« Singolarità e comunitarismo | Giudizi divini » |
Post n°1245 pubblicato il 27 Febbraio 2023 da sinaico
La grazia divina sta alla grazia attuale dei luoghi santi, un po’ come la Presenza divina nell’Eucaristia sta alla presenza divina nello spazio dei luoghi santi, e, per una certa analogia, un po’ come la realtà di una persona sta alla sua foto. Ma come ci sono foto di eventi solenni, ad esempio di un matrimonio in cui tutti si mettono in posa, e ci sono foto di eventi ufficiali meno importanti, come dell’inaugurazione di qualche evento, e poi ci sono le foto private, spesso scattate di sorpresa, così, in un certo senso, ci sono i luoghi santi più universali, a cominciare dalla Terra Santa, ma anche le Basiliche Papali e i grandi santuari come Fatima e Guadalupe, poi ci sono i luoghi santi che ricordano eventi sempre universali ma di portata più locale, e ci sono luoghi santi piuttosto privati. Tutto è universale e tutto è privato: l’universale va vissuto personalmente e ciò che è privato, che non è mai privato, assume, anche attraverso i valori universali nella vita delle persone, una portata universale, per cui ci sono luoghi più di valenza universali, e perciò più importanti, e luoghi più di valenza personale, e perciò particolarmente “importanti per me”, ma tutti interagiscono tra loro. Nel tempo i flussi si modificano e ci sono cose nuove che interagiscono con le vecchie. Ma i luoghi santi, come le fotografie, servono per sollecitare ed evocare l’amore, e perciò la presenza e la Presenza di Dio. Ma come può capitare che una foto privata, magari vecchia e un po’ alterata, possa, a livello personale, evocare forti emozioni, così può capitare che un luogo può, personalmente, evocare fortissimi sentimenti atti ad aprirsi all’amore, tanto da divenire un luogo “solenne per me” e perciò, in noi, un luogo di piena universalità. Tutto dipende da Dio e, anche, dalla nostra realtà in collaborazione con lui. |
I MIEI BLOG AMICI
NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13)
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).