Prigione dei SogniCercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch'essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un'immagine di bellezza che siamo giunti a comprendere: questa è l'arte. James Joyce |
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« Messaggio #158 |
Oggi una persona mi ha detto: “Scrivi di amore, ma di quello che ti fa sorridere. Scrivi e vivi.”…
E’ vero, sono nella tempesta. Ogni giorno per me è difficile restare stabile e saldo sulle mie gambe. Vengo trascinato via…
Ci sono cose che non troverò mai il coraggio di dirti. Cose che custodisco nel mio cuore e che lì rimarranno segregate
Si, soffro, soffro come non soffrivo da tanto, tanto tempo. Ci sono alcuni giorni, alcuni momenti in cui soffro talmente tanto che mi chiedo se ne valga la pena.
Ma sai che c’è? C’è che ora, non c’è più il silenzio. C’è che ora in ogni momento, c’è un tamburellare frenetico che accompagna la mia vita.
L’ho cercato il silenzio, ho bramato la solitudine, ma non sono riuscito a trovarli, perché quel rumorino è sempre lì, mi accompagna dovunque io vada.
Io non ti conosco così bene. Magari farai a brandelli il mio cuore, mi calpesterai e mi butterai via come un vecchio fiore che ha perso i petali, rigettandomi in quel baratro nero da cui sto provando ad emergere.
Ma io ti sarò sempre grato, nonostante tutto, perché ora il mio cuore batte, batte all’impazzata. Non riesco a farlo acquietare, non si ferma più. Lui se ne sta lì e batte così forte da farmi preoccupare. E se lui batte io sono vivo…
Non importa come andrà a finire questa storia, importa che io sono vivo. Che posso ancora amare e questo mi fa piangere di commozione.
Mi basta guardarti, anche da lontano, ed io sono felice e mi dispiace che a te io possa sembrare triste o abbattuto. Perché io sono felice, credimi, è solo che la felicità mi fa paura. Perché non la provavo da tanto tempo e vivo nella costante angoscia di perderla. Sai, vorrei solo prenderti per mano e dirti grazie, perché mi hai fatto tornare a vivere...
Mi piace quando sorridi guardando un film, con le mani vicino al viso e le gambe incrociate, mi piaci quando qualcosa ti turba e abbassi un po’ lo sguardo, abbozzando un mezzo sorriso per non far vedere agli altri che in quel momento non ci sei, che sei nel tuo mondo. Mi piace l’espressione che hai quando siamo a casa tua, quell’aura di responsabilità che ti circonda perché senti che il benessere delle persone che hai attorno dipende da te. Mi piace quando stai con le tue amiche, perché non c’è tensione nei tuoi occhi in quei momenti e posso vedere come sei veramente. Mi piace quando una di loro ti fa una proposta e tu, con la voce un po’ stridula gridi “Siiii”, oppure quando qualcuno di noi ti prende in giro e tu ti arrabbi.
Mi piace il tuo sorriso…quello mi piace più di tutto.
Vorrei poterti amare liberamente, vorrei essere amato anche solo un po’, anche solo per pochi secondi, vorrei raggiungerti, stabilire un contatto tra le nostre anime. Vorrei essere in grado di esprimerti quello che provo, anche solo in minima parte.
Ma non posso e non lo voglio neppure, non sarebbe la cosa giusta da fare. Tu ora non hai bisogno di questo. E allora non posso fare altro che guardarti da lontano per il momento, sperando che tu sia meravigliosa, stupenda come io ti vedo, e sperando che una volta tanto il destino non si prenda beffe di me.
In questa storia non ci sono solo sorrisi, ci saranno anche lacrime, questo è un dato di fatto. Io posso solo aspettare e sperare che almeno per una volta non siano le mie. Posso solo sperare di non aver paura, di non scappare, di non subire passivamente gli eventi.
Vivere, vivere davvero, con tutti i rischi che ciò comporta…
Bisogna provarci.
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