Quel poco da dire

LA FRETTA

Come sempre era in ritardo. Odiava quella strada, che doveva fare almeno tre volte ogni settimana per andare da un cliente importante. Stava cercando di recuperare minuti guidando spedito.

Ad un certo punto sentì un colpo sullo sterzo, la macchina cominciò a sbandare; a fatica tenne la strada, poi dovette seguirne l’abbrivio, finendo nel campo di lato. Gomma bucata e macchina bloccata. E non passava nessuno. Cominciò a maledire tutto quanto, sbraitando e scalciando. Poi si girò e sul limitare del bosco vide un capriolo. Lunghi istanti, poi saltò via. E lui capì che la fretta era passata…

LA RUOTA

La ruota delle giostre era un posto magico. Era fatta per il panorama, ma ogni tanto accelerava, e quando arrivava su, si aveva la sensazione di prendere il volo, di potersi staccare da terra e iniziare a planare verso le nuvole, e ancora più su....
Ogni volta Marco sperava che, salendo, prendesse velocità, per potersi librare verso l’alto. Ogni volta che raggiungeva l’apice, prima che la gravità lo riportasse in basso, chiudeva gli occhi e si aspettava di diventare più leggero dell’aria. Finché un giorno si concentrò di più, chiuse gli occhi e non torno più a terra…

INFORTUNI IN SERVIZIO

Il maresciallo Benegualdi era stufo della sua vita. Relegato in una caserma di paese, non aveva mai avuto occasione di emergere. Era continuamente a caccia dell’impresa che lo avrebbe fatto notare.

Una sera vide un uomo arrampicarsi su un muro, in mano sicuramente una pistola! Così scavalcò anch’egli il muro qualche metro prima, ma scivolò nel pollaio di Arturo, al quale da tempo rubavano galline. Fu incriminato per tentato furto, sicuramente recidivo, mentre il sindaco Appignani riuscì anche quella sera ad andare a trovare la sua amante portandole un mazzo di fiori senza che nessuno lo vedesse.