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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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A chi importa?

Post n°533 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da Praj
 
Foto di Praj

Ogni mese, un discepolo era solito scrivere al Maestro un breve resoconto del suo progresso.
Il primo mese, gli scrisse: “Provo un’espansione di coscienza e sperimento la mia unità con l’universo.”
Il Maestro sorrise e gettò la lettera nel cestino.
Il mese seguente, il discepolo gli scrisse: ”Ho finalmente scoperto che il Divino è presente in tutte le cose”.
Il Maestro rimase impassibile.
Al terzo mese, le parole del discepolo esprimevano con entusiasmo: ”Il mistero dell’Uno e dei molti mi è stato rivelato e sono in uno stato di totale meraviglia”.
Il Maestro scosse la testa e ancora una volta gettò via la lettera.
Nella lettera seguente il discepolo asseriva: “Nessuno è mai nato, nessuno vive, nessuno muore, perchè l’ego non esiste”.
Il Maestro alzò le braccia al cielo in un gesto di disperazione.
Passò un mese, poi due, poi cinque e infine, dopo un anno di silenzio, il Maestro ritenne fosse giunto il momento di ricordare al discepolo che era suo dovere tenerlo informato sul suo progresso spirituale.
Il discepolo scrisse: ”A chi’ importa?”
Quando il Maestro lesse questa frase, il suo volto s’illuminò di profonda soddisfazione.

Tratto da: Non più confusione, di Ramesh Balsekar, Edizioni Laris

 
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