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Pastori che pasciono se stessi?

Post n°1269 pubblicato il 23 Marzo 2023 da sinaico

I Pastori della Chiesa (non tutti, sia chiaro) non parlano più del peccato “dalla cintola in giù”, della purezza, della santità del matrimonio, come se lo dessero per scontato: tanto ne parla il catechismo.

Ma se bastasse questo, non occorrerebbe parlare neanche dell’accoglienza verso i poveri e della giustizia sociale, che tanto ne parla il catechismo.

Il fatto è che se l’uomo viene formato al vero senso dell’affettività, e di conseguenza ad un corretto uso della propria sessualità, lo si forma al rispetto verso se stesso e gli altri, perché l’affettività tocca l’intimità più profonda dell’umano.

Di fatto, come dimostra la società moderna, permessivismo morale e liberismo economico a vantaggio di pochi privati che comandano anche sui governi, vanno di pari passo.

Lgbtq e liberismo vanno insieme, così come vanno insieme i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, di cui nessuno parla più.

Non si parla più di peccato e, di conseguenza non si parla più di grazia, ma senza questi concetti perde di significato anche il concetto di misericordia. Per questo più si parla di solidarietà più aumentano le ingiustizie.

Ormai la maggior parte dei Pastori si è unito al coro dei “laici”.

Ma perché i “laici” dovrebbero credere ai valori di “zitelloni” che dicono le stesse cose che loro hanno sempre creduto come “laici”?

Per questo questa forma di “apertura” verso il mondo “evangelizza al contrario”, cioè non porta nessuna vera conversione, ma, al massimo, porta dei fedeli a mollare tutto. Un vero scandalo.

 
 
 
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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)

Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13) 

 

Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).

 

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