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L'attimo
Post n°1220 pubblicato il 09 Febbraio 2023 da sinaico
Se l’attimo è manifestazione temporale dell’eternità, si può vivere, per quanto possibile nel tempo, l’eternità che si manifesta nell’attimo. Se l’eternità è un attimo che non passa, e perciò è un divenire sempre in atto, cioè è un presente che diviene ma sempre pienamente presente, l’attimo temporale è un momento che passa attraverso il divenire che ha come fine l’eternità e il suo passaggio lascia una traccia che “indica” l’eternità, dove nulla di ciò che è stato creato sarà distrutto, ma sarà trasformato della pienezza di Cristo. E se l’Eterno è entrato nel tempo e il tempo è manifestazione dell’eternità nel creato, allora l’attimo è l’eternità che si manifesta a noi nella nostra condizione, che ci eleva già nel tempo fino all’Eterno, attraverso la carità. |
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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13)
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).
Inviato da: cassetta2
il 31/03/2022 alle 09:18