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Ex ore tuo te iudico

Post n°104 pubblicato il 24 Novembre 2009 da valerio.sampieri
 

Ti giudico in base alle tue stesse parole. Stai perciò bene attento prima di parlare.

Ecco la stima comunicata dall'Associazione nazionale magistrati, con riferimento al ddl sulla prescrizione abbreviata: "Eccoli, i numeri che il ministro ritiene che l'Anm non possieda. "Roma, Bologna e Torino oltre il 50%, Firenze, Napoli e Palermo tra il 20 ed il 30%: sono queste le percentuali dei procedimenti in fase di udienza preliminare e dei dibattimenti in primo grado già prescritti, o dei quali sarebbe imminente la prescrizione, in caso di entrata in vigore del disegno di legge sul processo breve".

Ecco invece la replica, assai sorpresa, del Ministro Alfano: "Se non precisa bene i termini della questione, credo che l'Anm sia incorsa in un clamoroso abbaglio: i procedimenti pendenti in Italia sono circa 3 milioni e 300 mila e il 50% fa oltre un milione e 600 mila. Appunto un clamoroso abbaglio".

Ho già esternato alcuni dubbi in merito al provvedimento in esame che d'altro canto presenta anche lati positivi, doverosamente positivi, direi. A questo punto però, sulla base delle dichiarazione dell' ANM, e prendendo per buoni i dati comunicati da tale associazione, è necessaria IN OGNI CASO una legge che prescriva la RADIAZIONE dei magistrati responsabili della prescrizione dei processi penali. Se i signori dell' ANM pensassero a lavorare, invece di emanare proclami, forse il numero di quelli che loro stessi definiscono "processi a rischio" sarebbe destinato a ridursi drasticamente.

Passando di palo in frasca, sono grato al Signor Fillini (un ibrido Fini-Follini) per aver sentenziato, sdoganandola, in merito alla liceità della parola "stronzo" rivolta nei confronti di chi assume comportamenti da te non condivisi: parola da lui ritenuta quasi doverosa. Ex ore tuo te iudico, caro Fillini, ora so cosa dirti quando ne sparerai un'altra delle tue. Grazie infinite.

Continuo a non poter essere presente sul blog, per via di un forte mal di schiena che mi impedisce di scrivere. Come è noto, infatti, un dolore alle mani provoca per contro, soprattutto in me, una forte difficoltà nella deambulazione. Ovviamente la situazione di particolare sofferenza è causa di accumulo di arretrato di lavoro che non mi consente di rispondere ai vostri commenti, sempre graditi o di farvi visita. A presto.

Commenti al Post:
vargen
vargen il 24/11/09 alle 10:08 via WEB
... tanto oramai.. gli stronzi volano! Credo che sia parte di un disegno per la semplificazione della lingua! Naturalmente tornando al nodo del problema, i magistrati, credo che in una nazione dove un ministro dica che il lavoratore meglio non mangi perchè ne va del rendimento sul lavoro, tutto sia ammissibile, anche che un magistrato lavori quanto un deputato, 8 ore a settimana. Credo che il mio spingere per il progetto della sig.ra Legolene Royal per un organo popolare che controlli i plitici, in attesa di rifare il tutto sia sempre più valido... Fini poi sta diventando veramente machiavellico... ma a quel che ricordo, le persone di cui il discorso del Machiavelli... non fecero poi una bella fine! Bah... disamorato e sconfortato... il mal di schiena perenne e mi sta scendendo e traslandosi in avanti... ai sacri bronzi.. Ciao Gio
 
 
AvvocatoRattazzi
AvvocatoRattazzi il 25/11/09 alle 11:26 via WEB
apriamo gli ombrelli!!!
 
Vince198
Vince198 il 24/11/09 alle 15:38 via WEB
Convengo su tutta la linea Valerio! I magistrati lavorano mediamente 1.500 ore l'anno, cioè poco più di 4 ore al giorno ma, quando arrivano - con meccanismi automatici - al vertice della carriera, quadagnano all'incirca 5 volte in più degli italiani "normali".
Oggi m'è capitato di leggere che la vera opposizione, in Italia, la fa - sue parole - l'ingegnere De Benedetti e, in concorso esterno, l'Anm! Allora si capisce benissimo di come le foche ammaestrate dell'opposizione facciano solo il verso a costoro.. Della serie la paura fa 90: guai a contrariarli i signori togati!!! Quanto a Fini-sseur, Calderoli gli rispedito il complimento al mittente. Più che doverosa quest'ultima cosa, cui mi associo al 100%.. Curati Valerio e a presto rileggerti. Vince^_^
 
 
mater.a
mater.a il 27/11/09 alle 21:17 via WEB
Scusa Vince, ma come si fa a calcolare quante ore lavora un magistrato? Come si fa a calcolare quanto tempo ci vuole a scrivere una sentenza, magari di 100-200 pagine? Quali sono i parametri? Le udienze? I giudizi? Le istruttorie? Lo studio di interi faldoni di documenti? La consultazione delle leggi? Gli incidenti probatori, le rimessioni alla Corte Costituzionale, le audizioni testimoniali, le acquisizioni di consulenze tecniche d'ufficio (CTU)? Mi sembra che si stia diffondendo una grossa approssimazione quando si parla di queste cose. Ora, finchè Valerio, che è del mestiere, dice giustamente che bisognerebbe prevedere punizioni severe per chi è responsabile della prescrizione dei reati, posso capirlo. Ma andare a sindacare quanto lavora un magistrato no, mi dispiace, ma è una cosa molto superficiale e grave, soprattutto se si sostiene, come fai tu, che lavorerebbe poco più di 4 ore al giorno. E' una bestemmia. Conosco personalmente magistrati che lavorano ttta la settimana, copresi il sabato e la domenica, la sera fino a tardi, durante le vacanze estive, e ti assicuro che il lavoro non è né facile né sbrigativo. Se poi passiamo agli stipendi, sicuramente di tutto rispetto, tieni conto che quelli riportati sui giornali sono sempre al lordo, e che per la loro entità sono soggetti all'aliquota del 43%, quindi va presa circa la metà, e se consideri che molto più alte sono le retribuzioni di dirigenti generali pubblici e di parlamentari - per non parlare di certi avvocati che emettono parcelle da diverse decine e a volte centinaia di euro - direi che, tenuto conto della responsabilità e della delicatezza del compito che svolgono, lo stipendio dei magistrati si colloca in una fascia media tra quelle professionali. Sulla politicizzazione, invece, mi trovi d'acordo. Non perchè sia l'ANM che fa paura ai politici, ma per il contrario...perchè, vedi, se un giudice può condannare un politico, un politico può fare leggi che cancellano o limitano fortemente le funzioni del giudice. Quindi andiamoci piano...le erbacce stanno dappertutto, per carità, ma non dimenticare che minare continuamente le istituzioni si può risolvere in un'arma a doppio taglio.
 
   
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 27/11/09 alle 21:56 via WEB
Il 13/11 avevo scritto nel mio post: Comunque, fortunatamente, l' ANM nulla è se non una associazione di Magistrati, i cui vertici sono fortemente politicizzati, e non rappresenta ufficialmente la Magistratura che, tra mille difficoltà, tenta nel suo complesso di adempiere egregiamente al compito affidatole, a nulla rilevando che la quasi totalità dei magistrati vi sia iscritta. La verità, a mio parere, è che la Giustizia italiana è devastata da decenni (al punto che alla fine degli anni 80 un referendum impose al Parlamento di emanare una legge che stabilisse la responsabilità dei Magistrati: colossale presa per i fondelli) non tanto per colpa della Magistratura o del Parlamento o del Governo, ma per le contrapposizioni o non contrapposizioni che a periodi ricorrenti si stabiliscono tra Organi politici ed Ordine giudiziario. Come vedi, siamo più o meno sulla stessa posizione, in linea di massima, anche se io sono un (bel) più severo di te nei confronti dei magistrati. Complimenti, Mater, sei riuscita a farmi scrivere due righe dopo una settimana! Buon fine settimana a te e a tutti.
 
     
Vince198
Vince198 il 27/11/09 alle 23:05 via WEB
Caro Valerio, ANM è quella associazione di magistrati che hai ben definito e che, aggiungo di mio, proprio perchè politicizzata non ha MAI perso "un'elezione" e, da quando è stata creta, ha sempre ottenuto quel che, di volta in volta si è prefissa di ottenere. Fosse per me toglierei l'obbligatorietà dell'azione penale, così se sbagliano pagano in solido, altro che autoassolversi fra loro. Non come quello scempio che avviene tuttora in cui non rispondono MAI di un bel niente. Tra l'altro, quanto alla serietà dei magistrati, convengo con quanto scrisse Montanelli - è nella prefazione del libro che ho citato a Maty, e che, STRANAMENTE, corrosponde a quello che ha detto poco tempo fa il procuratore generale della procura di Napoli, dott. Galgano: «Ci sono Pm che perseguono interessi personali; il fanatismo di questi magistrati provoca sofferenze alla gente e alla collettività; gli altri hanno cento cavallucci, noi dieci stalloni di razza ma 90 asini». Ed è stato deferito al CSM per aver minato l'onorabilità di quelli che si sono sentiti offesi, cioè dei ciucci. Ma che andassero tutti a quel paese (vorrei dir fdi peggio, ma stasera lascio perdere), hanno proprio rotto i coglioni. Ciao, Vince
 
   
Vince198
Vince198 il 27/11/09 alle 22:55 via WEB
Ti suggerirei. oltre che di indignanrti - cosa su cui non mi pronuncio, di acquistare il libro di Stefano Livadioti L'ultracasta. Lì dentro ci sono tutti i dati e tutti i calcoli ricavati da atti del CSM, non invenzioni del giornalista, tanto per capirci, dati in possesso anche del Ministro Brunetta. Anche a me sembrava tutto strano, ma quando ho terminato di leggere, pur ribadendo complessivamente la mia fiducia nella magistratura - non basarti solo su quelli che tu conosci che sono una piccolissima parte degli oltre 8mila magiostrati, quella parete di magistratura che silenziosa adempie al suo ufficio, mi sono ricreduto. No ti faccio qui copia er incolla del fatto che il CSM è la casa delle impunità di quella casta.. Leggi il libro e fatti anche tu un'idea.. Vince
 
     
Vince198
Vince198 il 27/11/09 alle 22:56 via WEB
Questo post qui sopra è riferito a Maty..
 
     
mater.a
mater.a il 28/11/09 alle 08:15 via WEB
Ribadisco che le statistiche lasciano il tempo che trovano, pur essendo sostanzialmente d'accordo con te sugli effetti devastanti della politicizzazione dell'ANM, che è l'organo di autogoverno della magistratura ordinaria - cioè quello che stabilisce trasferimenti, assegnazioni, promozioni, provvedimenti disciplinari - ma sostanzialmente funziona da 'sindacato' nei rapporti esterni con i politici. D'accordo anche che la legge sulla responsabilità dei magistrati è una presa per i fondelli come dice Valerio. Ma non capisco la tua proposta di togliere l'obbligatorietà dell'azione penale. Ci pensi quanto sarebbe ricattabile la magistratura, specie dalla mafia, se l'azione non fosse obbligatoria? Ma dai....
 
     
Vince198
Vince198 il 28/11/09 alle 10:17 via WEB
Le statistiche, secondo me - permettimi di dirtelo, non lasciano il tempo che trovano, hanno la lro importanza e comunque, Maty, vorrei suggerirti di guardarti intorno e vedere in quanti altri paesi vige l'obbligatorietà dell'azione penale. Questo è stato il paravento, tenuto alto finora dai magistrati, per non avere responsabilità nella difficilissima amministrazione della giustizia. In Italia, viste le famigerate statistiche del CSM, il 99,7 dei magistrati non paga, ergo c'è qualcosa che va cambiata: non è possibile che chi sbaglia una sentenza e rovina una persona per anni e anni, persona che poi risulta essere innocente, senza averne praticamente conseguenza alcuna; chi fa il pedofilo con un ragazzino di 8 anni viene riammesso in ruolo con recupero anzianità e arretrati stipendiali con la giustificazione che quel suo "anomalo" comportamento è dovuto al fatto che tre anni prima aveva presoo un botta in testa. Ma non facciamoci ridere dietro dal mondo intero, per cortesia!!! Sai cosa rischia attualmente un magistrato, a parte casi conclamati dì inefficienza come quello che impiegò 8 anni per scrivere una sentenza, facendo così uscire i condannati? Un trasferimento d'ufficio. Permettimi di dirti che a me questo non sta bene: in Italia chi sbaglia è giusto che paghi il fio, ma loro non rischiano niente. Se a te sta bene.. Comunnque permettimi di insistere; leggi quel libro, è molto interessante. Ciao, buon fine settimana. Vince^_^
 
AvvocatoRattazzi
AvvocatoRattazzi il 24/11/09 alle 18:29 via WEB
Valerio pensa a guarire che qui i sinistrati li prendiamo a schiaffi anche per te. Ciao.
 
 
AvvocatoRattazzi
AvvocatoRattazzi il 24/11/09 alle 18:30 via WEB
..... secondo me gli piace!!!
 
   
AvvocatoRattazzi
AvvocatoRattazzi il 24/11/09 alle 18:31 via WEB
Fini - Follini...... e Franceschini?
Franfillini!!!
 
     
AvvocatoRattazzi
AvvocatoRattazzi il 24/11/09 alle 18:40 via WEB
E dopo che ti è passato il mal di schiena ricorda che nel post n. 30 del blog di caterpillar Cinzia c'è una domanda per te che resta ancora senza risposta!!!!
Restiamo in fiduciosa attesa......
 
     
Vince198
Vince198 il 25/11/09 alle 10:19 via WEB
E mettici pure Grillini, no?Franfolgrifillini*_*
 
     
AvvocatoRattazzi
AvvocatoRattazzi il 25/11/09 alle 11:25 via WEB
Bleah!
 
     
Vince198
Vince198 il 25/11/09 alle 13:50 via WEB
Tu dici bleah, qualcun altro dirà hurrà .. E allora che dirà Piero? "Evviva la libertà".. à.. à.. à..
 
AvvocatoRattazzi
AvvocatoRattazzi il 25/11/09 alle 11:25 via WEB
potrebbe essere il nome di un farmaco per la stitichezza
 
virginiagrey
virginiagrey il 26/11/09 alle 08:32 via WEB
VMGOQWEèP+ VOERORFè A OPOROùèRO ù !!!!!
 
 
Vince198
Vince198 il 26/11/09 alle 12:57 via WEB
Chiarissimo il senso del tuo dire!!! Pensa, pure sto qui l'ha capito *_*
 
   
virginiagrey
virginiagrey il 27/11/09 alle 09:06 via WEB
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!
 
     
Vince198
Vince198 il 27/11/09 alle 11:27 via WEB
^_____* ..
 
card.napellus
card.napellus il 26/11/09 alle 17:54 via WEB
Ma è vero che hai avuto una ricaduta quando ti hanno portato per pranzo i tortellini Fini e per contorno piselli fini?
 
 
insorgente
insorgente il 27/11/09 alle 18:45 via WEB
Adesso si che si sente male davvero!!!!!!
 
   
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 27/11/09 alle 19:46 via WEB
E già, proprio ora che iniziavo a stare un po' meglio, ci mancava Andrea con quel commento del piffero! Andrea, mi avrai sulla tua coscienza!
 
     
etnego
etnego il 28/11/09 alle 00:06 via WEB
Ehi, ma stai male davvero??? Allora cerca di rimetterti alla svelta, lavativo, che qui c'è bisogno di te.
 
lamiapelle
lamiapelle il 28/11/09 alle 07:01 via WEB
mi fa piacere leggere che stai meglio. Un saluto e un dolcetto
 
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 28/11/09 alle 16:41 via WEB
Cari Mater e Vince, mi ponete nella inusitata, almeno per me, posizione di dover fare il moderato. Essendo assai estremista per natura, proverò a fare del mio meno peggio, seppur in modo superficiale e frammentario. Il discorso di Vince è ineccepibile, se riferito ad una piccola parte dei magistrati. Naturalmente il libro di Liviadoti prende in considerazione soltanto i casi più eclatanti, ma si tratta per l'appunto di casi singoli, dai quali non si può trarre un criterio di giudizio di carattere generale. Secondo me, però, nemmeno questi casi singoli dovrebbero esistere, in quanto il magistrato dovrebbe essere tenuto a rispondere sulla base della culpa levissima, al pari dei professionisti e di tutte le persone che svolgono una funzione per la quale è prevista una specifica professionalità: non dovrebbe bastare, secondo me, la normale diligenza del buon padre di famiglia nell'espletamento delle proprie mansioni, per essere esenti da colpa. Il "grosso" della magistratura non può essere equiparato al campione rappresentato da Liviadoti nel suo compendio, però è anche vero che tutti i magistrati sono e restano, di fatto, impuniti o quasi: e ciò è inammissibile sia in relazione alle responsabilità in cui ogni cittadino incorre, sia in considerazione della gravità delle conseguenze a cui può condurre il loro errore e della specifica professionalità della quale DEVONO essere dotati. Non è stato il medico ad ordinar loro di tentare di superare l'esame di ammissione alla Magistratura e del resto, se hanno voluto la bicicletta, devono pedalare. D'altro canto, cambiando discorso, se un magistrato lavora seriamente, non fa politica e perciò ben difficlmente potrà arrivare ai vertici di associazioni o istituzioni, vertici ai quali si perviene mediante elezione. E per avere i voti, bisogna conquistarli; essendo la giornata di sole 24 ore, però, o si lavora o si cercano i voti. Quelli che lavorano con coscienza ed impegno non vengono mai eletti perché nemmeno si candidano. Ecco perchè -ma la mia è una estrema semplificazione- ai vertici ci sono spesso e volentieri persone nei cui confronti la mia stima personale è assai prossima allo zero (diciamo meno venti). Non condivido il rapporto 90-10% di cui ha parlato il PG di Napoli (io non dico che rovescerei la percentuale, ma poco ci manca), ma il suo deferimento è a parer mio semplicemente scandaloso. E preferisco fermarmi qui, per non rischiare di scrivere qualche parola di troppo. I Giudici sono soggetti soltanto alla legge ed è giusto che lo siano, ma non possono essere loro stessi a voler dettare le norme che sono tenuti ad applicare ed alle quali sono soggetti. O il conflitto di interessi esiste per una persona sola? Comunque, Mater, se esiste da sempre il detto "Studia, studia o diventi Pubblico Ministero", un motivo valido dovrà pure esserci. O no?
 
 
Vince198
Vince198 il 29/11/09 alle 09:47 via WEB
"Naturalmente il libro di Liviadoti prende in considerazione soltanto i casi più eclatanti, ma si tratta per l'appunto di casi singoli, dai quali non si può trarre un criterio di giudizio di carattere generale." Sono daccordissimo con te, in particolare su questo passaggio, caro Valerio e con le tue susseguenti considerazioni in merito. Le dichiarazioni del procuratore generale di Napoli - che ho semplicemente riportato - sembrano anche a me eccessive e penso più a un togliersi qualche sassolino dalle scarpe, cosa che mi fa pensare che il suo dire non è lontanissimo dalla realtà. Da quelle parti, come sai, c'è una pendenza di processi da portare a termine notevolissima - migliaia e migliaia, però quando si son occupati del premier per le raccomandazioni fatte a Saccà etc. etc. (cosa che non andò poi a buon fine per le raccomandazioni stesse), son stati velocissimi ad istruire una pratica.. Quindi direi che qualche magistrato militante ci sarà di sicuro da quelle parti, forse più di qualcuno. Ricorda anche la storia di qualche anno fa afferente il "caso Cordova": una specie di sollevazione: una vera e propria esagerazione di quella problematica a mio avviso. Vorrei aggiungere che nel libro le statistiche ricavate, afferenti gli "assolvimenti istituzionali" e tutto il resto dei componenti de "l'ultracasta" e il loro impegno lavorativo, è tratto da dati e statistiche proprie del csm. Adesso vorrei fare un off topic: hai letto ieri e oggi su Il Giornale gli articoli giornalistici afferenti - la metto così per non rovinarti la mattinata ^_^, l'innominato? Accipicchia, ci vuol coraggio a fare il doppiogiochista e dire che lui è tutto d'un pezzo, che non ama le caserme, mentre altri parlamentari sono assimilati a dei leccaculi etc. etc. Se voleva fare il "divo" poteva starsene per i fatti suoi e non fare il doppiogiochista come sta facendo ora, anche se dice che non è vero! La sua linea politica nel Pdl e più che minoritaria, ergo.. Non ricorda quando fu presidente di un certo partito come si è spesso e volentieri comportato, lui: vale a dire che i suoi ragionamenti son come la faccenda del bue che dice cornuto all'asino.. Ciao, Vince
 
   
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 29/11/09 alle 12:40 via WEB
Sapevo che è un fumatore, ma pensavo soltanto di sigarette ... Da quando Gianpiero ti ha insegnato ad inserire i link nei commenti, ne sforni a getto continuo! Quanto ho letto sul Giornale conferma la mia ipotesi di un patto -più o meno esplicito- con baffino. Di certo il suo comportamento conferma che il tizio sarà bravissimo come speaker di idee altrui, ma che come politico non vale una cicca; come uomo ... lo tengo per me... Buona domenica, Vince. Valerio
 
     
Vince198
Vince198 il 29/11/09 alle 15:42 via WEB
Sai, a me fa un pò sorridere per queste sue prese di posizione nei confronti degli extracomunitari musulmani: adesso ha rigirato la frittatina.. Infatti l'ironia di quella foto è, come hai certo intuito, in quel senso. Senti Valerio, che abbia sintonia con baffino ci credo poco (al "max" nel comune intento di disarcionarlo), semmai ho idea - e la foto di ieri a fianco dell'articolo lo rende molto esausitvo - che sia talmente pieno di se da quando s'è seduto sullo scranno più alto della camera - si sente con "du' metri de torace".. - che non ce la fa proprio a trattenersi. Ma rischia, rischia moltissimo.. Non vorrei, poi, che l'aria, a quelle altezze, gli abbia dato alla testa come il gas esilarante*_* In effetti, confesso, mi diverto a trovare foto e filmati per far quattro risate. Ovviamente mantenendomi nel buon gusto e nel decoro senza andare oltre certi limiti.. Però volendo.. ahahahha.. Ciao Valè, alla prossima. Vince
 
 
mater.a
mater.a il 29/11/09 alle 17:49 via WEB
D'accordo, Valerio, se un magistrato lavora non può cercare voti. Non ne ha il tempo. D'accordo anche sulla culpa levissima. Però non è vero che il massimo che rischia un magistrato che non fa il suo dovere, è un trasferimento. I procedimenti disciplinari contemplano il caso estremo della destituzione. Se poi il CSM o gli altri organi di autogoverno delle altre magistrature (amministrativa e contabile) non lo applicano... Quanto alle leggi, i magistrati, come ogni altra categoria di lavoratori, cercano di intervenire - per le questioni che li riguardano - nella politica tramite i politici di riferimento, che possono essere, di volta in volta, a destra o a sinistra. Così come i medici, gli avvocati, le banche, gli industriali, etc. Il vero problema è che da circa 40 anni impera l'uso giudiziario della politica e l'uso politico della giustizia. E questo è un abominio. Grazie per l'acuto intervento conciliatore e la buona volontà dimostrata...;)
 
card.napellus
card.napellus il 29/11/09 alle 09:06 via WEB
Da I viaggi di Gulliver, J Swift: "Gli dissi che nel nostro paese c'erano delle persone istruite fin da giovani nell'arte di dimostrare, attraverso la moltiplicazione delle parole inutili, che il bianco è nero o il nero è bianco, a seconda del desiderio di chi li paga: tutti gli altri sono al loro confronto degli schiavi. Facciamo un esempio: se il mio vicino ha messo gli occhi sulla mia mucca, paga un avvocato perché dimostri che ha diritto di impossessarsene. A questo punto non mi resta che pagare un altro avvocato per difendere i miei diritti, tanto più che è contro ogni principio di legge che un individuo possa difendersi da solo. Ora, proprio io, che sono il vero possessore della mucca, mi trovo in una situazione svantaggiosa per due motivi: per prima cosa il mio avvocato, abituato fin da quando era nella culla a difendere il falso, si trova come un pesce fuor d'acqua a dover difendere il vero, un compito innaturale per lui e che affronta in modo goffo e di mala voglia. In secondo luogo dovrà procedere con la massima cautela per non incorrere nelle ire del giudice e nel disprezzo dei colleghi, come uno che abbia svilito la professione. Non mi restano quindi che due modi per non perdere la mucca: il primo è di passare sottobanco all'avvocato del mio avversario una doppia parcella; lui allora potrà tradire il suo cliente facendo capire che ha la giustizia dalla sua parte. Oppure il mio avvocato dovrà fare apparire la flagrante ingiustizia della mia pretesa, riconoscendo che la mucca appartiene al mio avversario; e se ci saprà fare, si guadagnerà indubbiamente il favore della corte. Ora, Suo Onore deve sapere che questi giudici sono persone incaricate di risolvere le controversie sulla proprietà o di giudicare i criminali; essi sono scelti fra quegli avvocati, una volta abili, ma ormai diventati vecchi e fannulloni, che, abituati per tutta la vita a andare contro la verità e la giustizia, sono fatalmente portati a favorire la frode, lo spergiuro e la prepotenza. Ne ho conosciuti alcuni che hanno rifiutato laute offerte da chi aveva la giustizia dalla sua parte, piuttosto che offendere la corporazione con un'azione contraria alla natura del loro ufficio. Fra questi avvocati vige una massima, secondo la quale quanto è stato fatto in precedenza deve essere preso come regola per i casi futuri; per questo raccolgono tutte le sentenze emesse contro il comune senso della giustizia e la ragione umana. Queste citazioni, che vanno sotto il nome di "precedenti", valgono come veri e propri principi di autorità per giustificare le opinioni più inique, principi ai quali i giudici si attengono inesorabilmente. E' interessante notare che questa corporazione si è creata un proprio gergo incomprensibile ai comuni mortali, nel quale redige le proprie leggi, che cerca in tutti i modi di moltiplicare, fino al punto che il vero è indistinguibile dal falso, il giusto dall'ingiusto, e che magari ci vogliono trenta anni per decidere se il campo avuto in eredità da sei generazioni appartiene a me o a uno straniero lontano trecento miglia. Nei processi per delitti contro lo stato si adotta un procedimento più rapido e lodevole: il giudice manda a sentire quel che ne pensa chi comanda e poi spedisce alla forca o mette in libertà l'accusato, col rispetto formale della legge." Magari lo canoscevi già, ma è interessante. Ciao.
 
 
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 29/11/09 alle 09:18 via WEB
Hai ragione Andrea, è interessante e terribile; terribile perchè, in piccola parte, per casi particolari ed a prescindere da quello che il nostro sistema è un po' diverso da quello descritto nel libro, il discorso di fondo è tuttora vero. Grazie per aver ricordato questo brano, un po' cinico e forse proprio per ciò molto bello. Ciao
 
   
card.napellus
card.napellus il 29/11/09 alle 13:20 via WEB
Anche gli avvocati ci fanno una figuruccia... ma Swift si riferiva all'Inghilterra dei suoi tempi. Tuttavia leggendo di quello che accadeva ai tempi di Catone o di Cicerone, non mi sembra che il tempo sia stato un buon dottore. A proposito, grazie per l'indicazione del sito readme.it: proprio lì ho trovato la fonte, evitando la noiosa copiatura di due paginette dal libro.
 
     
mater.a
mater.a il 29/11/09 alle 17:52 via WEB
Falcone e Borsellino ringraziano.
 
     
card.napellus
card.napellus il 30/11/09 alle 08:09 via WEB
Per ogni Falcone c'è uno Squillante, per ogni Borsellino c'è un Vitalone...
 
     
mater.a
mater.a il 30/11/09 alle 12:04 via WEB
Sì. E per ogni persona di valore ci sono cento teste di rapa.
 
     
Vince198
Vince198 il 30/11/09 alle 13:32 via WEB
Hai ragione, Maty, convengo pienamente! Ma purtroppo sono quelle teste di rapa - anche se poche, quelle che amano piazzarsi davanti ai media e parlare.. parlare.. parlare.. invece di lavorare in silenzio e per l'istituzione.. - che rovinano la reputazione alle persone di valore, certamente più numerose, silenzione, che probabilmente resteranno inascoltate e intellettualmente più morigerate..
 
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Data di creazione: 26/04/2008
 

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