Quando si può dire che qualcuno è più o meno spontaneo? ![](http://tbn3.google.com/images?q=tbn:UvmzNc23UP59hM:http://www.teatroterapia.it/images/Corde-Monza04.JPG)
Cos'è che fa la differenza fra due azioni e una che appare spontanea, istintuale e una che sembra condizionata?
Si crede che la spontaneità sia solo un agire senza pensare, un comportamento non titubante, l'esprimere un impulso emotivo senza remore.
Per me invece è qualsiasi azione o sentimento che sorge dal senso di non essere l'ente personale che compie l'azione, che esprime il sentimento, che concepisce il pensiero. Secondo me è nella misura in cui si sente veramente di non essere quest'agente personale che si è più o meno spontanei.
Dunque, se lo si sente totalmente, si è totalmente spontanei. Al contrario, chi non è consapevole di ciò, anche se sembra spontaneo, è relativamente automatico. La questione quindi consiste non nella mera naturalezza dell'atto ma nella consapevolezza che lo sostiene.
L'automaticità, per quanto genuina possa sembrare, è sostanzialmente sempre meccanica, inconsapevole. L'autentica spontaneità, invece, è illuminata dal sentire consapevole che non siamo noi a fare, ma piuttosto che siamo agiti da una Forza e Intelligenza superiore di cui noi possiamo solo essere strumento cosciente sovrapersonale e presenza testimoniante.
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:28
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