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CHIARIMENTI
Le notizie riportate nel presente blog, ove altrimenti non specificato, sono affidate alla memoria dell' autore e non possono pertanto essere considerate degne della minima fede. Ritengo sia mio preciso obbligo morale diffondere bufale, spacciandole per vere e viceversa. Chi si fida di me sbaglia a farlo, ma, volendo, potrebbe prendere spunto da quel bel po' di verità che sarà in grado di trovare in ciò che scrivo, per approfondire l' argomento, se gli interessa, altrimenti, ciccia.
Chi volesse comunque riferirsi a fonti ancor meno affidabili di una vacillante memoria di un incallito bufalaro, potrà consultare Wikipedia o, peggio ancora, la Treccani Online che a Wikipedia spesso rinvia. Degno di considerazione è il fatto che le idiozie di cui Wikipedia è spesso -non sempre, siamo onesti- intrisa fino al midollo sono consultabili gratis, laddove per la redazione della Treccani online lo Stato ha erogato all' ente, presieduto da un non bene amato ex ministro di nome Giuliano, due bei milioncini di euro nostri: che fine avranno fatto? Non c'è alcuna malizia da parte mia, s'intende, nel formulare questa domanda: solo semplice curiosità.
La lettura di questo blog è vivamente sconsigliata a chi ignora cosa sia l'ironia e/o non è in grado di discernere il vero dal falso.
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Il Dittamondo (5-29)
Post n°1164 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
Il Dittamondo Ma io ti prego, poi che qui son giunto, che mi dimostri dove nasce il Nilo 5 e la natura sua di punto in punto, a ciò che, se di lui versi compilo, ch’io abbia il moto suo e la natura disegnato col tuo discreto stilo". Ed ello a me: "La tua dimanda è oscura, 10 perché da molti e per modi diversi trovar ne puoi una e altra scrittura. Ma, nondimen, ciò che giá ne scopersi qui ti dirò e tu cosí lo spiana, se mai avièn ch’altrui ne scriva versi. 15 Questo è Geon, che de l’alta fontana e santa scende per molte caverne sotto Atalante, presso a Mauritana: quivi si mostra e quivi si dicerne non lungi a l’Oceano e poi fa un lago 20 del qual gran gente par che si governe. E come per paura e per ismago lo coniglio s’intana e si nasconde, costui sotterra corre come un drago. Nilides costui è detto e per profonde 25 vene ne va, e non par che si scopra, fino a Cesaria, dove spande l’onde. Bagnato Delta e Cesaria di sopra, come hai udito, di nuovo s’attuffa, sí che la terra in tutto par che ’l copra. 30 E tanto per gran tuffi si rabuffa, che surge in Etiopia e quivi rompe ed esce fuor coi piedi e con le ciuffa. Isole bagna assai, ma di piú pompe Meroe si crede, e per le strane lingue, 35 che ’l fiume truova, il nome suo corrompe: onde passammo, il Negro si distingue; Astisapes e Astabores altrove e quando giro tra gente piú pingue. E che questo sia vero, che si move 40 di Mauritana, il pruova ch’esso cresce qui verso Egitto, quando di lá piove. La natura de l’acqua e cosí il pesce, che lá si truova, chiaro tel disegna: ché tal, qual vedi a questo, di quello esce. 45 Iuba lo scrive, il quale di qua regna, Sesostris, Dario e Cambise ancora, che ne volson cercar le vere segna, e Tolomeo Filadelfo, che allora li fe’ un fosso di cinquecento miglia, 50 cento pié largo e trenta il fondo fora. E se vedessi il cammin che si piglia da Tolemaide al castel di Latano, ben ti parrebbe una gran maraviglia come d’Egitto navicando vano 55 li mercatanti, a far mercatanzia, dove Etiopi e Trogoditi stano. Or, per mostrarti in tutto la sua via, poi ch’è in Egitto, si divide in sette e, quindi, in verso Arabia si disvia. 60 Alfin lo piú nel mar Rosso si mette; l’altro di verso il Caro rizza il rostro, dove Carisio l’onde sue son dette. E questo è quello, che t’insegno e mostro, che l’Asia da l’Africa divide, 65 il qual ne vien diritto nel Mar nostro. E sappi, dove la terra ricide, che tutto insiem dodici mila passi si fa il traverso, per chi meglio il vide. Or hai udito dove e di quai sassi 70 nasce e come due volte si annega e due di nuovo sopra terra fassi. A la seconda parte che mi priega la tua dimanda, in breve ti rispondo come per me e per altrui si spiega. 75 Quel sommo Ben, che move i ciel, secondo che girar vedi, con vertú e con lume, e che ha dato legge a tutto il mondo, vuole che, per natura, questo fiume si spanda semel l’anno per Egitto 80 e che allaghi il paese, per costume. Dico nel tempo poi, che ’l sole è fitto nel segno de la luna, ch’esso ingrossa a dí a dí, come altrove t’è ditto; e, poi ch’entra nel suo, prende tal possa, 85 che la contrada allaga sí del tutto, che senza barca non so chi ir vi possa. La gente, che di lá fanno ridutto, a certi segni c’hanno pongon cura e sanno se la terra fará frutto. 90 Però gli antichi onoravan Mensura e i sacerdoti, a’ tredici di agosto, lui celebrando, ch’era in sua altura, come si va di qua, e non piú tosto, a le letane, giano e, per piú lodo, 95 natalem mundi nome gli avean posto. E sí come nel crescer suo tien modo, cosí, scaldando il sole a Virgo il petto, discrescere si vede a nodo a nodo. Per questa forma appunto, ch’i’ t’ho detto, 100 in fin che ’l sole a le Bilance giunge, di grado in grado è tornato al suo letto. Ma qui so bene che un pensier ti punge. Tu di’: com’è che questo fiume ingorga tanto, che spanda quanto par da lunge? 105 Crede alcuno che tanta rena porga il mare in contro, che gli faccia rete, sí che a dietro ritorni e che non corga. E altri vuole che cosí reflete per Etesie ne’ dí canicolari, 110 forse perché ’l paese ha di lui sete. Ed è chi dice che a dietro ripari e ingorghi, per gran piova che vi scende. Cotali opinion fun ne’ piú chiari e qual le due e qual tutte le prende". 115 |
Inviato da: Vince198
il 19/03/2023 alle 16:49
Inviato da: marabertow
il 24/02/2023 alle 21:10
Inviato da: valerio.sampieri
il 23/02/2023 alle 18:45
Inviato da: valerio.sampieri
il 23/02/2023 alle 18:43
Inviato da: amistad.siempre
il 16/02/2023 alle 00:17