bayern & bundesliga

A cura di Schickeria (ovvero Claudio & Andrea!)

Giugno 2008: con moglie e due figli (la piccola di 2 anni e mezzo e il più grande di 7 anni) ho prenotato una settimana di vacanze. La meta è Monaco di Baviera.

Abbiamo la fortuna di abitare non lontanissimi e per noi la città è raggiungibile in meno di cinque ore di viaggio in auto. La prima volta che andiamo in Germania e i preconcetti/timori sono almeno pari alle aspettative.

Ricordo come fosse ieri il nostro arrivo in città: era una meravigliosa domenica di sole già estivo e, essendo in anticipo sull'orario previsto per il check-in in albergo, abbiamo pensato di visitare subito il famoso Englischer Garten. L'impatto con questo smisurato e meraviglioso parco pubblico (e con i suoi variopinti frequentatori) ci ha subito incantato e messo in sintonia con Monaco, che anche nei giorni successivi non ha smesso di sorprenderci positivamente per il fatto di essere una città con le tipiche qualità tedesche (organizzazione, qualità dei servizi pubblici, ecc.) ma con doti inaspettate di cordialità e ospitalità che la fanno senz'altro assomigliare più ad una città italiana (e non del nord
Italia!).

Era anche l'ultima settimana del campionato europeo di calcio, ma alla sera in albergo guardavamo le partite in TV solo perchè tutti i programmi erano in tedesco. Il mio interesse per il calcio era ormai sceso quasi a zero. Da bambino, nei primi anni '70, mio padre, tifoso del Lanerossi Vicenza, mi aveva portato con sè allo stadio molte volte e avevo potuto vedere giocare in serie A giocatori come Rivera, Mazzola, Riva, Anastasi... Da adolescente poi avevo addirittura ricevuto in regalo un abbonamento per il Lanerossi che era appena tornato in serie A: era il 1977/78 e quell'anno ho avuto l'immensa fortuna vedere tutte le partite in casa di una squadra stupenda che grazie soprattutto ai gol di Paolo Rossi sarebbe arrivata seconda a fine campionato!

Nel 1985 ricordo l'ultima partita professionistica di calcio che ho visto in Italia (sempre del Vicenza, finita però nel frattempo in serie C1): ancora con mio padre ero andato a vedere (si fa per dire, perchè la nebbia era abbastanza fitta) un ragazzo promettente nato a una decina di Km da casa nostra, di cui tutti già parlavano e che si chiamava Roberto
Baggio...
Ora però da anni non trovavo più alcun interesse o attrazione per uno sport che aveva fatto di tutto per deludermi dentro e fuori dal campo tra calcioscommesse, calciopoli, tifo violento, calciatori sempre più lontani dai tifosi.

Per questo motivo anche durante quella vacanza avevo guardato le partite senza alcun trasporto emotivo, tuttalpiù simpatizzando per la squadra della nazione che in quel momento mi stava ospitando e che (grazie a Monaco) cominciava a diventarmi simpatica. Mio figlio Andrea poi, sentendo questo mio distacco non era riuscito proprio ad appassionarsi al calcio. In compenso in quei giorni di vacanza si è completamente innamorato di Monaco, in un modo tale che, oserei dire, ha cambiato la sua vita.
Nei mesi ed anni successivi siamo tornati spesso a Monaco, soprattutto per accontentare Andrea, ma in realtà anche perchè tutti in famiglia abbiamo adottato la capitale della Baviera come nostra città ideale e direi quasi seconda Patria (e pensare che non conosciamo neppure il tedesco!).
Nel 2010 Andrea, praticamente, è ancora ignaro di cosa sia il calcio (all'epoca, per scelta, non avevamo neppure la TV in casa) però sente sempre i suoi compagni di classe parlare di Juve, Milan, Inter e probabilmente si sente un po' escluso dal giro.

Sicuramente vorrebbe anche lui avere una squadra per cui tifare, ma non capisce per chi e soprattutto perchè dovrebbe tifare.
Per le vacanze di Pasqua di quell'anno siamo di nuovo a Monaco e un bel giorno Andrea, sempre più infatuato di quella città, mi rivolge la fatidica domanda che segnerà il giorno X, dal quale in poi nulla è più stato come prima: papà, ma qui a Monaco esiste una squadra di calcio?
Io, a dire il vero, più che a dati recenti (che non conoscevo neppure) ho fatto appello ai miei ricordi di infanzia, quando il Bayern per alcuni anni era stata sicuramente la squadra più forte al mondo, ai tempi in cui giocava un tale Gerd Muller che in nazionale segnava ad ogni partita e rispondo ad Andrea: sì, qui a Monaco c'è una delle squadre più importanti nella storia del calcio e il suo nome è BAYERN di MONACO!
La risposta di Andrea è stata: allora io, da oggi in poi, sarò un tifoso del Bayern di Monaco e così è stato.

Nei mesi successivi la passione di Andrea per il Bayern si è alimentata piano piano, tramite qualche notizia che gli passavo dal web, con la gioia per la vittoria di campionato in Bundesliga e per la marcia che in Champions League aveva portato il Bayern in finale. Poi la finale in sè non avevamo neppure potuto vederla e forse anche per questo Andrea aveva saputo metabolizzare bene la sconfitta.
Ma eravamo solo all'inizio della passione, perchè dal successivo viaggio a Monaco, nel settembre del 2010, siamo entrati a contatto più da vicino con la squadra, dapprima semplicemente con una visita guidata all'Allianz Arena, poi andando ad assistere ad una seduta di allenamento in Sabener Strasse (sul sito ufficiale del Bayern avevo scoperto che la maggior parte degli allenamenti si svolgono a porte aperte, basta consultare il calendario che viene fornito nel sito stesso) e scoprendo una realtà che ci ha lasciato
stupefatti: in un complesso sportivo mozzafiato, una delle squadre più importanti al mondo si allenava tranquillamente, circondata con affetto da centinaia di tifosi (anche molte famiglie) i quali assistevano attorno ad un campo senza alcuna vera barriera tra pubblico e giocatori. Anzi capitava spesso che tra una sgambata e l'altra ognuno dei giocatori si fermasse un attimo a firmare un autografo o a rispondere al saluto di un tifoso!... Per me, abituato ai resoconti da bollettini di guerra sul rapporto tra squadre e
tifosi in Italia, vedere tutto ciò è stata come una rivelazione folgorante su come possa essere vissuto il calcio. È stato lì che ho capito che avevamo a che fare con una Società sana e con un contesto ideale per chi ama il calcio ed è stato in quei momenti che mi sono riappassionato a questo sport e che anch'io sono diventato un tifoso del Bayern!

Nei mesi successivi sono arrivate a casa nostra le partite della Bundesliga con SKY, che dapprima vedevamo attraverso il monitor del PC, poi è arrivato anche un televisore. Ho così sempre più realizzato il fatto che in Germania anche un bambino può andare allo stadio, senza timori per la propria incolumità fisica e a febbraio 2011, per il 10° compleanno di Andrea, sono riuscito ad acquistare e regalargli (e regalarmi) un biglietto per la semifinale di DFB Pokal contro lo Schalke 04. Per chi sa come è andata a finire quella partita puÚ sembrare una beffa, ma anche in quell'occasione io e Andrea abbiamo avuto modo di rimanere soddisfatti, non certo per il risultato, ma da una parte per aver assistito alla nostra prima partita del Bayern all'Allianz (pura magia, tra l'altro, vedere comparire a distanza, arrivando in metrò, lo stadio rosso fiammante che pare infuocare il cielo), dall'altra per aver ancora una volta potuto apprezzare come viene vissuto il
calcio in Germania.

Abbiamo raggiunto ed abbandonato lo stadio con il metrò tra tifosi del Bayern e dello Schalke che pur viaggiando a stretto contatto non hanno mai neppure accennato a risse ne prima ne dopo la partita (al massimo qualche coro di sfottò) e allo stadio eravamo vicini ad una coppietta di tifosi dello Schalke, che pur circondata da tifosi avversari ha
potuto gioire al gol di Raul e festeggiare la (loro) vittoria a fine partita senza alcun timore!

Da allora abbiamo assistito ancora altre volte ad allenamenti e ad altre tre partite del Bayern, l'anno scorso coinvolgendo anche il nonno, quello che da piccolo portava me a vedere le partite del Lanerossi Vicenza e che nel frattempo Ë stato contagiato anch'egli dalla passione per il Bayern.
E così il  5 dicembre 2012 eravamo in tre, tre generazioni di tifosi ad assistere a Bayern - Bate Borisov! A proposito di questa partita ho anche un aneddoto che mi piace raccontare. Acquistando i biglietti via internet mi ero reso conto in ritardo che anche per mio padre avrei potuto acquistare il biglietto ridotto come ultra 65enne. Mi ero quasi rassegnato ad aver buttato via 31 euro, ma prima di andare allo stadio ho pensato di passare per Sabener Strasse. Lì ho spiegato il problema ad una gentile signorina, che senza battere ciglio mi ha stampato un nuovo biglietto ridotto per mio padre e mi ha riaccreditato la differenza tramite la carta di credito. Ora mi piace scherzarci sopra e raccontare di quella volta che sono stato pagato dal Bayern!

08/12/2012
05/12/2012

31,00
ACCREDITO OPERAZIONE 05/12/2012 22.30 FC BAYERN MUENCHEN AG MUENCHEN DE

Tanti altri fatti e aneddoti avrei da raccontare, ma mi rendo conto di essermi dilungato già troppo.
Volevo solo chiudere questo racconto ringraziandoti, Luca, per il tuo Blog.
Non ricordo con precisione quando l'ho scoperto, ma certamente abbastanza presto (dopo aver iniziato a cercare informazioni sul Bayern in Internet) e da allora è un punto di riferimento insostituibile. All'inizio leggevo solo i tuoi messaggi, mentre ora non mi perdo alcun commento, consulto il Blog anche più volte al giorno, sono stato (lo ammetto) il 500.000° visitatore e grazie ai consigli raccolti sul Blog sono riuscito a vedere in TV tutte le partite del Bayern anche la scorsa stagione (pur orfano di Sky).

Non ho mai partecipato attivamente, ma mi sento molto vicino a te e ai tuoi ospiti nella passione che ci lega al BAYERN. Ho gioito (negli ultimi mesi) per le vittorie, ho sofferto enormemente per le sconfitte più amare e ho pianto nell'apprendere, dal Blog, della scomparsa di Thomas Donati il cui libro "Stella della Germania" è stato compagno di viaggio durante le vacanze estive del 2011, quando ogni sera ne leggevo un capitolo a mio figlio.
Non so se un giorno riuscirò a vincere quel mix di riservatezza e pigrizia che finora mi ha fatto rimanere dietro le quinte (ma raccontandoti questa
storia, in parte, già l'ho fatto)...
...intanto ti saluto e ti ringrazio ancora per il tempo e le energie che dedichi al Bayern e Bundesliga!

Claudio (con Andrea)

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Acquistarlo e leggerlo è il modo migliore per ricordarlo!