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Banche e dintorni

Post n°21 pubblicato il 09 Marzo 2012 da Quintana5

Qualcuno intende passare 10 minuti divertenti e rilassanti? Allora cambi lettura, sicuramente questo non è l'argomento più divertente del mondo! Purtroppo impatta e non poco sulle nostre vite, quindi chi volesse leggere qualche dato sull'argomento si armi di santa pazienza e spero di annoiare il meno possibile.

Gli argomenti che affronterò sono due: il finanziamento straordinario della BCE e la norma che vieta alle banche di utilizzare la commissione di massimo scoperto, comunque la si chiami.

 

Iniziamo dal primo.

Qualche giorno fa la BCE ha concluso un'operazione di finanziamento straordinaria denominata LTRO (Long Term Refinancing Operation) che consiste nel prestare denaro alle banche per tre anni ad un tasso dell'1%. Si tratta di una operazione straordinaria, dal momento che queste iniezioni di liquidità hanno solitamente durate molto più contenute e per la quale sono state richieste garanzie meno valide di altre volte.

I motivi che hanno condotto le autorità finanziarie europee  a questa decisione sono principalmente due: sostenere l'acquisto di titoli di Stato ed evitare il cosiddetto credit crunch, vale a dire il blocco dei crediti verso i privati e le imprese. Questa volta il numero delle banche partecipanti è stato cospicuo e quindi bisogna pensare che probabilmente anche quelle di dimensioni ridotte faticano ad approvvigionarsi sul mercato.

 

L'erogazione complessiva è stata di 530 miliardi di euro, anche se una parte di questi viene da travaso di altre operazioni presso la BCE, quindi al netto parliamo di circa 300mld e di questi le banche italiane ne hanno presi circa 130. Non ci sono dati ufficiali, ma sappiamo che:

 

Banca Intesa 24 mld

Monte Paschi 15mld (stime)

Unicredit 10 (stime)

UBI 6 (stime)

Banco Popolare 3 (stime)

 

I restanti, come sopra anticipato, se li sono spartiti banche di dimensioni medio piccole.

 

La BCE, in altre parole, sta abbondantemente facendo tutto quello che può, ed anche di più per aiutare l'economia. Ma....c'è un ma. Vale a dire che l'egemonia tedesca si fa sentire e con quella una politica economica che continua ad essere rigida ed a volere come priorità assoluta il controllo dell'inflazione. Altrove le banche centrali si sono comportate diversamente, specificamente in Inghilterra e negli USA, creando moneta in maniera massiccia e ponendo i presupposti per l'inflazione, certo ma l'Inghilterra pare che riuscirà ad evitare la recessione, mentre gli USA sono cresciuti del 3% nell'ultimo trimestre del 2011.

Inoltre queste rigide politiche economiche stanno producendo recessione in tutta Europa ed infatti i giornali di oltre oceano si chiedono se questa della BCE sia una stampella o una cura (Washington Post) e qualcuno particolarmente critico ha addirittura detto che questa potrebbe essere eroina per le banche (Jacob Funk Kirkegaard).

 

Visto che ho parlato di impatto per le persone comuni, per coloro che poi vanno allo sportello a chiedere un mutuo per la casa o per l'azienda, cosa cambia? Leggiamo qualche dato, anche relativamente alla volta scorsa e poi traiamo le conclusioni.

 

  • Attualmente le sofferenze del sistema bancario italiano ammontano a circa 100 miliardi di euro; sono debiti che le banche devono coprire. (Fonte ABI)
  • Alla fine del 2010 il globale delle obbligazioni bancarie in essere ammontava a 629 miliardi di euro, di queste il 39% sono scadute nel 2011 e complessivamente ne scadranno entro il 2014 l'80%  dell'ammontare complessivo ed è assai probabile che le banche dovranno onorare questi debiti. (Fonte: Banca d'Italia)
  • Altra notizia: i depositi presso la BCE sono aumentati dopo l'operazione di rifinanziamento e questi depositi sono remunerati allo 0,25%, segno che le banche stanno ridepositando presso la BCE il denaro preso a prestito in quanto evidentemente si fidano poco tra loro.
  • L'esposizione in titoli di Stato è aumentata: per le banche italiane del 13%, per quelle spagnole del 26% (Fonte: BCE)

 

Interpretiamo dunque il quadro:

  • qualcuno ha ricevuto del denaro a buon prezzo, denaro che deve far fruttare perché nel 2015 andrà restituito e quindi nel frattempo deve produrre utili, altrimenti i soci (gli azionisti) si lamentano;
  • questo qualcuno ha anche dei debito forti, che deve rimborsare, per cui è il caso di mettere da parte delle riserve;
  • costui potrebbe prestare questo denaro a tassi agevolati, in fondo lo ha pagato poco e potrebbe permettersi di darlo sempre a poco;
  • Quando ha prestato soldi, però, spesso non glieli hanno restituiti o almeno solo in parte (le sofferenze cui accennavo sopra)
  • Può facilmente ottenere degli utili interessanti con un rischio assolutamente trascurabile acquistando titoli di Stato: a tre anni può spuntare quasi un 3% lordo, per cui alla scadenza del prestito si ritrova un utile da poter presentare ai soci, che saranno contenti.

 

 

Questo è il quadro, per cui la questione sarà: quanto denaro entrerà davvero nel ciclo dell'economia reale e a che tassi? La risposta purtroppo sembra scontata: alle banche converrà dare credito a famiglie e/o imprese solo se saranno praticamente prive di rischio ed a tassi non vantaggiosi: perché rischiare quando posso produrre utili senza patemi d'animo. La volta scorsa, con l'operazione di dicembre, quanto è finito ad alimentare il credito? Risposta che conferma questa analisi: solo il 4,5% del totale...purtroppo mi sembra sconfortante.

 

Quando si rimetterà in circolo il denaro? Quando il famoso spread diminuirà ancora, tanto che il gioco di acquistare titoli di Stato non sarà più pagante.

 

Quindi non aspettiamoci grandi cose.

 

Veniamo rapidamente al secondo punto: il decreto liberalizzazioni ha di fatto cancellato la possibilità per le banche di applicare la famosa commissione sul massimo scoperto, furbescamente chiamata in vari fantasiosi modi, "messa s disposizione fondi", "istruttoria rinnovo trimestrale fido etc.".

Le autorità dell'ABI si sono imbizzarrite, dicendo che un paese che non tutela le proprie banche non tutela sé stesso (cambiare "banca" con qualsiasi categoria ed il giochino riesce sempre); a me sembra che si voglia perpetuare una furbata: spesso questa è una commissione che il cliente percepisce poco, di cui non comprende bene la portata, capisce bene il tasso che gli si sta chiedendo, non altre voci oscure, per cui sarebbe bene che invece di gridare allo scandalo i signori banchieri mettessero questa commissione nel tasso da chiedere al cliente, in maniera chiara e trasparente, in modo di dare possibilità di scelta consapevole, senza dover sempre leggere i contratti con la famosa lente.

 
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Commenti al Post:
fabpat72
fabpat72 il 09/03/12 alle 19:03 via WEB
Non me ne intendo molto di cose di banche ma penso che anche un bambino ormai capisce che se non si aiutano le famiglie e i ceti popolari i consumi non ripartono e l'economia ristagna.. Domande : impedire i pagamenti sopra i 1000 euro con contanti è l'ennesimo favore alle banche o mi sbaglio?.. più la crisi si aggrava più aumentano le speculazioni delle banche.. e i politici che fanno , invece di venire incontro alla gente corrono a difendere gli interessi delle banche... lasciando da parte le appartenenze politiche , secondo te questo governo si sta mostrando più servo delle banche del precedente oppure no ??? saluti
(Rispondi)
 
 
Quintana5
Quintana5 il 09/03/12 alle 19:23 via WEB
Domande complicate che esigono risposte non brevi. Impedire i pagamenti contanti sopra i mille euro credo che metta i commercianti nello scomodo ruolo di esattori del fisco e non vedo una buona ragione perché un debba perdere una vendita a causa del fatto che un cliente voglia pagare con denaro contante. Sarà poi qualcun algtro che dovrà appurare se sia frutto di evasione o meno. Quanto alle banche stanno pagando anni in cui il credito veniva concesso più per le conoscenze che per il merito ed oggi il Governo non è in grado di aiutarle, come non è in grado di aiutare alcuno. Quando parli di "servo delle banche" a cosa ti riferisci esattamente? Saluti anche a te!
(Rispondi)
 
 
 
fabpat72
fabpat72 il 10/03/12 alle 13:38 via WEB
Intendo dire che i governi che si sono succeduti fino adesso in Italia hanno sempre tutelato gli interessi delle banche più che dei cittadini risparmiatori.. (ad esempio questo in Islanda non è avvenuto).. onestamente (non parlo moralmente ma dal punto di vista economico) Monti ti sembra che stia facendo meglio o peggio del governo precedente.. ??
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 10/03/12 alle 14:06 via WEB
Vediamo, fabptt72, secondo me oltre le banche, hanno tutelato sempre chi faceva comodo: penso alla Fiat negli anni dell'Avvocato, a cui si consentì di diventare monopolista nell'auto in Italia, in spregio ad ogni utilità e buon senso; a piani regolatori che hanno consentito ad alcuni palazzinari di arricchirsi a dismisura, per finire a varie altre faccende. In Islanda non è esatto dire che il Governo ha tutelato i cittadini e non le banche, se rivedrai una risposta precedente troverai la spiegazione. Le banche furono aiutate dai vari Governi, certo, soltanto che non è facile lasciarne fallire anche una sola: pensa a cosa sarebbe accaduto se Unicredit da un giorno all'altro non avesse riaperto gli sportelli, cosa sarebbe potuto accadere. Circa questo Governo vediamo come si comporterà, credo sia presto per un giudizio, per il momento le norme non sembrano particolarmente favorecoli, altrimenti i vertici ABI non si sarebbero dimessi. Oppure ti riferisci a qualcosa di specifico? Saluti
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
fabpat72
fabpat72 il 12/03/12 alle 13:18 via WEB
Ma come tutti a dire che Monti è un banchiere nemico del popolo (uno degli illuminati per capirci) e Bossi che dice che rappresenta le banche che hanno provocato la crisi economica mondiale.... sto per fare un post sull'america.. , alla prossima , ciao
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 12/03/12 alle 13:47 via WEB
Quando leggo parole tipo "tutti" o "mai" mi insospettisco sempre....se poi si parla di "illuminati" allora peggio! La mia tesi è: prima che la finanza comanda la politica, per cui Monti ci è stato imposto dall'Europa come persona di fiducia del famigerato duo e con i banchieri c'entra poco, almeno con quelli italiani, mentre mi pare ampiamente in sintonia con la BCE, a cui non ha rivolto la benché minima critica, pure oltreoceano non hanno fatto mancare. Saluti a te, il mio prossimo invece penso che sarà sul tema Nord/Sud, più complesso o sull'Islam, di più facile gestione, vedremo quanto tempo avrò a disposizione.
(Rispondi)
 
vargen
vargen il 10/03/12 alle 14:08 via WEB
Le sofferenze del sistema bancario italiano NON sono dovute ad un sistema al collasso, ma da una cosa creata ad arte.... LORO i signori del vapore, sanno benissimo di aver giocato con i cittadini e gli imprenditori, hanno SPECULATI in modo vergognoso, in combutta con un sistema malato... Prezzi degli immobili gonfiati di proposito.. a Roma o Milano o una qualunque grande città un appartamento costa mediamente 6 8 volte il valore reale... e sono il 60 - 70 % degli immobili, creando artificiosamente debito con loro e denaro ai loro partners... immobiliaristi, palazzinari e Co. Il credito all' impresa se media o piccola costa mediamente 4-5 volte più che ai grossi capitali, ma il rischio è sempre dei piccoli o dei medi, mai del grosso... E' un sistema malato che gioca a monopoli con le persone e con chi veramente produce... un serpente che si morde la coda... NESSUNO DOVREBBE PIU' pagarli e farli saltare veramente. La speculazione è un reato contro l' umanità e dovrebbe essere penalmente punito, ma se chi ci governa è in combutta con loro, a livello nazionale ed europeo...
(Rispondi)
 
 
Quintana5
Quintana5 il 10/03/12 alle 19:45 via WEB
Ciao Vargen, le tue tesi sono interessanti e vorrei chiederti di più. A cosa sarebbero dovute le sofferenze secondo te? Sofferenza significa minori utili, per cui non comprendo la ragione per la quale un'azienda dovrebbe portare meno utili. Sarebbe opportuno spiegare. Circa i prezzi degli immobili, non esiste chi può far lievitare arficialmente in tutta Italia contemporaneamente il prezzo degli immobili, ma se hai dati diversi li leggerò volentieri, ora le banche hanno una bomba ad orologeria che, se esplodesse, sarebbe devastante, in quanto hanno erogato mutui, in passato, fino al 120% del valore dell'immobile ipotecato; per ora i prezzi hanno tenuto, ma se dovessere scendere, ipotesi nient'affatto pellegrina, sarebbe un guaio vero. Quanto al credito che ale piccole imprese costa più che alla grande, fa parte del gioco: i rischi sono maggiori. Infine. far saltare le banche tu immagina cosa succederebbe se una banca qualsiasi lunedì mattina non riaprisse gli sportelli, felice momentaneamente chi non paga il mutuo, ma chi prelevare denaro per vivere e che a sua volta ha impegni con qualcun altro, tipo mutuo presso altra banca o affitto da pagare? Non è ipotesi da augurarsi.
(Rispondi)
 
 
 
kiwai
kiwai il 12/03/12 alle 08:06 via WEB
Ma tu sei davvero sicuro che i “rischi del finanziamento alla piccola impresa”siano maggiori?
Io so di grandi “imprese” (di carta) che hanno ricevuto finanziamenti sproporzionati, anzi che lavorano SOLO con i soldi delle banche, che hanno fatto buchi impressionanti e che poi hanno “concordato” rientri di tutta comodità o meglio fallimenti “pilotati” tutti a carico delle banche … i “piccoli” devono fornire garanzie reali spropositate, spesso personali, e difficilmente sfuggono al salasso.
La storia delle “fusioni bancarie” è stata spesso caratterizzata dalla necessità di mascherare “mega buchi” di finanziamenti clientelari .. un esempio per tutti il Santo Spirito.
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 12/03/12 alle 08:19 via WEB
In linea di principio si, finanziare un'azienda di piccole dimensioni è più rischioso che finanziarne una più grande, per tantissime ragioni. In linea di principio. Vero tuttavia è che in Italia, come hai correttamente scritto, spesso conta più la relazione che il merito e si danno soldi a chi ha buoni "agganci" e non a chi dovrebbe averli per sviluppare. Le banche romane sono spesso state esempio di finanziamenti clientelari, senza fare nomi posso dire di aver ascoltato dalla viva voce di chi ha "dovuto", sotto minaccia di trasferimenti in luoghi sperduti, concedere credito a tanti zeri a personaggi ai quali non avrebbe prestato soldi neanche la famiglia.
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Vince198
Vince198 il 12/03/12 alle 09:34 via WEB
Son stato per qualche giorno a leggere, rileggere e meditare un pò, in base alle mie conoscenze, su questo tuo post, Quintana5, che considero come al solito ben architettato e documentato.
Resto però estremamente perplesso, per non dire contrariato, dal fatto che molte banche che prima drogano il mercato con titoli spazzatura, poi ricevono finanziamenti dalla Ue ma non danno niente alle piccole imprese per i motivi che hai spiegato. Per cosa poi? Per continuare a introitare il massimo del profitto? In questo modo il mercato italiano, basato, per la quasi totalità su piccolissime, piccole e medie imprese, va in sofferenza e, alla lunga, "muore". Quassù una miriade di piccolissime e piccole imprese stanno chiudendo, fra l'altro (quella, ad es., in cui lavora il mio secondogenito sopravvive - stranamente - perchè ha un mercato molto particolare, per non dire speciale, che tuttora ha molte richieste anche dall'estero e lui lavora almeno 10/12 ore al giorno, per 1.200 euro mensili, per stare appresso a tutte le commesse, dato che sono in due nell'ufficio progetti..)..
Se è questo che vuole la grande speculazione mondiale, ovvero distruggere i "piccoli", la strada è quella giusta!!!
Solo che, in fondo al.. "viale", va considerato un altro immportante fattore: possibili reazioni incontrollate da parte di chi viene messo con le spalle al muro. Ho letto di un povero disgraziato che si è suicidato per non avere ottenuto un fido di 1.300 euro. Ecco, al di là di questo episodio e di tutte le spiegazioni che si vogliono porre in essere, pezze giustificative etc., ancora al di là di un congruo numero di suicidi che hanno macchiato il nostro suolo e la nostra economia, credo che si stia arrivando a un punto pericoloso: ovvero che l'ingordigia alla fine potrebbe risultare indigesta a chi la pratica con la massima amoralità e poco senso del rispetto della vita umana e del lavoro stesso.
In tutto questo, come sai, vedo un capo di governo, bimassonico, genuflesso sempre più alla kulona tedesca e ai suoi dictat. Non entro nel merito dei dati [oggi, ad esempio, ho letto su Il Giornale che secondo le rilevazioni di bankitalia un conto corrente ci costa mediamente 110 euro l'anno, mentre quello della Ue raddoppia la spesa ( qualcuno trucca o interpreta pro domo sua certi dati?) ma la sensazione che ho è che non siamo sulla strada giusta], però questa cosa (i dati) la ritengo non così di primaria importanza a fronte degli effetti perversi che vedo ogni giorno riflettersi sulla nostra economia, ad iniziare da quella base delle famiglie (l'imu e la tassazione più elevata, faranno certamente tirare di più i remi in barca alla gente).
Credo che Alfano abbia tante buone ragioni per strigliare le banche a non essere troppo piagnone e.. mangione, non tanto per una questione politica la sua, di partito, quanto perchè la realtà l'abbiamo sotto gli occhi e la mandiamo giù, sotto forma di bocconi amari tutti i giorni! Chi va a far la spesa, chi fa acquisti inderogabili se ne accorge, eccome..
Scusa per la lunghezza del mio commento ma di meno non avrei saputo e potuto fare.
Ciao, Vince
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Quintana5
Quintana5 il 12/03/12 alle 13:42 via WEB
Ciao Vince, quanto scrivi sul ruolo delle banche è perfettamente vero: per produrre utili non hanno esitato a riempire il mercato di porcheria, a far pagare i soliti e altro non posso scrivere, ma ci sarebbe di peggio e, senza annoiare nessuno con vicende personali, posso dirti che ho avuto scontri violentissimi al riguardo. Aggiungo che dopo il caso Parmalat, solo l'ultimo della serie, sarebbe stato opportuno legiferare al riguardo, ma la reazione è stata lentissima, pensa che negli USA dopo il caso Lehman una nuova legge c'è stata in due settimane. Detto questo l'alternativa per lo Stato sarebbe quella di far fallire qualche istituto, ma il rimedio sarebbe peggiore del male e bisogna essere realisti, quindi venire in soccorso, lo fece Tremonti con i suoi bond ed ora anche la BCE. Quanto al Premier credo che Monti non possa e non voglia fare diversamente: la Germania è indubbiamente egemone e dobbiamo inchinarci all'economia più forte d'Europa, per cui quando sento i politici strepitare, Alfano o altri, mi viene un po' da ridere e un po' no, anzi...sono loro i primo ad aver permesso alla Germania di diventare ciò che è, con la loro insipienza ed immobilismo ed alla fine ci hanno imposto una persona a loro gradita. Sai come la penso, ma quando Berlusconi diceva della famosa sferzata all'economia che avrebbe fatto crescere il PIL di 5 punti l'anno mi sarei aspettato qualcosa di meglio. Il tuo commento è stato lungo il giusto per dire le cose (tante e rilevanti) che avevi da dire, quindi va bene così. Ciao a te!
(Rispondi)
 
 
 
Vince198
Vince198 il 12/03/12 alle 14:28 via WEB
Si, hai ragione sui politici: c'è chi strepita ma non fa, chi tace perchè è costantemente genuflesso ai poteri forti! Mi auguro che finisca quanto prima questa fase che io definirei insulsa e che la politica torni a prendersi tutte le responsabilità che le competono. Ma - mi auguro sempre - senza perdere tempo a litigare in punta di fioretto o ad anfibiate, mentre moltissime persone sono in grandi difficoltà economiche nell'attesa che la politica diventi concreta.
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 12/03/12 alle 21:07 via WEB
Lo spero anche io, la politica ed i politici, anche se sono pessimista: che qualcuno perda tempo a chiedere le dimissioni di un Ministro della repubblica che dice ciò che tutti gli italiani pensano, e cioè che la politica è uno schifo, non mi lascia pensare bene. La cosa che mi suscita ira è che qualcuno si sta accorgendo che Monti sta svolgendo il programma di Berlusconi ed i sondaggi sono anche con lui! Forse un po' più di coraggio non sarebbe stato negativo....
(Rispondi) (Vedi gli altri 8 commenti )
 
 
 
 
Vince198
Vince198 il 12/03/12 alle 23:27 via WEB
Son daccordo con te! Anzi, vado anche oltre: se costoro pensano di darci denaro con una mano e portarcelo via con l'altra attraverso le solite gabelle utilizzate da una parte politica come strumento di acquisizione di voti, ovvero espressioni ideologie fasulle di chi crede che si possa adoperare impunemente l'antico motto latino del "divide et impera", allora fra poco finiranno/emo sul serio male. Però, come Sansone, ci porteremo dietro questa schiera di vecchio putridume che ancora pensa di avere il coltello dalla parte del manico! Il primo atto di coraggio che mi piacerebbe vedere (ma che nacora non ho visto), sarebbe un concorso adeguato a questa situazione di emergenza, da parte proprio di chi, nel parlamento, predica male e razzola ancor peggio. A seguire tutte le altre caste che si sentono partecipi dell'olimpo degli intoccabili.. Secondo me questi non si rendono che sono nella stessa situazione del "costa concordia": sul precipizio..
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Quintana5
Quintana5 il 12/03/12 alle 23:39 via WEB
Lo spero davvero: quello che si sono permessi di fare ad Italia e Grecia resterà nella storia della democrazia occidentale, però è anche vero che Italia e Grecia se la sono cercata con il lanternino: la classe politica è stata veramente immonda ed indifendibile; la Grecia ha truffato ed è stata punita, l'Italia è stata un ottimo bocconcino da addentare e glielo hanno lasciato fare, alla faccia nostra. Temo che il paragone con la Costa Concordia sia corretto e non immagino le conseguenze se davvero dovesse muoversi, più per loro che per noi questa volta. Un dettaglio: ho letto un'intervista ad un deputato che sosteneva che quando gli capita di andare in giro e viene riconosciuto, sente gli sguardi di disprezzo della gente...
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Vince198
Vince198 il 12/03/12 alle 23:58 via WEB
Già! Prima o poi, se continua questo andazzo.. partirà, giusto per iniziare, qualche ovetto marcio verso sta gente amorale ed egoista da far schifo! Ovetto mica di Pasqua..
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Quintana5
Quintana5 il 13/03/12 alle 08:26 via WEB
Quanto dici è drammaticamente vero: a breve cominceremo a sentire ancora di più gli effetti della manovra, il che significa che il reddito disponibile per le famiglie diminuirà ancora; a fronte di questo la casta continua con i suoi privilegi, ultima la storia dei mutui all'1,57% (!) e non sembra volerne sapere di rinunciarvi, il lancio di qualche uovo marcio rischia di essere il minore dei mali....
(Rispondi)
 
 
 
 
Vince198
Vince198 il 13/03/12 alle 09:04 via WEB
Sella serie.. anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano (alludendo al libro di Gino & Michele - Molinari Matteo). Si sa, un'orda di "formiche" incazzate, e poco ci manca, metterà in ginocchio sti poveri illusi e svergognati: ne sono certo!
(Rispondi)
 
 
 
 
Vince198
Vince198 il 13/03/12 alle 14:49 via WEB
Intanto sembra che il garante per la privacy si stia accorgendo di certi eccessi di questo governo.
Sicuramente la lotta all'evasione va sempre perseguita e con rigore, senza però sparare nel mucchio, coinvolgere chi non ha responsabilità in tale situazione. Lo stesso garante paventa pericolose derive antidemocratiche se si dovesse insistere su quella via. Resto convinto, comunque, che all'Ag. E. sappiano bene chi sono i furbi, dove allignano etc. etc.
I suggerimenti, gli sforzi e le proposte dovrebbero andare in quella direzione che il dott. Befera credo conosca bene. Si sta creando una specie di "grande fratello" che lede i principi democratici più elementari, a mio modesto avviso. Spero vivamente di sbagliarmi..
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 13/03/12 alle 18:49 via WEB
Non sbagli, Vince, il Garante per la Privacy è stato preciso: è tipico degli Stati non democratici considerare i propri cittadini sudditi e potenziali mariuoli". In effetti questo era il tema che avevo trattato tempo fa parlando di mostri; pensa soltanto a questo: un magistrato scrisse che era giusto pubblicare i nomi degli evasori, mentre un negoziante che aveva messo on line le foto di chi aveva rubato nel suo negozio era stato messo alla gogna. Meglio un ladro che un evasore? Mi sia concesso qualche dubbio. Quanto alla tassazione la Corte dei Conti rileva che il livello italiano ha pochi uguali nel mondo, questo in ossequio alla volontà degli euroburocrati che sono convinti assertori di manovre restrittive e non di espansione come negli USA. Solo che la ricetta USA pare funzioni, da noi, a parte il risultato della diminuzione dello spread, siamo in recessione.
(Rispondi)
 
 
 
 
mortisiabis
mortisiabis il 15/03/12 alle 07:03 via WEB
...Ricambio la visita con l'augurio di una buona e serena giornata :-) Claudia
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