"Tu presumi che la Sua Volontà è altro rispetto alla realtà della Sua Creazione, qualcosa di diverso dalla realtà della tua condizione.
In realtà, la Sua Volontà è sempre stata fatta, poichè Egli è l’unico e solo potere che anima le stelle e gli oceani, tu, io e tutte le anime.
Egli pensa nella tua mente, sente nel tuo cuore e muove il tuo corpo come richiede.
Egli vuole essere te, come animare ogni dettaglio della tua vita.
Egli ti programma con l’illusione del libero arbitrio per creare la separazione e la sofferenza che deve contrastare la riunione e l’abbandono.
Godo anch’io di questi scambi, godo anch’io la libertà dall’illusorio agente individuale e dell’unità in Dio che è illuminazione.
Vuoi raggiungermi qui?."
...
"La potenza trasformativa dell’Advaita* è quella che fornisce una base razionale all’abbandono alla vita, in quanto Dio. L’Advaita sa che la consapevolezza è tutto quello che c’è; quindi sei già quello che stai cercando.
Senza un sufficiente approfondimento nella meditazione, comunque, l’approccio intellettuale dell’Advaita è suscettibile a convinzioni non verificate nell’assoluta verità, un tranello che trattengono i cercatori inconsapevoli in una concettuale illusione di libertà.
Se l’Advaita è applicata ad un abbandonarsi momento per momento alla vita, in quanto gioco della divina Consapevolezza, accade una rapida crescita.
Se ciò è creduto senza una verifica esperienziale, l’Advaita diventa una trappola per l’ego spirituale e d’intralcio verso una reale crescita in consapevolezza." (Maitreya Ishwara)
L'autore di queste parole, Maitreya Ishwara, Maestro contemporaneo di Advaita, sottolinea altresì un punto basilare, che un ricercatore non dovrebbe mai dimenticare: la necessaria verifica dell'esperienza nel vivere quotidiano.
* Advaita: Non dualità. Coscienza dell'Uno senza secondo. Insegnamento non duale che, se realizzato, conduce alla Comprensione, al Risveglio coscienziale.
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Praj il 06/02/09 alle 14:09 via WEB
Finora ho preferito non buttarmi nel mare magnum delle opinioni riguardo a questioni, in particolar modo come queste così delicate e facili ad essere interpretate srumentalmente da una fazione o dall'altra che si contrappongono in nome di credi e ideologie. Non mi piaccione le guerere ideologiche.
Siccome però me lo chiedi, anch'io colgo l'occasione di risponderti con la mia opinione.
Nel viaggio esistenziale ho sempre visto l'occasione per trovare o riscoprire l'essenza più intima della nostra natura: lo spirito Divino che ognuno ha in sé.
Proprio per questo non riesco a capire cosa ci sia di Spirituale nelle posizioni di chi è contrario all'eutanasia regolamentata, basata sul testamento biologico, ad una legge elaborata in maniera molto seria e attenta ai diritti dell'uomo.
A me sembra una concezione estremamente materialista nella sostanza; una esagerata identificazione ed attaccamento con l'organismo corpo-mente, il qualec è fondamentalmente un involucro, diciamo un tempio sacro, che il Sè - Essenza - usa strumentalmente finché è in grado di potere essere veicolo di espressione umana. La concezione ideologica-spirituale dell'essere così attaccata alla vita terrena, sempre e comunque, non mi convince per nulla: soprattutto quando vuole arrogarsi il diritto di credersi una verità. Addirittura rivelata.
Che almeno si concepisca, onestamentrte e umanamente, una libertà di scelta per altri che non sono d'accordo con dei valori nei quali non si riconoscono. Si lasci che sia la società civile, attraverso gli individui che la compongono, a poter dare indicazioni che esprimano una legge che regoli la materia.
Riguardo all'anima è chiaro che mi prendo, e ognuno si dovrà prendere, tutta la responsabilità della propria scelta eventuale.
Che problema c'è a lasciare il corpo, se sappiamo che altro non è che il vestito temporaneo nella manifestazione dell'Essenza?
Perché mantenere questo accanimento, fondamentalmente, materialista, a tenere in vita artificialmente, un corpo esausto, senza speranze, se non la continuità della sofferenza, del dolore? Io, questo atteggiamento, non lo ritengo spiritualmente evoluto. Forse, sostanzialmente, ancor più materialista di coloro che si definiscono atei e materialisti. Non sto affermando di dire una verità, ma sto solo esprimento il mio punto di vista. Mi auguro di avere soddisfatto la tua curiosità in merito.
Riguardo poi al fatto che questo Blog sia di nicchia, di addetti ai "lavori" lo confermo. Ma vuole essere tale. E' solo uno strumento per alcuni appassionati in questo genere di ricerca spirituale.
Un saluto e un sorriso :-)
(Rispondi)
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