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Divorziati e risposati
Post n°1338 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico
Riguardo alla comunione tra divorziati e risposati, ilgiudizio se darla o meno non deve riguardare i cuori, che non si possono maigiudicare, ma le opere. Infatti San Paolo non scrive che chi è cattivo non puòaccostarsi alla Comunione, ma chi non discerne il corpo di Cristo. E’ ovvio che chi è in stato di peccato mortale non puòcomunicarsi senza prima essere tornato in grazia ed essersi confessato: se Gesùha istituito la confessione è proprio in vista della comunione, per cui nonbasta essere tornati in stato di grazia attraverso la contrizione, ma occorreanche l’opera di accostarsi alla confessione, poi il cuore lo giudica Dio. Per cui la Chiesa deve discernere attraverso le operedei divorziati risposati, che devono quanto meno impegnarsi a vivere in castitàattraverso un serio proposito. E’ vero che la Chiesa ammette il principio dellagradualità, ma non su questioni basilari della fede, come sulla santità delmatrimonio, che è un Sacramento! Infatti la Chiesa, in caso di particolare necessità,mettendo in pratica di fatto il principio della gradualità, ammette allacomunione anche i fedeli ortodossi, ma essi credono a quelle cose che per laChiesa sono sempre state fondamentali per potersi accostare alla comunione, edi fatto gli ortodossi praticanti sono più vicino alla fede della Chiesa chenon coloro che, pur essendo stati incorporati nella Chiesa cattolica, noncredono nella santità del matrimonio tanto da non capire che non si deve viverein adulterio. |
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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13)
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).
Inviato da: cassetta2
il 31/03/2022 alle 09:18