Prigione dei Sogni

Cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch'essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un'immagine di bellezza che siamo giunti a comprendere: questa è l'arte. James Joyce

 

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« Messaggio #130Messaggio #132 »

L'uomo al centro del mondo

Post n°131 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da Notram
 

Oggi vi narrerò la storia dell’Uomo al centro del mondo, colui che osserva dall’alto e che tutti giudica.
Sta lì, superbo, sul suo alto scanno tra le nuvole, dove si è posto da solo, e osserva gli altri uomini, giudicandoli, compatendoli, pur sapendo che anche i piccoli uomini laggiù lo compiangono, perché quell’alto scanno loro non lo desiderano affatto, perché quell’alto scanno ha un unico posto su cui sedersi.
Si sente superiore, lui, mille volte migliore degli altri uomini. Lo sa in fondo al cuore di avere qualcosa in più e la sua gentilezza, la sua disponibilità, sono solo una maschera dietro la quale è libero di ostentarla, questa superiorità.
L’uomo al centro del mondo guarda lontano, a mille leghe di distanza, osserva il cielo e sa se pioverà.
Eppure quanto è cieco l’uomo al centro del mondo! Volgendo lo sguardo sempre verso l’orizzonte continua ad inciampare nei sassi sulla sua strada. Sta ore ed ore a rimirare lo splendore di un tramonto ma non è capace di carpire la bellezza negli occhi di un suo simile.
L’Uomo al centro del mondo si sente sempre nel giusto, non sbaglia mai, e se qualcuno gli fa notare un suo presunto errore lui lo fulmina con uno sguardo. Perché sono gli altri a non capirlo, sono gli altri che sono fatti in modo sbagliato.
Ogni cosa gli è dovuta, a quest’Uomo al centro del mondo.
Lui un poco di fatica per venire incontro agli altri non la fa mai, sono loro che devono capirlo e comprenderlo, che devono riempirlo di attenzioni. Egli è incapace di ascoltare, ma non lo sa e anzi è proprio il non saper ascoltare che rimprovera agli altri.
Non è affatto semplice capire cosa pensa l’Uomo al centro del mondo, perché a lui piace da morire essere criptico. Adora l’espressione smarrita nei suoi interlocutori quando esprime un’opinione. Gongola nell’osservarli mentre brancolano nel buio per poi tendergli una mano fornendogli un altro enigmatico indizio.
Ostenta grandezza, il piccolo Uomo al centro del mondo...
Non può mostrarsi debole, deve suscitare ammirazione. Tutti devono riconoscere la sua onestà, la sua intelligenza, la sua bellezza. Ma più di ogni altra cosa a lui interessa che venga riconosciuta la sua diversità.
E lo sapete voi quale è la parola preferita di quest’Uomo al centro del mondo? Scommetto che ci sarete già arrivati.
Esatto, è proprio “io” la parola che più ama, quella che trova sempre posto nelle sue frasi.
Da una parte c’è l’”io” e dall’altra c’è “voi” oppure “loro”, perché mai, e dico mai, lui potrebbe mischiarsi con la gentaglia come quella che osserva dal suo scanno: uomini corrotti, superficiali, sempre pronti a tradire, a rubare e uccidere. Perché, non dubitate, è così che li considera l’Uomo al centro del mondo.
L’Uomo al centro del mondo non può dimenticare mai di sottolinearla questa sua differenza dagli altri, perché il motivo per cui si è posto lassù tra le nuvole, più in alto degli altri, è proprio per distinguersi da loro.
Avrebbe potuto scavare, nascondersi da qualche parte, avrebbe potuto isolarsi e scappare ogni volta che vedeva un suo simile. Avrebbe potuto farlo, forse in realtà è proprio questo che ha fatto, con la differenza che invece di scavare in basso scava verso l’alto, scava verso il cielo.

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Commenti al Post:
Lilith.in.Ombra
Lilith.in.Ombra il 29/12/06 alle 18:08 via WEB
Non si rende conto di quanto è solo? In mezzo alle nuvole, per quanto magnifica sia la vista, può fare anche molto freddo. Un abbraccio.
 
 
Notram
Notram il 29/12/06 alle 19:30 via WEB
Direi che se ne rende conto, il più delle volte, e ne soffre. Ma forse la misantropia è più forte del freddo. Tu che faresti al suo posto?:)Ti lascio un bacio
 
Twisted_truth
Twisted_truth il 30/12/06 alle 00:58 via WEB
'FANCULO L'UOMO E BUON 2007 AMICO.
 
 
Notram
Notram il 30/12/06 alle 10:33 via WEB
Sempre interventi sobri e composti i tuoi vero? eheh
 
monalisa_e_nebbia
monalisa_e_nebbia il 30/12/06 alle 22:04 via WEB
..pero' quando passi da me..cerca di esser meno contorto..!! Suvvia..
 
 
Notram
Notram il 01/01/07 alle 19:35 via WEB
Sono contorto?Hm beh, mi dispiace, non volevo...
 
Hard_Candy
Hard_Candy il 31/12/06 alle 09:51 via WEB
Auguri e divertiti...quest'anno faccio il botto...sì di culo :D
 
 
Notram
Notram il 01/01/07 alle 19:38 via WEB
Beh, meglio no? Auguri anche a te:)
 
CampanellinaDiPeter
CampanellinaDiPeter il 02/01/07 alle 07:05 via WEB
...si questo è l'uomo del passato..del presente..io cammino ai bordi..guardo non dal centro..e vedo magnifiche alture..e so che al di la regna il sole..non so come sarà l'uomo di domani,ma spero tanto di volgere lo sguardo e vederne molti avanti a me o sull'altro lato del mondo..nel mio centro c'è tanto amore da attingere,ma alimento per avere...e per dare....un abbraccio
 
 
Notram
Notram il 02/01/07 alle 12:28 via WEB
Sei entrata molto in profondità in quello che volevo rendere in questo post. La mia è un invettiva e il protagonista è solo una caricatura volutamente esagerata, tuttavia l'uomo al centro del mondo è ogni uomo, chi di più chi di meno. Un abbraccio
 
shatzy.shall
shatzy.shall il 02/01/07 alle 18:45 via WEB
un piacere rimanere lì a leggere le tue storie..buon anno
 
 
Notram
Notram il 02/01/07 alle 23:00 via WEB
Sai che è una cosa del tutto reciproca...
 
suntree
suntree il 03/01/07 alle 12:45 via WEB
Ciao...Vedo che la tua riflessione ti ha portato a buonissimi traguardi (se li vogliamo chiamare così..)... Tutti abbiamo questo atteggiamento (chi più, chi meno e con varie sfumature) e si può curare solo in un modo: imparando a usare il noi di default... E' faticoso, difficilissimo; eppure tutti lo desideriamo in fondo... Usare il noi significa, appunto, coinvolgersi; umiliare il proprio ego per fare, invece di dieci, solo due passi ma insieme... C'è un bellissimo proverbio aficano che dice pressapoco così: se vuoi arrivare primo corri da solo, se vuoi andare lontano cammina insieme... A presto, Sun..
 
 
Notram
Notram il 03/01/07 alle 14:10 via WEB
Usare il "noi di defoult" non credo faccia parte della natura umana, almeno non in profondità...Il proverbio che hai citato è davvero molto bello cmq. Ciao
 
   
suntree
suntree il 03/01/07 alle 16:59 via WEB
Non fa parte della natura umana, è verissimo, ma è altrettanto vero che una parte di noi (nell'anima, quindi in profondità, certamente) desidera questo...Serve ascesi, in altre parole, educazione...Consapevoli che è giusto, perchè risponde alla parte più nobile del nostro cuore...Un bimbo quando nasce ha bisogno che i genitori gli diano delle regole per vivere proprio come le piante...Osserva le vigne se ne hai vicino casa, le viti per dare buon frutto, devono essere potate, legate ad arbusti e a pali più resistenti per poter innalzarsi verso il sole... A presto...
 
     
Notram
Notram il 03/01/07 alle 20:04 via WEB
Si, forse bisogna sforzarsi, bisogna incanalare le emozioni negative verso un obiettivo positivo. Perchè se è vero che nasciamo e muoriamo soli è anche vero che a stare insieme si ci sente un po' più felici. A presto;)
 
     
suntree
suntree il 04/01/07 alle 08:39 via WEB
Quello dell'ascesi e dello sforzo personale è un discorso che non va molto di moda oggigiorno, abituati come siamo al tutto subito...Ma è vitale...Pensa solo se un singolo pezzo di te, la tua mano per esempio, si rifiutasse di eseguire tuoi comandi... Tutto segue delle regole ben precise, la filosofia del pensiero debole di cui siamo intrisi, non potrà mai spiegare l'esistenza dell'essere umano... Noi siamo esseri sociali, abbiamo bisogno dell'altro per riconoscere no stessi...A presto, appena posso ti aggiungo ai miei link preferiti...
 
     
Notram
Notram il 04/01/07 alle 10:42 via WEB
Dunque, secondo me in realtà l'uomo vive nel continuo dualismo tra l'essere sociale, che ricerca il gruppo, l'apporvazione, (il "branco" o la comunità) e l'essere individuale, che cerca l'affermazione di se stesso al di sopra degli altri (una sorta di "capobranco", volendo continuare la metafora animalesca). Oscilliamo tra questi due estremi cercando un equilibrio stabile. ciao
 
     
suntree
suntree il 04/01/07 alle 15:16 via WEB
E' un dualismo solo apparente, il vero contrasto al nostro equilibrio è tutto interiore. Infatti tu stesso dici che “l'essere individuale, che cerca l'affermazione di se stesso al di sopra degli altri..”...il tentativo di emergere è fatto rispetto agli altri...Se fossimo soli (assurdo), chi o cosa dovremo sopraffare per emergere?? Niente e nessuno...Per questo dico che è apparente e sempre in relazione con qualcun altro... L'equilibrio di cui parli dipende dal saper bilanciare le pulsioni che derivano dal nostro istinto, dalle nostre emozioni, dai nostri sentimenti con il nostro cuore, la nostra ragione, la nostra anima e la nostra coscienza, ecc. ecc. Perchè interiormente siamo comunque sempre schiavi di qualcosa, una persona è libera solo quando decide a chi rendersi “schiavo”, come diceva Gandalf a Frodo: “noi abbiamo solo la possibilità di scegliere che direzione prendere nel tempo che ci è dato...”... Giorgio Gaber in una sua canzone diceva: “L'appartenenza non un insieme casuale di persone, non è un consenso a un'apparente aggregazione, l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé...”...
 
     
Notram
Notram il 05/01/07 alle 13:43 via WEB
Il dualismo è interiore infatti, ma è tuttavia presente e forte. E' ovvio secondo me che questo discorso lo facciamo perchè esistono altri esseri umani. Ma è giusto farlo proprio perchè questa è la condizione in cui siamo:) Ciao
 
Xeinar
Xeinar il 03/01/07 alle 16:37 via WEB
Per alcune cose mi ci sono ritrovato, in questa descrizione; fortuna che non credo di essere cosi' superbo da non riconoscere errori o sentirmi superiore a tutti i miei simili. Eppure ci sono momenti che la solitudine e' il perfetto paradiso, quando davvero nessuno sembra comprenderti, quando il tuo essere sembra essere troppo diverso da quello che c'e' fuori.
 
 
Notram
Notram il 03/01/07 alle 20:06 via WEB
Sai a volte me lo chiedo se siamo tutti così diversi in fin dei conti, oppure se siamo fatti con lo stampino...
 
CampanellinaDiPeter
CampanellinaDiPeter il 03/01/07 alle 19:31 via WEB
...lascia al suo destino quell'uomo che poco ha di umano..meglio pensare di essere vento per accarezzare..sfiorare..esplorare l'universo tutto..buona serata notram
 
 
Notram
Notram il 03/01/07 alle 20:07 via WEB
Posso non pensarci, ma quell'uomo fa parte di me e occuperà sempre una parte del mio cuore... buona serata anche a te:)
 
CampanellinaDiPeter
CampanellinaDiPeter il 03/01/07 alle 21:05 via WEB
:)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/07 alle 10:02 via WEB
nine qui. Avevo bisogno di riordinare le idee. Forse torno. Ciao caro.
 
 
Notram
Notram il 05/01/07 alle 13:44 via WEB
Mannaggia, vabè, spero tu possa cambiare idea...Buona fortuna intanto;)
 
Infinite_Tendency
Infinite_Tendency il 07/01/07 alle 20:21 via WEB
Non importa quanto tu possa scavare, l'importante è raggiungerlo il cielo. Bel post. G.
 
 
Notram
Notram il 14/01/07 alle 14:57 via WEB
Si, forse è così:)
 
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