la passione non devono mai mancare, sussurragli nell’orecchio le cose che ti fanno impazzire. Questo vi aiuterà a sentirvi più complici e servirà a lui per sapere cosa accende il desiderio e quello che invece proprio non ti va.

Scaccia pensieri e ansie
Liberare la mente, cancellare pensieri e preoccupazioni è fondamentale per stare bene a letto. La sessualità femminile è, infatti, meno immediata di quella maschile, coinvolge in gran parte la mente che non deve essere occupata da altri problemi.

Se non sei del giusto umore, se non riesci a staccarti dai problemi, le chance di raggiungere l’obbiettivo scendono considerevolmente. Cenetta romantica, buon vino, bagno rilassante, se ti piacciono le candele o una musica particolare trova cinque minuti per preparare un po’ di atmosfera. L’importante è partire rilassata.

Armonia a due
Ci sono poi alcuni piccoli trucchetti per aumentare la stimolazione. Ricorda al tuo partner di non trascurare le zone erogene più eccitanti: seno, capezzoli, labbra e cosce. L’uso di un lubrificante può essere utile per facilitare il raggiungimento del piacere.

Con il tempo, conoscendo i tempi e le esigenze del tuo compagno, potrete trovare il giusto ritmo. Anche attraverso un’efficace sollecitazione del clitoride, punto cruciale della sessualità femminile che può essere stimolato anche durante la penetrazione. Per un orgasmo che sia veramente ‘da urlo’.

 
 
 

Le 5 chiavi della felicità

Post n°20 pubblicato il 10 Aprile 2011 da amore_e_amicizia

La felicità non si compra da un concessionario, ma si coltiva piuttosto come un giardino. Alcuni la inseguono, altri l'assaporano, ma ciascuno di noi vi aspira. Per aiutarti in questa ricerca, gli specialisti ti propongono cinque strade…

Le 5 chiavi della felicità 

Per alcuni la felicità è nelle cose semplici. Per altri la felicità è trovarsi tra le braccia della persona amata o visitare una galleria d'arte. A ciascuno il proprio tipo di felicità, a cui tutti hanno diritto! A volte è a portata di mano, spesso ci passa accanto. Disposizione della mente o dono del cielo? Non ha alcuna importanza! Ciò che conta è coltivarla. Per farlo, esistono diverse strade, ognuna delle quali si fonda su atteggiamenti e una pratica giornaliera. Quindi, prova a seguire i nostri consigli…

1 - Ritrovare la stima in se stessi

Alcune persone hanno il dono di svalutarsi, mentre altre sanno di essere un dono per il mondo. La differenza tra le due categorie? La fiducia in se stessi! È una scommessa di felicità, una dimensione della tua personalità che ha bisogno di essere alimentata. Una persona che ha grande stima di sé si tratta come diva, "si assume la responsabilità della propria vita e, quindi della propria felicità, senza biasimare gli altri", spiega lo psichiatra Christophe André. La persona che ha poca stima in se stessa non si apprezza mai abbastanza e incontra numerose difficoltà sul suo cammino. Per coltivarla, comincia a proiettare a mo' di film i tuoi successi. Al termine della giornata, sei solita ricordare le cattive notizie: questa pratica è incasinata, ha piovuto tutto il fine settimana, e via di questo passo. Pensa invece in positivo: un piccolo successo sul lavoro, un complimento da parte del tuo innamorato... tutto questo non può che darti piacere.

2 - Coltivare buone relazioni con gli altri

La felicità? Coccolare gli amici. "Parallelamente all'atteggiamento egocentrico, pensare agli altri è importante per essere felici", sostiene Albert Ellis, fondatore dell'approccio emotivo-razionale. Il suo consiglio: non cercate si sentirvi sistematicamente amati o accettati dal vostro entourage. Fate dell'approvazione degli altri un obiettivo auspicabile, ma non indispensabile. Invece che aspettare che siano gli altri a dare, siate pronti a farlo voi per primi. Non esitate a dare una mano o a moltiplicare le occasione per festeggiare. Invitate i vostri amici a cena o organizzate insieme a loro dei brunch la domenica. Tutto questo richiede molto meno tempo e mezzi di quanto si creda.

3 - Concedersi piccoli piaceri

E se la felicità di vivere non fosse che la sequenza di brevi istanti di felicità? I piccoli piaceri sollevano il morale... una pausa caffè con un collega con cui si va d'accordo, un raggio di sole nel cuore dell'inverno… La felicità è come la salute: bisogna averne cura ogni giorno. Fatti del bene e, soprattutto, evita di sovraccaricarti con lavori faticosi, la pulizia dei vetri, i conti, la spesa al supermercato. Puoi iniziare a ragionare anche in termini di ricompense, di benefici personali. "Se riesco a raggiungere questo budget, mi regalo un week-end romantico"! Schierati dalla parte dell'allegria: la gioia aumenta la concentrazione di endorfine, ormoni rilassanti, molecole della felicità.

4 - Riconciliarsi con il proprio passato

Vecchi rancori nei confronti di un ex, una storia familiare difficile... capita spesso che i ricordi diventino ingombranti. Per scaricare questi pesi e investire nella felicità, spesso basta parlare di ciò che ci impedisce di sentirci più spensierati. Spesso riesce più facile con un'amica, anche se l'oggetto della discordia è delicato. Nel contesto della coppia o della famiglia, a volte la situazione è addirittura più delicata. L'elaborazione di un lutto o la concessione del perdono non avvengono da soli: accettare è già un passo avanti verso la soluzione del problema. Oggi, consultare uno psicologo è divenuto un fatto abituale.

 

In altre parole, per smascherare il problema e liberarsene, talvolta rivolgersi a uno specialista può rivelarsi la soluzione giusta. Soprattutto se le angosce o un certo malessere diventano un ostacolo che si contrappone alla propria felicità. Riconciliarsi con il proprio passato è anche un segno di maturità.

5 - Sviluppare la creatività

Combattere la routine, aprirsi all'ignoto... E se scegliessimo la creatività, uno dei pilastri della felicità? A parere di Christian Boiron, filosofo, per esplorare, esprimere la propria personalità ed essere felici, la creatività è una qualità essenziale. La materia prima che abbiamo a disposizione: la curiosità! Concediti di commettere errori, di avere esitazioni... in diverse sfere della tua vita. Tutti possiamo farlo! Ad esempio, usa la creatività in cucina: che si tratti di una cenetta romantica o di una merenda per i bambini, divertiti a inventare. Anche la scrittura è un'attività piacevole. Immagina i personaggi di un romanzo guardando le persone del tuo entourage (proprio come ne "Il favoloso destino di Amelie Poulain"). Oppure, prepara un viaggio senza doverti necessariamente rivolgere a un'agenzia.

 
 
 

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