ROY1978

ROMANI VS RUMENI

Un ventenne,in coda in tabaccheria,si è visto passare davanti una giovane donna rumena e le ha chiesto se nel suo paese si usa così.Questa uscita non è piaciuta alla donna,che ha insultato il ragazzo lì dentro e fuori,seguendolo IN strada.Sembra ci siano anche dei testimoni.La donna ha anche colpito il ragazzo a calci e spintoni, minacciandolo di"fargli uscire il sangue dagli occhi".Tanta sicurezza,più da guappo che da donna perbene,ha spaventato il ragazzo,che ha temuto fosse armata.Esiste un video di sorveglianza della matropolitana che riprende gli ultimi metri percorsi insieme. Si vede benissimo che è la donna ad inveire contro il ragazzo,restandogli appiccicata. Il ragazzo le sputa poi forse esasperato le dà una manata in faccia,e la donna cade e batte la testa.Pochi giorni di coma e muore.Dagli elementi del caso pervenuti finora direi che non solo chi è morto sia la vittima.Mia madre da piccolo soleva dirmi che picchiarsi non va mai bene,perché a volte"il diavolo ti accompagna la mano".Credo sia quello che è successo al giovane romano.Intuisco una linea di difesa ben delineata,per cui non credo occorra(in teoria)un principe del foro per far ottenere al ragazzo le attenuanti del caso.O meglio,non servirebbe.Il mio timore è un uso strumentale del fatto da parte dei politici,a cominciare dal sindaco di Roma che certo preso dal timore che il suo feudo possa essere accusato o solo sospettato di razzismo,già auspica una condanna esemplare.E questo,non mi pare giusto.Penso che in pochi avrebbero reagito in modo diverso da quel ragazzo,e certo chi è tallonato,provocato e istigato in quel modo non bada alla nazionalità dell'importuno. Quel ragazzo non avrebbe reagito diversamente con un connazionale,insomma.Il pugno,come si evince dal video è in realtà una manata,e se per caso il PM volesse basarsi sulla frase del ragazzo"Al paese tuo si usa così" voglio ricordare che questo è un italico modo di dire,che usiamo coi nostri stessi fratelli e sorelle.Non esistono gli estremi per farne un caso di intolleranza razziale,e spero proprio che il giudice non ceda alle pressioni politiche.