Creato da: Pucciolo_tremendo il 16/06/2005
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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 20 Giugno 2005 da Pucciolo_tremendo

06/03/05

Ieri sono uscito sotto la neve, armato di un piumino che utilizzavo quando avevo 16 anni e con i miei vecchi scarponi, quelli che ho utilizzato quando insieme siamo saliti fino al ghiacciaio del gran sasso. Ho passeggiato solo in mezzo alle strade semideserte, ho respirato a pieni polmoni quell'aria fredda e profumata d'inverno, mi sono scaldato guardando i bimbi rincorrersi e giocare. Il rumore dei passi sopra quel manto bianco ha fatto volare i miei pensieri all'indietro, riavvolgendo il nastro di tanti anni; d'un tratto mi sono visto, un bimbo di 5 o 6 anni, vestito con maglioni colorati e molto caldi che mi faceva mamma ai ferri. Vedevo il tempo non passare mai e da allora sono passati 30 anni…

Esiste una vita senza amore? Ed è degna di essere chiamata Vita? Ho sempre desiderato bere d'un fiato il mio boccale, correre nel vento, essere felice… Come potrà tornare, il mio mondo (TU!), ad essere quello di prima? Come potrò passare sopra a tutto il dolore, alla sofferenza, alle lacrime versate, al fiele che ho dovuto ingoiare? Sento freddo sulla pelle… Ho vissuto, ho amato. Ho raggiunto l'ignoto in questi mesi lontano da te… Ogni notte, quando sono addormentato, rivedo quello che è il nostro passato comune, le cose fatte insieme. Quando ho la possibilità di stare ancora lì, nei luoghi dove abbiamo vissuto insieme, di sentire il loro odore, ritrovo il calore della loro forza, la loro essenza… Come posso ignorare tutto questo. Come posso chiuderli in un cassetto come hai fatto tu.

 

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte

Il primo per vederti tutto il viso

Il secondo per vederti gli occhi

L'ultimo per vedere la tua bocca

E tutto il buio per ricordarmi queste cose

Mentre ti stringo tra le braccia

 

Il vento mi riporta alle estati trascorse insieme, a quel letto, alle promesse che ci eravamo fatti, alla lunga vita che avevamo davanti ed a quella che speravamo di avere; avverto gli odori di quella camera, sento la pelle fredda e vedo il gran sasso, alto ed imponente, con i suoi speroni di roccia. E noi. Come presi da un vortice inarrestabile, vivi, per la prima volta. Era una gioia completa, totale, che scaturiva all'esterno direttamente dal nostro cuore e ci riscaldava gli animi. Ora più che mai la memoria della strada percorsa insieme è viva dentro me e come fuoco ardente brucia, consumando la mia essenza e accrescendo la tua. È radicata nei meandri della mia mente ed è impossibile estirparla, poiché anche una parte della mia carne verrebbe strappata via, come un fiore di campo tolto dalla terra. A chi mi chiede chi sei tu per me, non posso che dare una banale risposta; sei tutto, sei la vita, il sole che nascendo riscalda l'aria, l'alfa e l'omega della mia esistenza, il mio lato buono, quello privato ed oscuro ai più. Tu sei il mio est e il mio ovest; il mio oriente e il mio occidente. Tu sei il mio presente. Sei la mia parte più profonda e alta allo tempo stesso, l'infinito. Un amore eterno, che in eterno deve durare. Spero che lo sai, che lo capisci al 100%. Completamente. Spero che sono riuscito ad entrare abbastanza in te da farti riflettere veramente come non hai mai fatto. Spero che riesci a capire quale significato ha la nostra vita insieme… Non voglio che ti capiti che un giorno, voltandoti indietro, ti accorgerai di quanto amore era disposto verso di te un tempo, e quanto amore hai deciso infine di gettare alla ortiche. Tutto per nulla, dunque? Nel dolore, sono felice; ho assaporato ogni attimo, ho gioito, ho amato. Ho vissuto diecimila vite contemporanee. Ho assaporato la gioia di vivere con il tuo amore accanto. Con te sono riuscito ad ottenere la più alta condizione che potessi sognare: quella dell'essere umano. Mi hai regalato le porte dell'ignoto e, benché so che non ti rivedrò mai più con i medesimi occhi, ho voglia di riprendere un cammino con te, in maniera diversa, insieme a te, a te consapevole!

 

A volte il silenzio esprime molto più di mille parole,

a volte è il silenzio che parla per noi…….

…….a volte, il silenzio può diventare assordante!

 
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