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Pensieri su Gaza

Post n°24 pubblicato il 01 Aprile 2012 da Quintana5
Foto di Quintana5

Gaza è uno dei luoghi simbolo del pianeta, secondo molti è un luogo simile al Vietnam, in cui un esercito forte e agguerrito tenta di imporre la propria superiorità militare schiacciando un nemico armato male e peggio equipaggiato, in cui si fronteggiano Davide e Golia, o per dirla modernamente, Na’vi contro mercenari umani supertecnologici.

Ma sarà proprio così? Parecchi dubbi, ma prima vorrei inquadriamo Gaza dal punto di vista storici e geografico, almeno sappiamo di cosa parliamo.

 E’una striscia di terreno costiera, di 360kmq che confina con il Mar Mediterraneo, Israele e l’Egitto ed ha una popolazione di circa  un milione seicentocinquantamila abitanti, il che ne fa uno dei lughi più densamente popolati del mondo.

 Secondo i progetti dell’ONU, non gli USA né la Gran Bretagna, avrebbe dovuto entrare a far parte del nuovo Stato palestinese, ma a causa della prima guerra arabo israeliana, scatenata dai paesi arabi contro Israele il giorno dopo (!) la proclamazione dello Stato, questo progetto non vide luce e quindi Gaza fu amministrata di fatto dall’Egitto, come di fatto la Cisgiordania fu amministrata dalla Giordania. In seguito alla sconfitta militare egiziana del 1967 Gaza fu occupata dalle forze israeliane, che vi rimasero fino al 2005, quando attraverso gli accordi di Oslo, ne cedettero il controllo all’Autorità Nazionale Palestinese.

Cosa prevedeva questo accordo? Un elemento fondamentale: il reciproco riconoscimento tra Israele ed OLP ed il reciproco riconoscimento del diritto ad avere uno Stato; l’OLP rinunciava al terrorismo ed eliminava la distruzione di Israele come suo obiettivo, che, da parte sua mantenne il controllo dei confini, dello spazio aereo e delle acque territoriali.

Qui cominciarono i guai: diversi parlamentari israeliani furono contro questo accordo ma alla fine il tutto passò con 61 voti favorevoli, 50 contrari e 8 astenuti, tuttavia la velocità con la quale si costruirono colonie nuove aumentò del 20%, cosa che generò sfiducia nei palestinesi,  i quali avevano a loro volta i loro problemi in casa: il fronte del rifiuto, Jihad islamica, Hamas e FPLP rifiutarono gli accordi, in quanto mai avrebbero rinunciato alla distruzione di Israele e gli attentati suicidi contro civili israeliani si intensificarono, causando 63 morti.

Nonostante questo si arrivò ad un trasferimento dei poteri ed il 12 settembre 2005 fu stabilito il controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese su Gaza, anche se i primi atti dei palestinesi furono dare fuoco alle sinagoghe e la distruzione di serre ed altre infrastrutture per un valore di circa dieci milioni di dollari, ma non furono questi i peggiori errorei degli abitanti, ne commetteranno, di lì a poco, di ben più gravi.

Intanto iniziamo a verificare come vengono da molti riportati i fatti, prendo un sito a caso (è il primo che capita) dove leggo: “Nel 2005 l’esercito israeliano formalmente si ritira dalla Striscia, ma di fatto continua a detenere il controllo dei confini, dello spazio aereo e di mare.” Chi leggesse queste righe interpreterebbe come un ritiro unilaterale (“si ritira di fatto”) ma fraudolentemente e con la forza tieni i palestinesi di Gaza in una prigione (“continua a detenere etc..”) Peccato che ci si dimentichi di qualche particolare non da poco e cioè che questo fu il frutto degli accordi di Oslo tra Israele e l’OLP, firmato da Arafat ed accettato dall’organizzazione apparentemente maggioritaria, Al Fatah.

Da tener presente che Hamas è stata sempre contraria alla pace con Israele, lo sceicco Yassin, capo di Hamas fino alla sua uccisione avvenuta con il lancio di due missili da un elicottero, ha sempre sostenuto che la pace ci sarebbe stata solo con la distruzione di Israele; nel 1994, quando fu creata l’ANP, fece sentire subito la sua voce attraverso un attentato suicida, che causà la morte di 22 persone, civili innocenti, a Tel Aviv.

Veniamo a confutare un’altra bugia: l’affermazione che le uccisioni di civili da parte di attentatori palestinesi sono conseguenza della politica israeliana con i palestinesi. Teoria senza fondamento: proprio quando si costituisce l’ANP, primo passo per una soluzione pacifica, Hamas uccide. Sempre nel 2005 ci furono vari attentati nel mondo, ricordo Londra, ma anche in Pakistan e qui la teoria cade miseramente: Israele o ha già lasciato, o si appresta a lasciare la striscia di Gaza e qualcuno pensa che la soluzione migliore sia eseguire attentati in Israele, a Londra ed in Pakistan? Si tratta solo di criminali e qualsiasi giustificazione è criminale come chi compie questi atti. Per chi volesse addentrarsi poi nella galleria degli orrori, posso fornire l’elenco degli attentati suicidi nel territorio sdi Israele nel 2005, proprio l’anno del ritiro da Gaza, sempre ai danni di civili innocenti che non sono mai vittime collaterali di attacchi, ma obiettivi scelti con lucidità.

Torniamo ale vicende di quel periodo e vediamo anche  che da allora ci sono continui lanci di razzi Qassam da Gaza verso il territorio di Israele, che provocarono la reazione dell’esercito; nel dicembre 2006 ben 50 razzi cadono in territorio israeliano e provocano diversi feriti. Ciononostante Israele non risponde militarmente e chiede all’ANP di impegnarsi per far cessare i lanci, ma non accadde, anzi i lanci proseguirono. Da tener presenta che sono armi vietate dalle convenzioni internazionali, in quanto dirette massivamente ed esclusivamente contro popolazioni civili a causa della bassa precisione.

Arriviamo alle elezioni palestinesi del 2006; in elezioni giudicate regolari da rappresentanti ONU Hamas vince le elezioni a Gaza; Hamas è reputata un gruppo terrorista da Unione Europea, USA, Human right watch e United Nations Commissions against Human right. E’ responsabile di numerosi atti di terrorismo contro civili israeliani ed ancora oggi desidera la distruzione di Israele. A seguito della vittoria di Hamas vengono interrotti i finanziamenti ed le rimesse provenienti dalle imposte, la cui competenza è del governo israeliano. Domanda: qualcuno darebbe mai soldi a chi ha come proprio obiettivo quello di ucciderlo? Anche se dovesse lamentarsi che con quei soldi mantiene la famiglia io non darei un centesimo. Ecco un altro errore terribile dei palestinesi, peggiore e di tanto di quello di aver distrutto le serre dei coloni ebrei, il voto a favore di un gruppo terrorista. Hamas disse che avrebbero seguito il cessate il fuoco, ma i capi dissero che le statuizioni dello statuto non sarebbero cambiate. In altre parole un gruppo terrorista a capo di una nazione: immaginiamo cosa avrebbero fatto i nostri vicini se le BR avessero vinto le elezioni in Italia, dichiarando pubblicamente che lo scopo dell’esistenza era quello di distruggere tutti i paesi vicini.

Dire quindi che Israele affama i palestinesi è come dire che sequestrando i beni della camorra lo Stato ha messo alla fame tutti coloro che vivevano grazie alle sue sovvenzioni.

Infine la questione dei bambini palestinesi uccisi dagli israeliani durante le battaglie ed in particolare l’episodio della questione della scuola ONU distrutta. Leggendo il blog di Arrigoni, sempre lui appare la tragedi di bambini e donne palestinesi uccisi da due proiettili lanciati da un tank israeliano. Questa è una delle maggiori fonti di accusa verso Israele e molti la accusano di aver volontariamente puntato il fuoco contro un obiettivo visibilmente dell’ONU, stante la presenza di bandiere. Non è accusa nuova per Israele. Qualcuno conosce il soldato canadese Major Paeta Hess von Kruedener? E’ un soldato canadese della forza di pace stanziata in Libano, ucciso da un proietile israeliano, la sua posizione era ben visibile, marcata da bandiere dell’ONU, ciononostante fu colpito ed ucciso. La moglie scrisse una lettera chiedeno spiegazioni, come giusto, il marito era stato ucciso dagli israeliani nonostante fosse disarmato e la sua posizione ben visibile. Ma forse è il caso di lasciar parlare lui stesso, che in una mail di qualchc tempo prima aveva scritto: "We have Hezbollah fighters all over our position engaging the IDF and using us as shields. They will probably stay, hoping that the IDF won't target them for fear of hitting us."

Traduco brevemente: ci sono guerriglieri Hezbollah tutto intorno a noi che colpisono le posizioni dell ‘IDF (Israel Defence Forces) e ci usano come scudo, sperando che l’IDF non li bersagli per timore di colpirci. Ecco: anche Hezbollah è organizzazione terrorista (ricordiamolo a Diliberto) e si faceva scudo di una postazione ONU. Cosa c’entra il Libano? E’ prassi di queste organizzazioni terroriste usare scudi umani, siano essi bambini di una scuola o malati in un ospedale, per colpire postazioni nemiche, è chiaro che qualsiasi soldato bersagliato è obbligato a rispondere al fuoco e a difendere sé stesso e gli altri.

Israele quindi ha ai suoi confini un Governo di terroristi che mira alla sua distruzione e se fossero veri i vaneggiamenti che ho letto recentemente su uguaglianza tra Olocausto e questione palestinese il problema si sarebbe risolto da molto perché se la volontà di Israele fosse quella di annientare i palestinesi di Gaza non sarebbe stato difficile in un territorio intensamente popolato; la verità è invece che molti obiettivi non sono stati conseguiti per salvaguardare la popolazione civile. Chiediamoci se i terroristi di Hamas & co. avrebbero fatto lo stesso.

 

 
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L'alibi dell'antisionismo

Post n°23 pubblicato il 23 Marzo 2012 da Quintana5
Foto di Quintana5

L'Europa riscopre l'antisemitismo: gli omicidi in Francia ce lo hanno sbattuto in faccia di nuovo quasi con violenza, ma questo è solo il vertice del problema, spesso il pregiudizio antiebraico è mascherato da motivazioni di diversa natura: c'è chi si dice anti sionista, chi anti israeliano, ma sono soltanto paraventi per mascherare la realtà. Quando si parla di "antisemitismo" diamo per buono il significato che gli si è dato negli ultimi 30 anni del XIX secolo ed è un sinonimo di anti giudaismo.

 

 

L' unico tipo di antisemitismo che l'Europa ammette come esistente è quello nazista, ma chiude gli occhi colpevolmente di fronte a forme di razzismo differenti, siano esse "progressiste" o islamiche.

Quanto alle prime rimando ad un corposo volume di Fiamma Nirenstein, per cominciare, è di qualche anno fa ed è sempre attuale, ricostruisce con precisione le posizione di diversi personaggi che assumono posizioni falsamente antisioniste ma in realtà antisemite. 

 

Non è tuttavia sbagliato ricordare il caso di Vittorio Arrigoni, emblematico per molti versi.

Attivista filo palestinese (sbagliato chiamarlo pacifista, a mio giudizio: il vero pacifista ha a cuore la causa della pace, non odia una parte e lui chiamava “ratti” gli ebrei) ha appoggiato la causa di Hamas acriticamente; quando Israele è stata bersagliata dal lancio di 8921 razzi Qassam che hanno causato 10 morti li ha chiamati “razzetti” senza citare la condanna di “Human rights watch”; né scrisse una sola riga a proposito della strage di una famiglia, il cui membro più piccolo aveva 1 anno, sgozzata da due palestinesi.

Fu assassinato circa un anno fa da una cellula salafita, che lo accusò di diffondere costumi immorali a Gaza ed attualmente è in corso il suo processo: i killer sghignazzano indisturbati in aula, le udienze vengono rinviate di continuo e sembra non esserci alcuna voglia di arrivare alla sentenza, tant’è che la madre ed il suo avvocato hanno scritto a Napolitano accusando l’Italia di indifferenza, ma forse dimenticano che per l’Italia Hamas è solo una banda di terroristi assassini, senza alcuna legittimazione. Tra gli assassini di Arrigoni ed Hamas non si può vedere alcuna differenza, chi lo fa vive in una “bolla ideologica” (Fiamma Nirenstein).

Eppure il caso di Arrigoni non è isolato, moltissimi prendono acriticamente la parti di Hamas nella striscia di Gaza. A proposito della striscia mi ripropongo di scrivere presto un post al riguardo, credo sia necessario un

 

 

 

Quanto alle seconde, forse sono molto più pericolose, perché l’Europa tende a dimenticarle, minimizzarle o giustificarle e l’alibi è sempre il medesimo: i palestinesi. Claude Gueant, Ministro dell’Interno francese ha detto a proposito dell’assassino di Tolosa: «non bastano le idee per arrestare un uomo», forse no, ma per tenerlo sotto attenta sorveglianza magari si, anche perché il soggetto era stato segnalato come pericoloso dalle autorità statunitensi. Non solo, ma le prime indagini furono indirizzate verso ambienti neonazisti, quasi si volesse rimuovere la possibilità che si trattasse di un islamista, ma i fatti riportano alla cruda realtà: il fratello dell’assassino approva il comportamento del fratello e in una scuola un’insegnante ha chiesto alla classe un minuto di silenzio per la morte dell’assassino. Non si tratta di un caso isolato: aggressioni ai danni di ebrei se non frequenti non sono casi sporadici, inoltre in Francia è difficile parlare di olocausto in certe scuole a maggioranza islamica perché gli alunni sghignazzano a sentire parlare di ebrei uccisi. Nonostante tutto questo si tende a negare che ci sia un antisemitismo islamico ed un altro caso simbolo fu, nel 2006, il rapimento, la tortura e l’omicidio di Ilan Halimi, un giovane ebreo; il suo rapimento fu tenuto con un basso profilo per non urtare la sensibilità delle comunità musulmane delle periferia parigina e fu tenuto nascosto che i rapitori telefonavano alla famiglie per chiedere un riscatto mentre spegnevano sigarette sulla pelle di Ilan recitando testi del corano.

 

Probabilmente sarebbe lungo esaminare il caso di altri paesi europei, ma il risultato non sarebbe dissimile, dai taxisti di Amsterdam alla cosiddetta Londonistan, quindi sarebbe ora il caso di smetterla con    questo buonismo stupido.

 

Tutto questo rimanda ad una questione ineluttabile: quella dell’immigrazione. Fino a quando i cuoricini teneri si faranno intenerire da persone che non sono minimamente interessate ad abbracciare, oltre che le nostre leggi, i nostri valori?  Alcuni vermi razzisti li abbiamo in casa, non necessitiamo di altri.

 
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Indovina chi è???

Post n°22 pubblicato il 19 Marzo 2012 da Quintana5
Foto di Quintana5

"Un vero politico, quando va in uno studio televisivo, deve essere disponibile anche al contraddittorio, ……. è abituato a lunghi monologhi senza mai che ci sia qualcuno che gli faccia delle obiezioni e quando questo accade si innervosisce. In democrazia le opinioni altrui si rispettano quando piacciono e quando dispiacciono".

Fassino

 

 

"Ci auguriamo che voglia, provare almeno un pizzico di vergogna per l'atteggiamento villano e maleducato che ha tenuto nei confronti di Lucia Annunziata e nei confronti dei tanti italiani".

Giulietti

 

 

"Può capitare, ahilui, che … si trovi a confrontarsi in maniera civile con giornalisti che gli fanno le domande ed esigono risposte",

 

Lusetti

 

 

Per chi sono queste parole?

 

 

Ieri a Roma si è corsa la Maratona ed anche io sono stato tra quelli che ne hanno corso qualche km; poiché sono reduce da un infortunio e non mi allenavo da un mese solo una dozzina di km, ma sono stato contento lo stesso.

Per chi non lo ha mai fatto consiglio di correrla almeno una volta nella vita: è un’esperienza pazzesca! Finita la Maratona ho pranzato in attese delle partite delle 15 e la trasmissione della Annunziata è l’ideale per conciliare il riposino proprio per quei trenta minuti! Ma ieri non mi sono addormentato, anzi!!! Ho visto una scena strepitosa! Rutelli che dice a Lucia Annunziata di non “rompere le palle” (è una citazione, non è frase mia) e lei che risponde di non trattarla da deficiente come già fa la Guzzanti. Possiamo immaginare cosa sarebbe successo se quelle frasi l’avesse usate Bossi o Berlusconi? Le femministe di tutto il sistema solare sarebbero insorte gridando alla lesa dignità della donna e se Berlusconi fosse ancora Premier ne avrebbero chiesto le dimissioni e forse anche una pena detentiva… che reazione ha suscitato il comportamento di Rutelli? La frase all’inizio sarà stata per lui?

 

A proposito di Berlusconi…qualcuno ricorda che a marzo 2006 durante un’intervista il Premier lasciò la trasmissione? Le parole che ho scritto all’inizio erano per lui….si adattano anche al “piacione”? Secondo me abbondantemente…solo che questa volta ho cercato qualche dichiarazione in giro per Repubblica, Il Fatto Quotidiano, etc. e non ho scovato dichiarazioni di alcuno di questi campioni, solo un’opinione di un blogger del “Fatto Quotidiano” che si è detto dalla parte di Rutelli…senza peraltro dire una sola parola sulla sua maleducazione.

 

Conclusioni? Secondo me certi atteggiamenti si commentano da soli, sono veramente segno di ipocrisia, peccato che poi che quando mostrano indignazione, qualcuno ci creda!

 
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Banche e dintorni

Post n°21 pubblicato il 09 Marzo 2012 da Quintana5
Foto di Quintana5

Qualcuno intende passare 10 minuti divertenti e rilassanti? Allora cambi lettura, sicuramente questo non è l'argomento più divertente del mondo! Purtroppo impatta e non poco sulle nostre vite, quindi chi volesse leggere qualche dato sull'argomento si armi di santa pazienza e spero di annoiare il meno possibile.

Gli argomenti che affronterò sono due: il finanziamento straordinario della BCE e la norma che vieta alle banche di utilizzare la commissione di massimo scoperto, comunque la si chiami.

 

Iniziamo dal primo.

Qualche giorno fa la BCE ha concluso un'operazione di finanziamento straordinaria denominata LTRO (Long Term Refinancing Operation) che consiste nel prestare denaro alle banche per tre anni ad un tasso dell'1%. Si tratta di una operazione straordinaria, dal momento che queste iniezioni di liquidità hanno solitamente durate molto più contenute e per la quale sono state richieste garanzie meno valide di altre volte.

I motivi che hanno condotto le autorità finanziarie europee  a questa decisione sono principalmente due: sostenere l'acquisto di titoli di Stato ed evitare il cosiddetto credit crunch, vale a dire il blocco dei crediti verso i privati e le imprese. Questa volta il numero delle banche partecipanti è stato cospicuo e quindi bisogna pensare che probabilmente anche quelle di dimensioni ridotte faticano ad approvvigionarsi sul mercato.

 

L'erogazione complessiva è stata di 530 miliardi di euro, anche se una parte di questi viene da travaso di altre operazioni presso la BCE, quindi al netto parliamo di circa 300mld e di questi le banche italiane ne hanno presi circa 130. Non ci sono dati ufficiali, ma sappiamo che:

 

Banca Intesa 24 mld

Monte Paschi 15mld (stime)

Unicredit 10 (stime)

UBI 6 (stime)

Banco Popolare 3 (stime)

 

I restanti, come sopra anticipato, se li sono spartiti banche di dimensioni medio piccole.

 

La BCE, in altre parole, sta abbondantemente facendo tutto quello che può, ed anche di più per aiutare l'economia. Ma....c'è un ma. Vale a dire che l'egemonia tedesca si fa sentire e con quella una politica economica che continua ad essere rigida ed a volere come priorità assoluta il controllo dell'inflazione. Altrove le banche centrali si sono comportate diversamente, specificamente in Inghilterra e negli USA, creando moneta in maniera massiccia e ponendo i presupposti per l'inflazione, certo ma l'Inghilterra pare che riuscirà ad evitare la recessione, mentre gli USA sono cresciuti del 3% nell'ultimo trimestre del 2011.

Inoltre queste rigide politiche economiche stanno producendo recessione in tutta Europa ed infatti i giornali di oltre oceano si chiedono se questa della BCE sia una stampella o una cura (Washington Post) e qualcuno particolarmente critico ha addirittura detto che questa potrebbe essere eroina per le banche (Jacob Funk Kirkegaard).

 

Visto che ho parlato di impatto per le persone comuni, per coloro che poi vanno allo sportello a chiedere un mutuo per la casa o per l'azienda, cosa cambia? Leggiamo qualche dato, anche relativamente alla volta scorsa e poi traiamo le conclusioni.

 

  • Attualmente le sofferenze del sistema bancario italiano ammontano a circa 100 miliardi di euro; sono debiti che le banche devono coprire. (Fonte ABI)
  • Alla fine del 2010 il globale delle obbligazioni bancarie in essere ammontava a 629 miliardi di euro, di queste il 39% sono scadute nel 2011 e complessivamente ne scadranno entro il 2014 l'80%  dell'ammontare complessivo ed è assai probabile che le banche dovranno onorare questi debiti. (Fonte: Banca d'Italia)
  • Altra notizia: i depositi presso la BCE sono aumentati dopo l'operazione di rifinanziamento e questi depositi sono remunerati allo 0,25%, segno che le banche stanno ridepositando presso la BCE il denaro preso a prestito in quanto evidentemente si fidano poco tra loro.
  • L'esposizione in titoli di Stato è aumentata: per le banche italiane del 13%, per quelle spagnole del 26% (Fonte: BCE)

 

Interpretiamo dunque il quadro:

  • qualcuno ha ricevuto del denaro a buon prezzo, denaro che deve far fruttare perché nel 2015 andrà restituito e quindi nel frattempo deve produrre utili, altrimenti i soci (gli azionisti) si lamentano;
  • questo qualcuno ha anche dei debito forti, che deve rimborsare, per cui è il caso di mettere da parte delle riserve;
  • costui potrebbe prestare questo denaro a tassi agevolati, in fondo lo ha pagato poco e potrebbe permettersi di darlo sempre a poco;
  • Quando ha prestato soldi, però, spesso non glieli hanno restituiti o almeno solo in parte (le sofferenze cui accennavo sopra)
  • Può facilmente ottenere degli utili interessanti con un rischio assolutamente trascurabile acquistando titoli di Stato: a tre anni può spuntare quasi un 3% lordo, per cui alla scadenza del prestito si ritrova un utile da poter presentare ai soci, che saranno contenti.

 

 

Questo è il quadro, per cui la questione sarà: quanto denaro entrerà davvero nel ciclo dell'economia reale e a che tassi? La risposta purtroppo sembra scontata: alle banche converrà dare credito a famiglie e/o imprese solo se saranno praticamente prive di rischio ed a tassi non vantaggiosi: perché rischiare quando posso produrre utili senza patemi d'animo. La volta scorsa, con l'operazione di dicembre, quanto è finito ad alimentare il credito? Risposta che conferma questa analisi: solo il 4,5% del totale...purtroppo mi sembra sconfortante.

 

Quando si rimetterà in circolo il denaro? Quando il famoso spread diminuirà ancora, tanto che il gioco di acquistare titoli di Stato non sarà più pagante.

 

Quindi non aspettiamoci grandi cose.

 

Veniamo rapidamente al secondo punto: il decreto liberalizzazioni ha di fatto cancellato la possibilità per le banche di applicare la famosa commissione sul massimo scoperto, furbescamente chiamata in vari fantasiosi modi, "messa s disposizione fondi", "istruttoria rinnovo trimestrale fido etc.".

Le autorità dell'ABI si sono imbizzarrite, dicendo che un paese che non tutela le proprie banche non tutela sé stesso (cambiare "banca" con qualsiasi categoria ed il giochino riesce sempre); a me sembra che si voglia perpetuare una furbata: spesso questa è una commissione che il cliente percepisce poco, di cui non comprende bene la portata, capisce bene il tasso che gli si sta chiedendo, non altre voci oscure, per cui sarebbe bene che invece di gridare allo scandalo i signori banchieri mettessero questa commissione nel tasso da chiedere al cliente, in maniera chiara e trasparente, in modo di dare possibilità di scelta consapevole, senza dover sempre leggere i contratti con la famosa lente.

 
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Pecorelle e Pasolini

Post n°20 pubblicato il 04 Marzo 2012 da Quintana5
Foto di Quintana5

Qualche giorno fa vedendo quel personaggio dare della "pecorella" a quel giovane carabiniere mi e' venuta in mente questa:

"Siete paurosi, incerti, disperati (benissimo) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccoloborghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano."

Questo e' una parte della famosa poesia di Pasolini sulla battaglia di Valle Giulia, a Roma, ho visto che anche ad altri quella scena ha ricordato questo.

Non entro nel merito della TAV, e' opera deliberata e decisa quindi va fatta. In democrazia funziona cosi', si discute, si litiga ma poi si vota e le deliberazioni della maggioranza valgono per tutti, altrimenti e' la fine della democrazia stessa; non si può strepitare alla democrazia violata per la chiusura di un programma e contemporaneamente infischiarsene delle deliberazioni di un Parlamento sovrano, o alla democrazia si crede e se ne pagano i costi quando produce conseguenze che non ci piacciono o diciamoci apertamente che è una barzelletta.  Per certi personaggi sono sicuro che è una barzelletta, con cui strapparsi i capelli a comando e con il quale far lacrimare il cuoricino tenero. Che è tenero sempre a comando.

Veniamo a questo inutile personaggio: si chiama Marco Bruno, dice di essere un  agricoltore ed ha provocato per due minuti un giovane Carabiniere. Il giorno dopo, approfittando dell'ospitalità di Santoro, ha detto che aveva paura, che l'altro ha l'eta' di suo fratello, che intendeva solo interagire e che era preoccupato per Luca Abba'. Non conosco e nemmeno ci tengo a conoscere questo personaggio al quale e' stata data una popolarità che non merita, del suo atteggiamento dico che e' doppiamente vigliacco, ieri lo era perché sapeva che non avrebbe avuto conseguenze, oggi perché ha trovato chi gli ha dato possibilità di parlare, non come al Carabiniere, che non potrà mai farlo per dire come si sentiva mentre l'altro lo provocava. Nessuna scusa  solo il nulla con suono di parole, un essere inutile. 

Ricordo anche "il Pelliccia", giovane di buona famiglia, durante la manifestazione a San Giovanni provocò le forze dell'Ordine lanciando oggetti pericolosi contro di loro; una volta preso poi fu lui a fare la "pecorella" e forse gli e' anche scappata una lacrimuccia in carcere, a lui che era in prima linea a guidare l'assalto ed a sbeffeggiare la polizia; stava in piazza per ragioni  che probabilmente neanche riesce a capire, ma tant'è. Una volta preso si è pentito di tutto, un bravo giovane che per passare il pomeriggio lanciava estintori contro le forze dell'ordine, come qualcun altro..

Stigmatizzare quell'atteggiamento vigliacco? Dire a Marco Bruno che si è comportato come peggio non avrebbe potuto? Ovviamente no, fa audience ospitare Marco Bruno e ne avrebbe fatta tanta di meno critocarlo. Il conduttore della "resistenza", quello che grida alla democrazia violata sa bene che un carabiniere prende una paga minore di quella di molti manifestanti e che per quella e' costretto a sopportare lo scherno e le provocazioni di uno che si fa scudo della propria certa impunita' e del suo appoggio.

Quand'è che il conduttore che si richiama sempre alla legalità ed alla democrazia ricorderà che quella dei NOTAV non è né legalità, né democrazia?

 
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