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La fede di Abramo

Post n°1280 pubblicato il 08 Aprile 2023 da sinaico

La tribù di Abramo, del 1800 Avanti Cristo, era una tribù quasi “primitiva”, eppure, in mezzo a un mondo pagano, pur esprimendosi in un linguaggio comune agli altri popoli della zona e pur avendo un pensiero molto concreto e poco astratto, riuscì ad avere un concetto di Dio puramente spirituale e trascendente, un concetto di Dio come creatore di tutte le cose dal “nulla” e come il Totalmente altro che, però, si fa vicino e si manifesta come la vita per eccellenza e come amore gratuito.

Questo, anche umanamente, non si può spiegare meglio se non come frutto di un’esperienza.

Gli ebrei più arcaici non credevano nemmeno nella sopravvivenza dopo la morte, se non attraverso un’ombra destinata a rimanere sempre negli “inferi”, cioè nel mondo dei trapassati, che non comporta una vera sopravvivenza cosciente. Eppure credevano in un Dio di amore e trascendente. Un Dio eterno.

A quell’epoca non c’è testimonianza storica di un concetto di Dio così elevato e astratto, anche se ci si poteva arrivare attraverso la ragione (ma il peccato originale e attuale rappresenta un ostacolo alla ragione), né la si avrà in seguito, fino all’affermarsi del Cristianesimo.

I greci dei primi secoli Avanti Cristo avevano concetti molto più profondi degli ebrei della stessa epoca, tranne che su Dio, e ciò che le altre religioni hanno sviluppato su un Dio che si avvicina ad essere il Totalmente altro nella sua trascendenza, lo hanno fatto favorite dagli ebrei prima e dai cristiani poi.

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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)

Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13) 

 

Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).

 

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