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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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IL CORAGGIO NON MIO

Post n°1887 pubblicato il 13 Marzo 2013 da Praj
 

'Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare', ha detto Alessandro Manzoni.
Questo vuol dire che è una dote donata dal Divino allo spirito di qualcuno, per motivi inconoscibili alla ragione umana.
Quindi, se uno si trova ad esprimerlo di fronte a scelte difficili, dimostra che egli l'aveva in sè, pur non sapendo di esserne portatore. Lo scopre lungo il cammino, attraverso delle prove che l'esistenza gli impone. Non essendo dunque un attributo che ci si può dare, ne consegue che colui che lo esercita non può rivendicare alcun merito quando lo esprime. Può solo riconoscere che è attraversato da una manifestazione coraggiosa che, per natura propria, l'ego non sarebbe mai stato in grado di produrre, se non come forma irrazionale d'incoscienza.
Ciò vuol dire che se uno sente coraggio è in connessione con la Volontà del Divino che in lui richiede di manifestarsi in dato modo confacente alle circostanze. Scoprire ciò rimanda ad un ulteriore sentimento di gratitudine e fede nell'abbandono al Ciò che E'.



 
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