MASSA: 1915-1918
MASSA (MS) NEGLI ANNI DELLA GRANDE GUERRA: MONUMENTI, STORIE, IMMAGINI, RACCONTI
« IL REGGIMENTO CAVALLEGGE... | 11 LUGLIO 1916... UN'IN... » |
Post n°32 pubblicato il 14 Giugno 2016 da anna_861
La Polveriera SIPE di Forte dei Marmi Il lungo viale che si stacca dall'Aurelia, in località Querceta, e dritto porta al mare per un lungo tratto si chiama ancora Via Sipe, anche se da molti decenni questa Società Italiana Prodotti Esplodenti non esiste più... Nel 1891, a fondare la società SIPE di Milano sono Ferdinando Quartieri insieme alla Bocconi e Bonzani S.p.A.. La società si ingrandisce acquisendo altre realtà industriali della zona, tra cui il Polverificio Pallotti e Osti di Spilamberto. Ma il salto di qualità nella produzione di esplodenti avviene quando la SIPE inizia a collaborare, fondendosi poi con la Dinamite Nobel S.A., fondata da Alfred Nobel, il chimico inventore che darà origine e nome all'ambito premio. LA SIPE Nobel inizia così la produzione di balistite, un esplodente da lancio senza fumo, composto al 50% da nitroglicerina, brevettato dallo stesso Nobel nel 1887. La richiesta di rifornimenti di prodotti “a scopo difensivo” provoca ancor prima della Grande Guerra un aumento della loro richiesta e, diconseguenza, l'apertura di nuove fabbriche. Le località per i nuovi impianti sono scelte con particolare cura, prediligendo aree aperte e ben nascoste, ma comunque strategiche in prossimità di linee ferroviarie, porti e fonti di approviggionamento delle materie prime. Allo scoppio della Grande guerra, sorgono nuovi opifici per far fronte alla richiesta sempre più crescente.
Lo Stabilimento di Forte dei Marmi viene acquisito dalla SIPE tra il 1914-1915 per la produzione di polvere nera e di proiettili da destinare alla Regia Marina della vicina Piazza Marittima di Spezia. La fabbrica si specializza anche in una serie di servizi per un settore allora all'avanguardia, quello dell'Aviazione. Alla SIPE di Forte dei Marmi oltre al servizio di caricamento delle bombe per aeroplano, si svilupperà infatti un settore meccanico destinato alla riparazione degli aerei, in supporto al vicino campo di aviazione del Cinquale di Massa, dove negli anni della Grande Guerra era stata avviata anche una scuola di pilotaggio. Come la maggior parte degli opifici della SIPE Nobel è probabile che anche quello di Forte dei Marmi sia stato realizzato su progetto dell'ingegner Anderson che realizzò il primo stabilimento di Avigliana, presso Torino, e parte di quello si Signa. L'architettura della fabbrica del Forte, oggi dismessa e in parte riconvertita in abitazioni, ben richiama infatti il disegno dell'Anderson, soprattutto negli edifici destinati ai laboratori che si presentano come lunghi capannoni, illuminati da grandi finestre ad arco ribassato, aperte con ritmo iterato nel liscio sviluppo della parete. Un disegno lineare, tipico nelle architetture industriali di inizio secolo XX. Nonostante la sua lunga storia, questo complesso industriale è stato per tanto tempo abbandonato e, nel totale, disinteresse non sono state fatte nel tempo proposte di recupero, finché non ne è stata approvata la sua trasformazione ad uso residenziale, ancora in atto. https://www.facebook.com/media/set/?set=oa.1209663485744688&type=1 per citare questo articolo A. A. Manfredi, La polveriera SIPE di Forte dei Marmi, http://blog.libero.it/PrimaGuerra/13416689.html |
https://blog.libero.it/PrimaGuerra/trackback.php?msg=13416689
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
|
|
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: anna_861
il 18/09/2016 alle 12:16
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 13:16
Inviato da: sols.kjaer
il 12/07/2016 alle 09:56
Inviato da: anna_861
il 02/07/2016 alle 19:40
Inviato da: sols.kjaer
il 17/06/2016 alle 07:35