Creato da: chinasky2006 il 01/08/2007
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Il progresso

Post n°103 pubblicato il 19 Marzo 2009 da chinasky2006
 

 

Foto di chinasky2006

Ieri vagavo in modo distratto tra le notizie di libero. Nani, tronisti, modelle, realities e tettone (a proposito, me la volete mica eliminare la mia tortorella pettoruta? No, eh...), ho letto una notizia che mi ha molto rattristato.
Patrick Swayze. Chi non ha visto “Ghost” assieme alla propria fidanzatina? Chi non ha voluto ripetere i loro dialoghi? “Ti amo”, e quell'”idem”, risposto con l'espressione convinta e demente. Chi non si è mai praticato dell'intenso autoerotismo immaginando che Demie Moore, sotto quella maglietta leggera, non portasse gli slip? Solo io, mi sa.
Ora Swayze ha il cancro. Lo combatte con una dignità stupefacente. Continua a recitare, e fare la sua vita. E fuma sessanta sigarette al giorno. “Quando sai che la tua vita potrebbe finire tra cinque minuti, non ti interessa nulla. E butti giù una sigaretta dietro l'altra.”. Più che l'articolo, mi ha colpito la foto. Sono rimasto qualche secondo inebetito di fronte a quell'immagine. Appare di una bellezza disarmante ed inspiegabile. Smagrito, malconcio, divorato da una malattia tremenda, ma con ancora una luce inspiegabile nel volto. Forse sono pazzo, e quell'impressione l'ha fatta solo a me.
Poi ho partorito una riflessione seria. Ogni tanto penso di avere un figlio. Mi chiedo come sarà, che farà, come vivrà. Il più delle volte la sbornia mi passa ed amen. Stamani ero lucido. Quando più di trent'anni fa mio padre mi concepì per errore, le tv apparivano lo strumento più tecnologico. Addirittura a colori! Cosa poteva saperne lui dei telefonini col touch screen? Poteva mai immaginare, allora, che avrei scritto su un computers invece che con la penna bic? Riuscito a vedere la faccia di persone che vivono in Australia o Venezuela? Che avrei potuto tenermi in contatto con centinaia di migliaia di persone contemporaneamente, mediante uno dei tanti social network? Che ci sarebbero state le lenti a contatto auto pulenti? Non immaginava nulla. E forse non se lo è mai chiesto.
Raramente si riflette sul progresso intercorso in trent'anni. E' qualcosa di tremendamente stupefacente. A volte sembra eccessivo, inopportuno. Ma rimane sensazionale. Quello che più mi fa sperare è l'evoluzione che continuerà ad esserci in ambito medico. Malgrado ostacoli ottusi ed intolleranti, la ricerca ha permesso di poter curare con successo diverse malattie. Consentito che gente continuasse a vivere. Proseguo a fare pensieri seri. Probabilmente mio figlio vedrà alcune malattie, oggi mortali, come un lontano e buio ricordo. Parlo del Cancro, Alzehimer, Sla. E' una grande speranza che dovrebbe armare tutti.
Poi apro un'altra pagina. Mi sale una rabbia oscena. Spaccherei in due lo schermo. Il giullare imbiancato, bardato di orpelli d'oro, fa visita ai paesi affamati dell'Africa. Saluta col gesto soave della mano inanellata, i tanti bambini malnutriti e malati. Diffonde loro la parola del suo Cristo. E continua ad ammazzarlo vigliaccamente. Il continente africano è flagellato da una piaga mortale. Il sottosviluppo e la povertà si svelano nitidamente nelle malattie, e nella difficoltà di prevenirle. Centinaia di migliaia di persone e bambini, muoiono ancora di Aids. Grazie all'aiuto di medici, volontari, associazioni straordinarie, si sta provando a sconfiggere quella piaga. Solo ora stanno diffondendo la cultura del condom, come unico rimedio. Anni di duro impegno per provare a sconfiggere la morte. Poi appare l'uomo in sottana bianca. Il padrone del mondo. Quello che parla e si ferma tutto. Il vertice del più grande partito politico mondiale, oramai sfociato in dittatura mortale. Del quale tutti, tv, giornali e capi di stato sono succubi impotenti. Mostra il solito sorriso agghiacciante ed in trenta secondi distrugge tutto, con la virulenza intollerante e macabra di un assassino con le mani candide. Riporta in quelle terre le tenebre della sua ideologia della morte lenta, spezzando la speranza: “Il preservativo peggiora la situazione”.
Che Dio, se mai esista, possa avere pietà di lui.

 
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