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Non sempre gli Ambasciatori non portano pene

Post n°11 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da ares2100

Safir 2, questo il suo nome, ambasciatore dalla lingua Farsi, dovrebbe farci credere, visto come è stato lanciato che è solo foriero della verità di Allah, invece le litanie cantilenanti di Ahmadinejav prima del lancio, avevano il sinistro presagio della guerra. Mi son sembrate ed assomigliano moltissimo agli inni melanconici dei kamikaze giapponesi prima di partire verso morte certa. Il Safir 2 non è altro che un ICBM, per quanto ancora un po’ rozzo, è un vero “Inter Continental Balistic Missile”, l’arma dell’apocalisse nucleare.

La strategia di Ahmadinejad è davvero chiarissima, non si può certo dire che neghi dettagli al mondo, come lo fu Hitler, chiarissimo sul destino degli ebrei sin dal Mein Kampf, e Pol Pot lo fu altrettanto nella sua tesi di laurea in sociologia alla Sorbona dove preconizzò “l’uomo nuovo” per la costruzione di un vero socialismo. Il leader iraniano è di una “sincerità” persino disarmante: per scopi che lui definisce “civili”, cerca di creare un proprio arsenale atomico e si sta dotando di propri ICBM, il tutto condito con satelliti magari non molto progrediti ma che sempre in autonomia sono occhi ed antenne puntati dallo spazio. Spero che con questo anche i riottosi come Putin vogliano rispolverare l’ipotesi di collaborazione con la NATO per la creazione dello “scudo spaziale” e non collaborino oltre con un simile criminale, altrimenti anche la Russia si troverà ben prima di altri coinvolta nei progetti deliranti di questa leadership teocratica. Infatti il Safir 2 non è altro che un vecchio vettore russo alleggerito e che usa carburante diverso dal vecchio e pericolosissimo Gasil usato dagli anni ’60 in Unione Sovietica.

Come ogni dittatore ha ovviamente qualche “piccola” pecca: per es. la negazione della Shoah, la negazione ad Israele di esistere, le minacce neppure tanto velate al Papa, l’odio razzistico verso l’occidente, ma in fondo ha sempre detto la verità, (vedasi addirittura il mio primo post del 27 febbraio 2007) egli desidera sfidare in campo aperto l’occidente anche se per ora si serve di gente come Nasrallah e Meshal che non sono certo noti per il loro coraggio nello sfidare il nemico in campo aperto. Pur non essendo un mago, nel post del 13 marzo avevo descritto con una certa precisione come sarebbe andata a finire Gaza, ben 10 mesi prima dei fatti.

Il comandante di Hamas Khaled Meschal (anche se definirlo così credo sia un insulto per i suoi uomini che hanno combattuto davvero), dopo essere fuggito alla prima cannonata, dalla Siria cannoneggiava parole deliranti alla resistenza ad oltranza quando il rapporto vittime fra le parti in lotta era > 85 a 1! Neppure le più rosee previsioni del Comando israeliano potevano immaginarsi un simile rapporto. Hamas si è semplicemente vaporizzata dopo sole tre ore di veri combattimenti, si sono dimostrati solo un branco di terroristi capaci ad inviare razzi sui civili nascondendosi dietro i propri civili, tutto qui, davvero di ben altra pasta degli Hebzollah libanesi che al tentativo di lancio dal fronte nord di qualche razzo Kassam da parte degli attivisti palestinesi ivi residenti , si son fatti subito “parte diligente” a sedare gli animi prima che Israele aprisse subito il secondo fronte su Beirut che questa volta sarebbe stato fatale per Hebzollah. Da notare che lo stesso Presidente libanese, pur in qualche modo tenuto in scacco dal partito minoritario di Hebzollah, l’ex gen. Suleyman che è stato un ottimo generale, si è affrettato ad inviare truppe sul posto al fine di evitare ogni contatto con Israele e con le truppe ONU sotto comando italiano.

Questa volta il Ministro della Difesa israeliano è il gen. Barak, cresciuto alla scuola del mitico gen. Moshé Dayan, un vero mago della guerra lampo. Mi si consenta di definire davvero superba la strategia del ritiro immediato dopo la distruzione dei target fondamentali! Sia sotto il profilo militare che politico, questa volta Israele ha davvero trionfato con buona pace dei ns. “pacifisti”, delle preghiere islamiche davanti al Duomo di Milano (Chissà cosa succederebbe ad una processione cristiana in un qualsiasi piazzale antistante una moschea e non dico in Iran, ma in un paese della NATO quale è la Turchia!), e delle marce della pace della comunità di S. Egidio. Sinceramente non so se per la Chiesa S. Egidio sia il protettore di qualche aspetto della vita, ma credo che possa essere definito a furor di popolo il protettore degli strabici, visto chi ne fa parte!

Una nota infine sul Segretario Generale dell’ONU Ban Ky-Moon che si è lamentato delle armi “troppo potenti” usate da Israele. Credo abbia perso una ottima occasione per tacere, questa non era un’operazione di polizia ed in guerra non si usano i fucili a tappi. Le “armi al fosforo bianco” null’altro sono che bombe ad alta temperatura che servono a far saltare i campi minati e non sono armi vietate dalla Convezione di Ginevra, mentre lo sono le mine anti-uomo, sin dal 1997 con la Convenzione di Ottawa, ma guarda caso però largamente usate da Hamas. Che a S. Egidio non lo sappiano si può anche capire, visto che se per caso qualcuno ha fatto il militare è meglio che non lo dica neppure, ma da un Segretario Generale dell’ONU ci si aspetta che certe cose si sappiano!

 
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Commenti al Post:
alma18
alma18 il 08/02/09 alle 22:39 via WEB
Hai chiesto il mio commento e ora io la scrivo. Non sono daccordo, non sono daccordo, perchè, se fin a qualche anno fa io stesso dicevo: SE avessi vissuto durante la seconda guerra mond. avrei preferito essere ebbrea, per poter restare innocente, perchè il resto del mondo non lo era di certo, ma ora,ora è il contrario,quello che gli ebbrei, israele ha fatto a gazha è inammissibile e mi duole che il mondo non sta facendo nulla per fermarlo. ti abbraccio con afetto. alma
(Rispondi)
ginevra1154
ginevra1154 il 19/02/09 alle 21:11 via WEB
io penso che ogni uomo dovrebbe sapere ciò che fà....felice serata baci Ginevra.
(Rispondi)
ginevra1154
ginevra1154 il 13/03/09 alle 22:45 via WEB
buon fine settimana un sorriso :) Ginevra.
(Rispondi)
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