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Post n°1340 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico
Molti “laici” affermano che la sessualità devenecessariamente essere espressa anche attraverso la genitalità, anche se non siè sposati, per cui per loro è innaturale che preti e monache vivano in castità,perché o non è vero che ci vivono, o sono persone frustrate. Ma ovviamentesbagliano. Ad esempio, in considerazione che la procreazione èindissolubilmente legata alla genitalità: anche se dei coniugi non possono avere figli, sebbene vi possanosoffrire, possono realizzarsi pienamente non solo come individui, ma anche comefamiglia Non esiste, infatti, un diritto alla paternità e allamaternità biologiche e se lo si pretende si va contro la morale e perciò controciò che realizza l’uomo e la società (del resto cose come l’utero in affittosono evidentemente possibili solo grazie all’ingiustizia sociale, che, se nonvi fosse, sarebbero irrealizzabili). Ma uomini e donne hanno sempre la chiamata a vivere lapaternità e la maternità spiritualmente, in quanto è una condizionecostituzionale della loro sessualità e perciò della loro persona: lo dimostrail fatto che, con certe caratteristiche irrinunciabili a tutela dei bambini, sipossono adottare dei figli come fossero “propri”. Perciò chi ha fatto voto di castità può realizzarsipienamente come persona sessuata senza contravvenire al suo voto e, se develottare, anche la lotta sarà un cammino verso la sua realizzazione, che avvieneattraverso il dono di sé a Dio e agli altri. |
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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13)
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).