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Post n°1344 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico
Perché, a volte, la Scrittura e la Tradizione sembranosoffermarsi quasi più sulla necessità di amare gli altri con gesti concreti,piuttosto che sulla necessità di amare Dio? E perché Gesù sembra quasi equiparare l’amore per Dioall’amore per il prossimo? E perché l’Apostolo Giovanni, ormai molto vecchio, silimitava a dire: “Figliolini, amatevi gli uni gli altri, perché in questoconsiste il comandamento del Signore”? Perché Gesù dice che il Giudizio universale si baseràsu delle opere verso gli altri? Il fatto è che le opere verso gli altri, se c’è ancheuna vita di preghiera, sono particolarmente atte a combattere l’egoismo, che èl’opposto dell’amore. E se uno ama, allora ama soprattutto Dio. Certo, le sole opere, senza amore verso Dio, possonoessere frutto di un’affettività sbagliata e possono anche incentivarel’egoismo, ma per “prossimo” Gesù intende TUTTI: in primo luogo chi èabitualmente nostro prossimo e chi lo è “istituzionalmente”, ma anche chi inqualche modo, concretamente o virtualmente, interagisce con noi. Chi ama davvero Dio, ama il prossimo, e chi amadavvero il prossimo, ama necessariamente Dio: in un unico movimento. |
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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13)
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).