Mi alzai. Tossii. Mi venne un conato di vomito. Mi infilai lentamente i vestiti. "Mi fai sentire uno zero", le dissi. "Non posso essere cosė tremendo! devo avere anche qualche lato buono!". Finii di vestirmi. Andai in bagno e mi buttai un po' d'acqua sulla faccia, mi pettinai. Se solo potessi pettinarmi anche la faccia, pensai, ma č impossibile. Quotidiani deliri e farneticazioni di un povero stronzo.
IL DORMICCHIA
Post n°182 pubblicato il 02 Maggio 2011 da chinasky2006
Quattro ventenni truccatrici in topless provano con mezzi scientifici studiati alla Nasa, a ridare a quelle carni marce apparenze di gioventù ultraterrena. L’adorante plebe lo pretende così, entità senza tempo. L’incontro internazionale col presidente francese Sarkozy è ormai alle spalle, ed ello interroga retoricamente i fidi collaboratori dal fremente deretano prono, su come sia andata. “Un successone! Lei è il più grande statista degli ultimi milletrecento anni!”, si lascia andare un sempre composto Cicchitto con la dentiera semovente, tessera della massoneria in mano ed un sinistro cappuccio calato in testa. Il Messia gongola, con ancora il copricapo da Napoleone che calza dopo i più grandi successi internazionali. Ed ecco il gran successo del Summit: In due minuti vende Parmalat alla Francia. Si piega al bombardamento contro l’amico Gheddafi (con tutto il greggio ciucciato dai francesi, però), ed ancora a quattro zampe, riconosce come i cugini d’oltralpe facciano cinque volte più dell’Italia nell’accoglienza dei profughi. Ci si chiede come abbia potuto proferire quelle imbarazzanti parole da neo schiavi. Probabilmente in cambio di due diciassettenni escort originarie della Guadalupe. Istrionico voltafaccia di un increscioso servilismo vassallo. Uno scodinzolante cagnolino. Inetto ed incapace “Cacasenno” che nella politica estera vale meno del due di picche a briscola, ed in quella interna ha trasferito uno sgangherato bagaglino, volgare, pecoreccio e corrotto, nel Parlamento italiano. Pipino l’irrefrenabile è però un poco corrucciato, poteva ottenere di più: “Peccato non c’era Carlà! Che Femmina quella! Me la sarei fatta all’impiedi! Ah, se solo si rifacesse le labbra e le tette!”, si costerna agitando i pugni. “Lei è invincibile Maestà nostro! Ce lo ha fatto vedere a quel mangia lumache puzza al naso, chi sono gli itaGliani!”, lo consola Giuliano Ferrara. L’illuminato “maitre a penser” governativo poi prova invano a lappare le pudenda del Monarca, scacciato via come un meticcio di due quintali. Un poco avvilito per il rifiuto, si contenta di concordare col suo duce supremo i domenicali impegni istituzionali. Gli fa ripassare a mente (e che mente!) il discorso da tenere coi porporati durante la cerimonia di beatificazione. "Il Papa che ha sconfitto il comunismo", rimarca l’intellettuale barbuto. Poi scorreggia di contentezza. “Ma come, non li ho sconfitti io, i comunisti? E questo polacco qui mi leva i meriti! Io che merito il Nobèl per la pace e la intitolazione di uno Stadio anche!”, risponde il premierissimo, un poco stizzito. “Stia tranquillo santità, la storia riconoscerà il suo merito”, lo tranquillizza il gran camaleonte. Il Messia imputato di prostituzione minorile, per un impegno così sacro, ripassa una barzelletta sporca da raccontare ai porporati odoranti d’incenso, tra le tante del suo sconfinato repertorio cabarettistico. Alfine, uno e trino, s’informa sulla politica interna. Faccende delicatissime per il bene del paese tutto: I posti governativi da garantire ai venduti escort parlamentari che hanno mantenuto in piedi il governo. Avranno il giusto premio che spetta agli EROI della patria. Qualche dettame, en passant, alle puttane coinvolte nello scandalo Ruby. Ascolta quindi con attenzione i dettagli del “processo breve o lungo, a seconda. Basta che non si faccia contro il Divino”. E successivamente un'altra epocale disposizione, concernente il testamento biologico degli umani (faccenda che a lui non riguarda, poiché vivrà fino ai 156 anni, congelato e scongelato nell’anno "3000 dopo Silvio"). Catechizza i membri del governo, perché è faccenda che può portare molti voti dei cattolici. Espone la illuminata teoria, con la faccia contrita: “Ognuno avrà libera scelta di sospendere o meno la somministrazione di acqua e cibo. Ed è al contempo espressamente vietato a tutti di interrompere la somministrazione di cibo e acqua ai malati terminali. Anche se hanno deciso il contrario. E’ una cosa difficile da capire, ma ha una sua logica religiosa. Vale lo 0,3 per cento di voti alle elezioni.”. Successivamente viene informato sull’annosa questione referendum sul nucleare. Il factotum obeso sghignazza: “Ce lo abbiamo messo nel culo a Di Pietro. Col cazzo che la suburra voterà! Congeliamo tutto per un annetto, evitiamo referendum plebiscitari, e tra due anni ripartiamo. Ma stia attento, santità, non lo dica ai giornalisti.”. Ovviamente, quello, appena interrogato, rivelerà i retroscena del criminale assassinio della democrazia. Senza correre il rischio d'essere arrestato, mandato al confino o internato in un manicomio criminale. Il premierissimo è giubilante. Anche i vassalli levano le braccia al cielo per questo trionfo della libertà democratica. “Maestà, stiamo lavorando seriamente anche ad un decreto che impedisca le votazioni fin quando il popolo non sarà più afflizionato dall’emozione del momento. Fino al 2036 circa!”. Dichiara il gran consigliere, emettendo un altro peto disumano. Altri applausi. Il governo del fare è in perenne e frenetica attività delinquenziale. Per il bene del Popolo. E poiché il popolo ha votato Silvio Berlusconi, il Popolo è Berlusconi. E si fanno le leggi per Berlusconi, che sarebbe il Popolo. E quelli ancora non vogliono capire l’essenza più liberale di una democrazia moderna. Basta levare una frase di un articolo della costituzione.
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