bayern & bundesliga

A cura di Nihilism


NEUER:
I rilanci millimetrici, le uscite fulminee e la sicurezza sui palloni alti mostrano un Neuer in forma smagliate. È poi grandioso e decisivo prima quando ferma con tutto il corpo Modeste in contropiede e poi, a tempo ormai scaduto, quando respinge l'ultimo tiro del Colonia con una parata che vale almeno due punti. Granitico.
Il migliore in campo.
Voto = 8


RAFINHA:
Oggi la con concubina brasiliana di Pep riesce persino a fare un tunnel ad un avversario, il che dovrebbe farci seriamente riflettere sul (dis)valore tecnico del Colonia nonché convincere il malcapitato a darsi alla pastorizia agonistica. Per il resto è la solita tragicommedia sportiva, ma in Bundesliga basta e avanza.
Voto = 6


BERNAT:
Buona performance impreziosita da un recupero fondamentale sul modesto Modeste. Sta ritrovando il suo consueto atletismo. Se facesse anche pace con il cervello si potrebbe considerarlo un giocatore affidabile.
Voto = 6,5


KIMMICH:
Gioca sontuosamente fino al convulso finale in cui, pagando la maratona di Mercoledì notte, commette qualche fesseria di troppo. Resto dell'idea che non sia un difensore centrale bensì il naturale erede della fighetta Toni Kroos. Con quel tocco palla può fare strada.
Voto = 6


ALABA:
Smaltisce gli acidi che l'hanno fatto smandibolare per 120 minuti contro la Juve e torna ad essere un bravo cristiano. Grande quando nel secondo tempo si scaglia sull'attaccante del Koln e ne blocca il tiraccio indirizzato verso una porta clamorosamente sguarnita.
Voto = 6,5


XABI ALONSO:
Parte alla grande smistando palla con classe, solo che durante la partita invecchia almeno di altri 6 mesi e Pep è costretto a toglierlo prima che si spenga di morte naturale.
Voto = 6


RODE:
Rode il rude non è nato per le giocate di fino, ma per fare un incomprensibile casino da cui ogni tanto esce qualcosa di buono: proprio come quando, con movimenti apparentemente insensati dettati da spasmi ipercinetici, confonde tutti e propizia il goal di Lewa. È appena uscita la sua interessantissima autobiografia (?), un libro che non mancherà di entrare nei classici della letteratura tedesca al fianco di Goethe e Schiller.
Voto = 6,5


THIAGO:
Alterna giocate fantascientifiche a leggerezze snervanti. Comunque nasconde la palla al Colonia (che, a onor del vero, non sembra aver grossa confidenza con quello strano oggetto sferico) per buona parte del match.
Voto = 6


COMAN:
Gli avversari non solo raddoppiano ma addirittura triplicano tutto ciò che si muova sulle fasce e allora lui non trova terreno fertile per le sue scorribande. Aiuta tanto la difesa e cerca di sfruttare tutti i brandelli di campo che gli vengono concessi.
Voto = 6


DOUGLAS COSTA:
Anche lui viene ingabbiato dalle maglie bianche ma si fa ugualmente un supermegamazzo grande come una casa per spremere qualche occasione da queste terre aride. Non fortunatissimo né del tutto preciso nell'ultimo passaggio. Esce stremato.
Voto = 6,5


LEWANDOWSKI:
Con grandissimo cinismo segna un super goal che vale tre punti d'oro. Pep fa sue le abitudini tedesche e spreme il polacco senza dargli mai un attimo di relax. Speriamo che tenga botta.
Voto = 7,5


VIDAL:
Dinamicissimo, aiuta la squadra ad uscire indenne dal supplizio degli ultimi minuti. Tanti palloni sradicati con la cafonaggine che si addice ad uno che ha più tatuaggi che vocaboli.
Voto = 6,5


RIBERY:
Molto male. Sbaglia mille azioni e ci espone a pericolose ripartenze in un momento il cui il Bayern non aveva più benzina ed era fondamentale non perdere mai palla.
Voto = 5


LAHM:
Giusto il tempo di spendere intelligentemente un giallo per fermare gli avversari lanciati in campo libero.
Voto = 6


GUARDIOLA:
Il Koln ha come simbolo una capra, il che dovrebbe essere sufficientemente descrittivo della loro bravura come squadra, ma per rendere il tutto ancora più chiaro ne tengono direttamente una vera a bordo campo a pascolare biada da una busta. Affascinante. Il Bayern però è stanchissimo e provato dalla logorante sfaticata di Champions: c'erano tutte le premesse per il più scialbo dei pareggi. Pep invece non rinnega i suoi dettami (e quando mai), schiera un buon Bayern e vince volando ancora in classifica.
Voto = 7,5